Negli ultimi anni, anche a causa della crisi globale e del lockdown causato dalla pandemia, il concetto di abitare ha iniziato un profondo processo di trasformazione per adattarsi al nuovo panorama economico e sociale e alle nuove esigenze che sempre di più emergono in termini di sostenibilità e comfort abitativo. Proprio seguendo questa nuova tendenza è stato sviluppato cHOMgenius, progetto vincitore del Bando Smart Living, parzialmente finanziato da Regione Lombardia e sviluppato dal Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito del Politecnico di Milano in partnership con BFC Sistemi, WHITEAM, la collaborazione di UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) e il supporto di 20 aziende di supporto nazionali e internazionali.

Cuore del progetto è l’idea di recuperare i container marittimi dismessi utilizzati per il trasporto di merci ricavandone spazi modulari abitativi adattabili a ogni esigenza e completamente personalizzabili. La “scatola” metallica da scarto diventa così risorsa, trasformandosi nello scheletro portante del sistema abitativo nel pieno rispetto dei concetti di riuso e riciclo dei materiali. Il risultato è un organismo edilizio completamente realizzato off-site con tecnologia a secco e l’inserimento di componenti multifunzionali industrializzati, interamente smontabile e morfologicamente flessibile (sia dal punto di vista dimensionale che costruttivo, impiantistico e di gestione) per adeguarsi a qualsiasi destinazione d’uso.

Recentemente è stato completato il primo prototipo, visitabile a Busnago (MB) presso la sede di BFCSistemi: il sistema costruttivo cHOMgenius è stato tradotto in uno spazio abitativo di 145 mq suddivisi in una porzione a due piani e una a doppia altezza, completamente off-grid grazie alla presenza di sistemi coordinati che includono pompa di calore, cogeneratore, pannelli solari, celle elettriche, accumuli inerziali e impianti elettrici in bassissima tensione. Il core è un modulo energetico integrato, con controllo IA e algoritmo predittivo aperto all'IOT. Ma non solo: il prototipo rispetta a pieno anche i dettami dell’economia circolare, presentando un impatto ambientale ridotto al 50% di CO2 rispetto a un edificio tradizionale, come dimostrato dalla valutazione LCA (Life Cycle Assessment).

Tra le aziende di supporto di cHOMgenius anche Alpac, leader nel settore delle soluzioni per la gestione del foro finestra, che ha sviluppato dei monoblocchi su misura per l’isolamento dei nodi primari e secondari del prototipo.
Abbiamo sentito da subito grande affinità con questo progetto - commenta Luciano Dalla Via, Amministratore Unico del Gruppo Alpac. Da sempre la nostra filosofia aziendale sposa il concetto di edilizia off-site orientata al comfort e alla sostenibilità e ci rispecchiamo perfettamente nell’obiettivo di cHOMgenius di creare spazi di vita attraverso un nuovo modo di costruire, responsabile dal punto di vista ambientale e attento all'efficienza energetica. Per questo abbiamo deciso di sostenerlo, contribuendo a realizzare soluzioni ad hoc per la gestione del foro finestra che potessero creare un reale valore aggiunto, sia dal punto di vista delle performance tecnico-prestazionali che da quello del benessere abitativo".
Alternativa evoluta del tradizionale controtelaio, il monoblocco Alpac mette correttamente in comunicazione il l’involucro opaco con il serramento permettendo la realizzazione di un foro finestra ad alta efficienza energetica in grado di massimizzare la resa termica e acustica della facciata. Prodotto prefabbricato off-site e progettato su misura, questo sistema consente di realizzare la finitura completa del foro in un solo intervento, evitando criticità, errori e ritardi in cantiere durante l’installazione.