Per la sua prima partecipazione alla 19. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, l’Azerbaijan presenta il padiglione Equilibrium. Patterns of Azerbaijan, una riflessione sull’equilibrio tra rigenerazione, innovazione e conservazione. L'iniziativa è realizzata congiuntamente dalla Fondazione Heydar Aliyev e dal Ministero della Cultura della Repubblica dell’Azerbaijan, con il sostegno dell’Ambasciata dell’Azerbaijan in Italia. La mostra sarà visitabile dal 10 maggio al 23 novembre 2025 nella sede espositiva di Castello 2127/A, nei pressi dell’Arsenale.

La curatrice Nigar Gardashkhanova ha sviluppato il padiglione ispirandosi al tema “Intelligens. Natural. Artificial. Collective” proposto da Carlo Ratti, con l’intento di promuovere pratiche architettoniche che affrontino le sfide poste dalla crisi climatica globale. Il concept curatoriale ruota attorno al motto “Rigenerare. Innovare. Preservare.” e valorizza l’architettura come veicolo di solidarietà, fiducia e intelligenza collettiva.

La curatrice della mostra spiega: “Focalizzando l'attenzione sulla rigenerazione di un nuovo stile di vita verde attraverso l'innovazione, preservando al contempo il patrimonio culturale, ogni opera enfatizza l'importanza della solidarietà e della fiducia tra le gens (persone) come motori vitali per l'efficacia di qualsiasi forma di intelligenza”.
In sintonia con questo approccio, il Padiglione presenta una selezione di progetti per ciascun tema che sottolineano come i valori tradizionali, associati a pratiche moderne e sostenibili, possano creare un equilibrio armonioso tra passato e futuro, promuovendo un mondo più verde e più connesso per tutti.

All’interno della sezione dedicata alla rigenerazione, l’Azerbaijan Development Company (ADEC) presenta il progetto Città Bianca di Baku. Questo intervento di riqualificazione urbana trasforma l'ex distretto industriale conosciuto come “Città Nera”, segnato da un passato petrolifero e degrado ambientale, in un'area moderna, sostenibile e orientata al futuro.
Simbolo di questo cambiamento è il Ponte della Città Bianca, espressione della connessione tra passato e presente, tra industrializzazione e sostenibilità.

Simmetrico Architettura, nell'ambito del tema “innovare”, espone il progetto Nel tema dell’innovazione, Simmetrico Architettura espone il Parco della Vittoria, un progetto situato a Baku che unisce design contemporaneo e memoria culturale. Il parco si presenta come simbolo dell’identità e dell’unità del popolo azerbaigiano, rappresentando la capacità dell’architettura di innovare senza perdere il legame con le radici storiche.
Infine, Adalat Mammadov firma il progetto di restauro della Moschea di Zangilan, nell'ambito del tema “preservare”, incentrato sulla fusione tra elementi architettonici tradizionali del Karabakh e un linguaggio moderno. L’intervento sottolinea l’importanza della preservazione dell’identità religiosa e culturale, restituendo un luogo simbolico alla comunità, in armonia con il paesaggio naturale.
Nel contesto narrativo del Padiglione, un’area dedicata rende omaggio all’eredità di Ajami Nakhchivani, visionario fondatore della Scuola di Architettura di Nakhchivan, la cui influenza ha plasmato l’architettura medievale dell’Azerbaigian e del Medio Oriente. Questo tributo coincide con la celebrazione del 900º anniversario della sua nascita, nell’ambito del programma giubilare dell’UNESCO.