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 Testo di Luciano Cannas 
L'uso del prefabbricato si è imposto, sin dagli anni 70 e soprattutto negli 
anni 80, anche nell'edilizia residenziale dove in modo particolare la 
progettazione deve rispettare determinate regole urbanistiche, igieniche ma 
soprattutto la qualità architettonica.  
La prefabbricazione ha risolto l'aspetto determinante nella 
costruzione seriale modulare di determinate tipologie di case, 
dove è importante il costo unito al tempo di realizzazione in relazione alla 
crescita sempre maggiore dei costi dei terreni edificabili e alla manodopera. 
Come tutta l'architettura non industriale, è caratterizzata da procedimenti 
costruttivi con elementi prefabbricati monodimensionali.  La 
struttura pluripiano si realizza mediante pilastri, travi ad L 
e T rovescio e solai estrusi in cap.  I pilastri sono dotati di mensole, 
funzione dei carichi insistenti sui vari impalcati e di cavità interne in cui 
viene alloggiato il pluviale, al fine di risolvere elegantemente il problema del 
deflusso delle acque meteoriche. Le travi dunque, poggiate solidamente sulle 
mensole consentono una veloce sistemazione dei solai alveolari.  
Oggi anche le esigenze legate alla ristrutturazione e al 
risanamento ambientale di alto livello architettonico vengono assolte 
efficacemente dalla prefabbricazione.  
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