Nuovo Municipio e Auditorium di Merate  

Luogo: Merate (LC), Italia
Committenza:
Amministrazione Comunale di Merate (Lecco)
Progetto
architettonico:
Archea Associati (Laura Andreini, Marco Casamonti,
Giovanni Polazzi, Silvia Fabi, Gianna Parisse, Massimiliano
Giberti)
Collaboratori: Francesco Giordani, Giuseppe Pezzano

Progetto strutture: Studio Mayallonnier,
Bergamo
Progetto verde: Archea Associati
Progetto
impianti:
Ing. Armando Armondi
Progetto impianti
elettrici:
Ing. Armando Armondi
Progetto
illuminotecnico:
Ing. Armando Armondi
Impresa di
costruzione:
Zenga Giacomo costruzioni s.a.s.,
Napoli
Impianti tecnologici: Sbrescia s.a.s.,
Napoli
Tempi progetto: 2001-2004
Tempi di
realizzazione:
2004-2007
Superficie costruita mq:
4.090 mq 
Volume costruito mc: 21.700 mc 

Costo complessivo: 3.615.200,00
euro
Fotografie: Alessandro Ciampi

Vedi la pianta e i prospetti

Vedi le sezioni

Il Contesto
A Merate l'amministrazione comunale ha deciso
trasformare l'ex edificio comunale per realizzare un Centro Culturale
polivalente che con l'aggiunta di nuovi corpi di fabbrica, sia in grado di
contenere una biblioteca, una pinacoteca e un auditorium.
L'edificio
esistente è il Palazzo Tettamanti, conosciuto anche con il nome di "Palazzo dei
bambini", e risale alla fine dell'ottocento quando fu costruito per accogliere
una scuola. Questa costruzione ha assunto nel tempo un forte significato
simbolico per l'intera cittadinanza. Anche la piazza centrale sulla quale si
affaccia e che confina con un parco, sede di un monumento ai caduti, farà parte
dell'intervento di ridefinizione urbana. L'area prevista per l'ampliamento
invece è posta sulla parte retrostante l'edificio e rimarrà più nascosta e
defilata.

Il progetto
Il progetto prevede una ristrutturazione
interna del corpo di fabbrica esistente e si concentra soprattutto sulla parte
distributiva. Il nuovo intervento, invece, consiste nella costruzione di quattro
nuovi volumi edilizi a forma di stecca, alti circa quattro piani, che si
attestano sull'edificio a  forma di parallelepipedo, il vecchio
Municipio.
I due edifici, il vecchio e il nuovo, sono legati e interconnessi
funzionalmente mentre da un punto di vista compositivo sono nettamente distinti.
I corpi in cemento armato e vetro del nuovo intervento sono completamente
ricoperti da una struttura, una sorta di schermo in alluminio, caratterizzata da
un disegno decorativo molto incisivo. Al contrario l'edificio risalente al
secolo scorso è stato recuperato mantenendo le caratteristiche esterne
originarie. La separazione fra i due corpi di fabbrica è accentuata da
un'interruzione della facciata piena ma è racchiusa da grandi vetrate. Si tratta
di una sorta di galleria a tutta altezza che funge da ingresso al complesso e
sulla quale, all'interno, si affacciano le scale e gli ascensori. Guardando
attraverso questa "fessura" trasparente fra gli edifici si crea una relazione
visiva tra i due isolati urbani. I progettisti fanno risalire la galleria alla
tradizione del nord europa delle gallerie pubbliche coperte, i passages, 
costruite in ghisa e vetro.

Le funzioni
Nell'edificio esistente si insedieranno i
principali uffici della municipalità di Merate, una serie di sportelli per il
cittadino, il cosiddetto "Spazio città", e la sede della polizia
municipale.
Nella parte nuova ci saranno le nuove funzioni: un auditorium in
grado di accogliere circa 260 persone con gli annessi camerini e locali tecnici,
e una caffetteria mensa.

Lo schermo
L'involucro esterno è composto da pannelli
metallici in fusione di alluminio. La tecnica di realizzazione e il disegno
geometrico ricordano i motivi a merletto dei cancelli in ferro battuto. Sono
presenti quattro diverse versioni della trama decorativa che in facciata,
partendo dal basso verso l'alto, diminuisce di densità. L'effetto di sfumatura
che si percepisce è dovuto all'aumentare della trasparenza ed è accentuato anche
dal fatto che i corpi edilizi retrostanti sono più bassi dello schermo.
I
pannelli in alluminio sono stati trattati in superficie con un particolare
trattamento, a cataforesi, ovvero l'applicazione di una resina epossidica poi
verniciata a polvere, per resistere alla corrosione.
I singoli pannelli sono
ancorati alla facciata dell'edificio. Infine, la nuova struttura portante è
"mista", cioè costituita da una fondazione in cemento armato e dalla parte fuori
terra in carpenteria metallica.

Lo studio
Il progetto è dello studio Archea Associati uno
studio che dal 1988 si occupa di architettura, design,  grafica e
comunicazione svolge l'attività attraverso le quattro sedi di Firenze, Roma,
Genova e Pechino. Oltre ai numerosi allestimenti  per mostre d'arte e stand
espositivi sono in corso di realizzazione una serie di edifici pubblici per i
Comuni di Curno, Seregno e Nembro.