Testo di Sabrina Piacenza

NEW MOSCOW 4
14 dicembre 2006 - 25 gennaio 2007
Mendrisio
Svizzera
   Testo di Sabrina Piacenza

Mosca è oggi un'enorme megalopoli e è tra le prime al mondo per quanto
riguarda il ritmo di urbanizzazione. La città, si potrebbe dire, sta compensando
quanto le è mancato sotto il regime sovietico, quando aveva le briglie tirate
dall'economia socialista e dai concetti di pianificazione urbana che, sotto
l'ala protettiva della legge, dettavano la forma che la città era tenuta a
assumere. Oggi, per contrasto, tutto o quasi è determinato dalle forze di
mercato. Mosca è divenuta un gigantesco lotto edificatorio: il terreno libero è
soggetto a uno sviluppo di tipo intensivo, le zone industriali e la prima
generazione di abitazioni costruite secondo gli standard sovietici vengono
ricostruite in maniera radicale e il lavoro procede per "grandi progetti" che si
prefiggono di segnare la nascita di una nuova capitale di stampo capitalista.
Mosca sta arrivando molto in alto. Un "anello di grattacieli", battezzato dai
giornalisti "le 22 sorelle", è già sul tavolo da disegno degli architetti e la
Russia Tower di Norman Foster, il grattacielo più alto d'Europa, è attualmente
in attesa del permesso edilizio. Dall'urbanizzazione intensiva della periferia
moscovita deriva, come conseguenza, l'attuale disordine dell'ambiente urbano al
di là del confine amministrativo della Moscow Ring Road.  Ora è in fase di
progettazione una quinta circonvallazione. Il suo compito sarà quello di
collegare le città satellite: un segnale del modo in cui si espanderà la
capitale russa nel prossimo futuro.
A livello internazionale, Mosca è un
potente laboratorio per la sperimentazione nel campo della politica sociale e
economica e della pianificazione urbana. Il libero mercato ne stabilisce la
forma e il capitalismo ne decide i ritmi: è così che sta venendo alla luce una
metropoli come non se ne sono mai viste prima.  
Seguendo la
storia delle sperimentazioni utopiche e delle trasformazioni fisiche di Mosca
nel XX secolo, possiamo distinguere almeno tre approcci, differenti e specifici,
alla formazione di un modello di New Moscow, la nuova Mosca (New Moscow 1,
progetti urbani sperimentali degli anni Venti; New Moscow 2, piano generale del
1935; New Moscow 3, piano generale del 1971). Degno di nota è il fatto che,
avendo conservato lo slancio dello sviluppo concettuale proiettivo durante il
momento di grande fermento del postmodernismo e della commercializzazione degli
anni Novanta, Mosca continui ancora a fungere da catalizzatore di nuove proposte
radicali per la struttura futura e lo scenario programmatico del riassetto
urbano. 
In ultima analisi, sono stati i tentativi di fare propri
diversi concetti della "città ideale" nel corso del XX secolo a determinare
l'essenza della Mosca odierna. Questa è una delle megalopoli più importanti del
mondo, una città che, mentre si rigenera, accoglie in sé gli elementi di varie
metropoli.
Gli obiettivi che la mostra New Moscow 4 si prefigge sono
diversi: da quello di offrire un panorama dei vari tipi di trasformazione che
Mosca sta sperimentando in seguito alla rinuncia al socialismo a quello di
aiutare a identificare il carattere della rigenerazione urbana durante il
passaggio a un'economia capitalista e, infine, delineare le prospettive per
l'ulteriore sviluppo della città.

Per informazioni:
www.arch.unisi.ch