buildingSMART per l’interoperabilità è l’appuntamento del prossimo 4 ottobre, a Milano, pensato per i BIM User, cioè tutti i professionisti (architetti, ingegneri, geometri, periti, per citarne alcuni) che nel loro quotidiano interagiscono direttamente o indirettamente con modelli informativi edilizi. BIM è l’acronimo di Building Information Modeling, termine originariamente circoscritto all’utilizzo di modelli tridimensionali parametrici e relazionali a supporto dei processi informativi delle costruzioni, che oggi è ormai stato definitivamente esteso a tutto ciò che attiene alla nuova metodologia di approccio al fatto edilizio, fondata sull’utilizzo di tecnologie digitali e procedure operative improntate alla collaborazione fra i diversi attori coinvolti.
L’iniziativa aderisce a Forward, il nuovo think tank di Gruppo Contec ideato per la divulgazione e la creazione di cultura sull’innovazione e le nuove prassi operative relativi alle diverse discipline e professionalità nel comparto delle costruzioni: valutazione economica dell’investimento, progettazione, sostenibilità, direzione lavori, gestione e sicurezza del cantiere, document & information management, facility management.
Michele Carradori, curatore scientifico dell’evento, dichiara: “In un contesto come quello attuale, contraddistinto da competenze sempre più specialistiche e da un numero sempre maggiore di professionisti chiamati a collaborare in team liquidi, il tema della comunicazione efficace dell'informazione tecnica diventa dirimente. Per loro stessa natura, il BIM e in particolare l'utilizzo di modelli informativi, offrono una risposta alla questione, mettendo a disposizione degli utenti strumenti che amplificano le possibilità di condivisione e uso delle informazioni prodotte. Tuttavia, per una trasmissione efficace delle informazioni si rende necessario affiancare all'aspetto prettamente strumentale, un altro di matrice quasi umanistica, che riguarda la standardizzazione del linguaggio attraverso cui parliamo di Costruzioni. Ci si riferisce a una denominazione univoca degli elementi, delle proprietà che li qualificano, delle relazioni che stabiliscono fra di essi. È facile rivedere delle analogie con quanto i sistemi di classificazione hanno già cercato di portare avanti, ma ciò di cui ci occuperemo nell'appuntamento del prossimo 4 ottobre - lo standard IFC (ISO 16739) - aggiunge all'obiettivo di definire un framework condiviso di termini e relazioni valido per le persone, quello di utilizzare quello stesso framework per permettere l'interoperabilità fra gli strumenti software che quotidianamente utilizziamo. Citando Carlo Zanchetta, uno dei nostri relatori di ottobre, IFC è, oltre che un formato di dati aperto, 'un patrimonio culturale collettivo' ed è proprio perché siamo persuasi di questo che crediamo sia utile trovare un momento per confrontarsi su questo tema in maniera approfondita e dedicata. Se l'interoperabilità e il cosiddetto openBIM sono questioni in parte ancora irrisolte, ma che sarebbe opportuno risolvere, è fondamentale che si diffonda fra i professionisti delle costruzioni una maggiore cultura e consapevolezza di queste tematiche, per poterne comprendere le opportunità, per capire dove risiedono le eventuali carenze (se nello standard, se nei prodotti software) e per spingere verso la loro risoluzione”.
L’evento è promosso da Gruppo Contec - insieme di compagini specializzate nella fornitura di servizi tecnici in tutte le fasi del ciclo di vita dell’edificio - in collaborazione con BIS-lab® Building Innovation & Skills Lab, il laboratorio di ricerca e sviluppo del Gruppo impegnato a conoscere e applicare nuovi paradigmi nell’industria del building.

openBIM: TRASFERIRE INFORMAZIONI ATTRAVERSO IFC. TEORIA E PRATICA SUGLI STANDARD buildingSMART PER L’INTEROPERABILITA’
4 ottobre 2019
Hilton Garden Inn Milan North
Via Lucio Giunio Columella, 36
Milano
Partecipazione libera con iscrizione obbligatoria