approfondimento – Salvaguardia e Valorizzazione dei Beni Culturali del Centro Storico di Roma, questo il titolo del progetto della Protezione Civile e della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Roma per migliorare i sistemi di controllo del patrimonio artistico della capitale.

SPQR: "Salvaguarda, Proteggi, Qualifica Roma", questo lo slogan del progetto che ha coinvolto 40 ragazzi, volontari del servizio civile, che hanno monitorato per un anno i siti di pregio del primo municipio della capitale.

4 le tappe del progetto. Censimento dei beni culturali dell'area. Definizione della carta dei rischi e realizzazione del piano di emergenza e messa in sicurezza dei monumenti e dei beni in caso di eventi disastrosi. Definizione della mappa del rischio sismico (zona sud) e della mappa del rischio idrogeologico (ansa del Tevere). Inserimento dei luoghi meno conosciuti in 8 itinerari.

I ragazzi hanno studiato l'impatto dei fenomeni naturali e antropici sui monumenti, registrando i dati raccolti su schede organizzate in diverse sezioni. Ogni sezione rileva informazioni necessarie alla comprensione delle eventuali caratteristiche che un monumento o un'area possiede abitualmente ed in caso di eventi straordinari. Ad esempio l'analisi dello stato di degrado causato da atti vandalici, registra l'entità della manutenzione e della sorveglianza. La pressione dell'uomo, invece, è stata monitorata osservando l'intensità dei flussi pedonali e automobilistici che interessano il sito. Queste schede confluiranno in un database che servirà a migliorare la conoscenza dello stato dei luoghi.

Il lavoro di questi ragazzi aiuterà a definire per i beni artistici "chi farà cosa" in caso di emergenza e permetterà di migliorare la Mappa del Rischio in modo da sviluppare interventi più idonei e tempestivi per garantire la sicurezza e il ricovero dei beni culturali esposti.

Museo campione
Palazzo Braschi, costruito nel '700 per Luigi Braschi Onesti, nipote di papa Pio VI, ultima maestosa testimonianza del nepotismo pontificio, presto ridimensionato dalla Rivoluzione francese, ora sede del Museo di Roma, è stato scelto dai volontari come sito campione per definire le linee guida del Piano di emergenza in caso di eventi calamitosi. In questo studio i ragazzi hanno applicato nuove tecnologie (R_FID e BAR_CODE) attraverso la collaborazione con ditte specializzate, Vigili del fuoco e Polizia municipale. Lo studio ha messo in evidenza anche il rischio idrogeologico del sito.