Per Foster + Partners, tecnologia e innovazione sono strumenti preziosi per rivoluzionare e ripensare i processi di progettazione, oltre che per reinventare i paradigmi architettonici. Avendo compreso le profonde implicazioni trasformative che l’intelligenza artificiale può avere nell’architettura, abbiamo cercato da subito il modo di integrare questa tecnologia, non solo per controllare meglio il suo ruolo nell’ambito dei nostri processi creativi, ma anche per identificare i valori che noi, in quanto creatori umani, possiamo mettere in campo. Nel 2018, il nostro gruppo di Applied R+D era entusiasta delle possibilità offerte dall’apprendimento automatico. All’epoca, la nostra attenzione era rivolta ai modelli di deep learning, che ci consentivano di studiare in modo specifico la previsione della stratificazione richiesta dai componenti laminati ad attuazione passiva per produrre deformazioni controllate, o lo sviluppo di modelli surrogati addestrati per offrire previsioni in tempo reale al posto di lunghi processi analitici, come le simulazioni di connettività spaziale e visiva.

Queste prime ricerche ci hanno permesso di sfruttare l’evoluzione esponenziale dell’apprendimento automatico e le potenzialità dei nuovi modelli di intelligenza artificiale multimodali e fondamentali, man mano che venivano sviluppati. Non appena sono comparsi i primi grandi modelli linguistici, li abbiamo utilizzati per sviluppare applicazioni personalizzate in grado di utilizzare il linguaggio naturale per effettuare ricerche nei nostri database di guide alla progettazione e per democratizzare la diffusione delle conoscenze. L’ampliamento di queste applicazioni consente di effettuare ricerche nei tipici disegni dei dettagli costruttivi o sui materiali direttamente dalle immagini degli edifici da noi progettati.

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Il risultato dell'applicazione dei modelli di ML dal Portale AI sulla massa 3D che l'utente aveva modellato in Rhino

Inoltre, con l’avvento dei modelli di diffusione come Midjourney, Stable RhinoDiffusion e Flux, abbiamo sviluppato delle API di inferenza all’interno del nostro software di progettazione, le quali ci hanno permesso non solo di utilizzare queste funzionalità per l’ideazione, ma anche di applicarle direttamente ai progetti da noi creati. Questo ci ha aiutato a sviluppare i rendering in tempo reale e ad aumentare la fedeltà visiva delle nostre proposte con diversi materiali e idee. Questo lavoro ha portato allo sviluppo del nostro portale di intelligenza artificiale, un’applicazione ospitata in modo sicuro che utilizza svariati modelli di intelligenza artificiale per generare immagini e video, protegge la nostra proprietà intellettuale e consente lo scambio di idee tra i membri del team, il tutto con modelli di intelligenza artificiale che vengono ulteriormente addestrati sui nostri dati proprietari.

Naturalmente, abbiamo sfruttato anche la potenza analitica e predittiva dell’intelligenza artificiale nei nostri processi di progettazione e per migliorare le comunicazioni aziendali. Grazie allo sviluppo di applicazioni di apprendimento automatico basate sul nostro know-how e sui dati raccolti nell’arco di diversi anni, siamo ora in grado di comprendere meglio quali potrebbero essere i requisiti di un progetto già nelle prime fasi del processo e di prendere decisioni migliori e più rapide.

Ancora più importante è stata l'analisi dei cambiamenti da attuare in tutto l’ufficio per poterci trasformare in azienda “nativa AI”. Sulla scia del cambiamento di paradigma portato da Internet (chi non ricorda il termine “nativo di Internet” nato con il World Wide Web? E chi oggi non si definirebbe tale?), è necessario studiare i cambiamenti da apportare ai nostri dati e stack tecnologici per poter trarre il massimo vantaggio dall’automazione dei processi guidata dall’intelligenza artificiale, resa possibile dall’avvento degli agenti AI.

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