Spijkenisse Public Library  

Località Spijkenisse, Olanda
Cliente Municipality of Spijkenisse, The Netherlands
Progettisti MVRDV Winy Maas, Jacob van Rijs, Nathalie de Vries
Collaboratori Marc Joubert, Anet Schurink, Fokke Moerel, Stefan de Koning, Marin Kulas, Anton Wubben e Sybren Boomsma
Consulente interni Roukens+Van Gils, Gouda NL (Rolf van Gils)
Strutture ABT, Velp NL (Rob Nijsse)
Servizi Arcadis, The Hague NL (Frans Bosselaar)
Illuminazione Arup Lighting, Amsterdam NL (Rogier van der Heide)
Realizzazione 2006 > 2007
Superficie complessiva 8.000mq

Qual'è il ruolo di una biblioteca pubblica nell'era moderna di internet, delle librerie che vendono libri a discount e di amazon.com? Ha la capacità di auto-promuoversi e di riattivare il suo ruolo? E quale tipologia di edificio richiede? Una biblioteca è in grado di 'aprirsi' e mostrarsi al mondo esterno - soddisfacendo anche requisiti pratici e ambientali? E siamo noi in grado di realizzare a Spijkenisse - la città dell'individualismo non ben identificato, il non plus ultra tra i sobborghi di periferia - la biblioteca che sia la più visibile, la più aperta, che rappresenti il faro culturale di questa giovane città, una vetrina che esponga conoscenza, informazione e cultura - e che letteralmente metta in mostra le qualità proprie della lettura? Utilizzando al massimo l'involucro urbano si crea dello spazio. Facendo una facciata alta 9 metri l'edificio si amalgama con ciò che lo circonda. La forma del tetto valorizza al massimo il volume dell'edificio facendolo emergere come un faro nella città. Usando delle semplici travi reticolari di legno si ottiene una portata gigantesca: un guscio urbano nel quale può muoversi liberamente una specifica programmazione - per andare a realizzare uno spazio squisitamente letterario. La biblioteca di Spijkenisse consiste in parte in un programma "chiuso" con spazi commerciali, uffici, sale per convegni, auditorium e i bagni, e in una parte pubblica estremamente aperta: le aule di lettura e le stanze che ospitano le raccolte dei libri. Assemblando attentamente i diversi elementi del programma, si crea una curiosa ed intrigante 'sovrapposizione' che sfrutta le diversità di volume degli elementi: a piano terra gli spazi commerciali, al secondo piano le aule studio , al terzo piano l'auditorium, uno spazio espositivo al quarto piano ed al quinto una sala d'aspetto, infine un sotto tetto riservato alla narrazione orale dei racconti. Le piattaforme possono ospitare le scaffalature per i libri, i posti a sedere e le funzioni per la narrazione dei racconti, appoggiando gli scaffali alle pareti si ottiene una vera e propria montagna di libri. Fino ad un'altezza di 1,80 metri le pareti possono servire ad esporre la collezione permanente, mentre gli scaffali più alti possono essere utilizzati per l'archiviazione e le collezioni più vecchie. Spazi per autografi ed informazioni sono accessibili attraverso le scale mobili. Dentro la "montagna", le porte aprono le diverse funzioni. Realizzando delle nicchie si possono aggiungere ulteriori scaffalature in spazi intimi e privati. Il collegamento delle piattaforme mediante le scale assicura un percorso a spina dorsale che raggiunge la vetta della montagna, da cui si può godere di una vista panoramica sulla città, realizzando così una torre di Babele dei giorni nostri.

Estratto da Materia n° 50

Planimetria generale Sezione