Pavimento in gres porcellanato

Autore testo e disegni: Enrico Francesconi, Mirko Giorgetti

Col nome 'grès porcellanato' viene designato un particolare tipo di piastrelle ceramiche per pavimento e rivestimento.
E' un prodotto ceramico: appartiene cioè alla classe dei materiali ai quali, ottenuti a partire da materie prime a base di sostanze inorganiche non metalliche, vengono dapprima formati e, per mezzo di un trattamento termico (cottura), resi meccanicamente resistenti per l'uso cui sono destinati. La ceramica è uno dei manufatti più antichi: si pensi alle statue ed ai vasi in terracotta, testimoni di remote civiltà; è anche però uno dei prodotti più moderni ed avanzati, che trova speciali applicazioni nell'industria elettronica, nell'industria meccanica, nell'industria nucleare, etc.: sempre più spesso oggi si sente parlare, ad esempio, di componenti di motori in materiale ceramico. Basti pensare che il rivestimento dello scudo termico dello Space Shuttle è in piastrelle di speciale materiale ceramico.
Le piastrelle ceramiche rappresentano una classe molto importante di prodotti per l'edilizia. E' una classe omogenea per quanto riguarda la destinazione, che è unicamente quella di rivestire pavimenti e pareti, allo scopo di realizzare superfici igienicamente e fisicamente protette, dotate di particolari caratteristiche estetiche, cromatiche e funzionali. E' una classe invece assai eterogenea, se si considerano le numerose tipologie produttive sul mercato.
Il gres porcellanato può essere definito, sinteticamente, un prodotto ceramico a superficie non smaltata, comunque è reperibile sul mercato anche a superficie smaltata. Ottenuto per pressatura, caratterizzato da un assorbimento d'acqua inferiore allo 0,5% [...] il più basso assorbimento d'acqua di tutti i prodotti da pavimento e rivestimento.
Nelle ceramiche a superficie smaltata è possibile distinguere, nello spessore, due zone diverse: un sottile strato superficiale, lo smalto, che costituisce la superficie di esercizio della piastrella e ne determina sia l'aspetto estetico che le caratteristiche funzionali e uno strato sottostante che costituisce la massa vera e propria e il supporto adeguato alle prevedibili sollecitazioni meccaniche.
Al contrario, nel grès porcellanato non esiste eterogeneità nello spessore. Superficie e massa della piastrella sono identiche, il materiale presenta, non sempre, continuità cromatica e di composizione fra superficie ed interno producendo effetti positivi sia sulle prestazioni che sulla durevolezza della superficie rivestita.
La rimozione superficiale dovuta all'uso è pressoché nulla nel tempo di utilizzo dell'elemento. L'unica possibile usura riscontrabile sono graffi superficiali dovuti alla destinazione d'uso.
Il gres porcellanato, soprattutto recentemente, ha fatto registrare progressi notevoli quanto a possibilità espressive essendo aumentata notevolmente la gamma e le possibilità cromatiche e decorative.
L'evoluzione delle tecniche di colorazione in pasta del prodotto, mediante l'impiego di pigmenti a base di ossidi metallici, e la realizzazione di tessiture estese su tutto o parte dello spessore delle piastrelle, hanno permesso di ottenere un crescendo di risultati apprezzabili [...] e di ampliare notevolmente il campo d'impiego del grès porcellanato.
Oggi questo materiale si pone spesso come valida alternativa alle pietre naturali, rispetto alle quali è decisamente più economico pur presentando caratteristiche tecniche talvolta superiori (a parte l'obbligo di formati predefiniti di dimensioni non estese).
 
Bibliografia:
B. Furiozzi, G. Dallai, Il decalogo Granitogres, pubblicazione a cura di Ceramica Casalgrande-Padana, 2° ed. 1996.
C. Polmonari, G. Timellini, A. Pratelli, Il Gres Porcellanato (per il Cap. 7 Il grés porcellanato in architettura, Ed. Castellarano Fiandre Ceramiche S.p.A., Ruggeri, Modena, 1989)