Prestazioni termiche

Negli edifici la dispersione termica è data dalla somma di tutte le dispersioni dovute alla conducibilità termica e alla ventilazione. Poichè l'alluminio è un buon conduttore di calore è necessario ricorrere a diversi dispositivi in grado di contrastare i ponti termici. D'altra parte la notevole stabilità dimensionale (scarsa dilatazione, assenza di distorsioni) degli elementi, soprattutto dei profilati, assicura un'impermeabilità di lunga durata nei confronti dell'aria, del vento e dell'acqua.

Le intelaiature di porte e finestre realizzate in alluminio sono costituite da due semiprofilati uniti mediante un isolante termico scleto in base alla sua rigidezza, alla stabilità temporale e dimensionale: generalmente si tratta di poliammide o di resine. La superficie interna dell'elemento resta termicamente isolata grazie alla superficie esterna, riducendo notevolmente la perdita di energia. I giunti di chiusura assicurano inoltre una certa impermeabilità del telaio e, di conseguenza, le perdite per conducibilità o ventilazione si spostano verso i giunti di raccordo con la struttura primaria. Per questo motivo sono indispensabili un montaggio curato con giunti di raccordo chiusi e permanenti e una struttura primaria senza ponti termici.

I pannelli di rivestimento di facciate possono presentare una certa debolezza in termini di conducibilità termica nei punti di connessione fra la superficie esterna e gli elementi di supporto interni, duvuta sia all'inevitabile coesione meccanica sia ad un'eccessiva compressione dell'isolante in quei punti. D'altra parte, se i giunti interni non sono sufficientemente sigillati o non lo sono affatto, l'aria interna, se sotto pressione, penetra all'interno della struttura di facciata e riscalda la faccia interna della superficie esterna. Se, nonostante il riscaldamento, la temperatura della superficie esterna rimane inferiore a quella del punto di rugiada, si verifica la condensa e notevoli quantità di acqua possono ristagnare all'interno del pannello. Infine, per evitare moti convettivi interni intorno e attraverso lo strato isolante, che diminuirebbero sensibilmente (anche della metà) le proprietà termiche del materiale, bisogna che l'isolante sia strettamente collegato e ben raccordato al rivestimento metallico.
Per evitare il raffreddamento della superficie esterna, causato da una temperatura superficiale bassa, inferiore a quella dell'aria, con fenomeni di condensa sulla superficie interna, l'unica soluzione è ricorrere a costruzioni non ventilate, ovvero a tetti caldi. Il sistema a giunti in rilievo costituisce una possibilità, tra le tante a disposizione, di costruire un tetto caldo in alluminio. I pannelli a U sono montati su ancoraggi di alluminio estruso e fissati, tramite un elemento isolante sul supporto. Per ottenere intercapedini ben sigillate ed evitare moti convettivi interni, l'isolante è applicato con uno spessore eccessivo, ricondotto in seguito alla dimensione richiesta, grazie alla compressione esercitata dalla posa degli elementi componenti la copertura. I giunti a rilievo sono ribattuti con una macchina: questo fissaggio senza perforazioni esterne garantisce un'impermeabilità ottimale e permette la libera dilatazione della lastra. Gli strati di copertura con funzione di barriera al vapore devono essere fissati con cura per evitare il passaggio del vapore dall'interno verso la copertura, in caso di depressioni esterne generate dall'azione del vento.

Fonte testo:
H. Wilquin, Atlante dell'alluminio, UTET, Torino, 2003

Spaccato di serramento in alluminio

Spaccato di serramento in alluminio

Spaccato di serramento in alluminio

Spaccato di serramento in alluminio

Tetto in alluminio

Tetto in alluminio

Schema di aggancio di pannelli

Schema di aggancio di pannelli

Sistema di aggancio rivestimento esterno, torre AGBAR, Barcellona, arch. Jean Nuovel

Sistema di aggancio rivestimento esterno, torre AGBAR, Barcellona, arch. Jean Nuovel