Sulla Strada Blu che attraversa Varano de' Melegari, un vecchio fienile è diventato oggi la sede della Fondazione Caterina Dallara. Vicino alla sede di Dallara Automobili, l’edificio rappresenta una trasformazione silenziosa e poetica del paesaggio padano: le sue pareti sono animate da un suggestivo sciame di farfalle, elemento iconico che incarna lo spirito della Fondazione.

Posate su tre dei quattro fronti dell’edificio progettato da Alfonso Femia / Atelier(s) Alfonso Femia, le farfalle simboleggiano lo spirito della Fondazione e ne definiscono l’identità visiva, a partire dal logo ideato da Gianluigi Pescolderung di Tapiro Design. La composizione del volume, la scelta dei materiali e l’integrazione armoniosa nel paesaggio rendono l’architettura leggera e poetica, come il volo delle farfalle. La facciata principale si apre sulla Strada Blu, mentre sul lato opposto, oltre il parco, il torrente Ceno segna un confine naturale, una linea d’acqua che idealmente abbraccia l’edificio.

La Fondazione Caterina Dallara nasce con un obiettivo preciso: creare valore per la comunità. Giampaolo e Angelica Dallara, rispettivamente presidente e vicepresidente, hanno voluto uno spazio accogliente, bello e accessibile, capace di ospitare attività dedicate alle giovani generazioni, alle persone più fragili e alla promozione culturale e ambientale. Come nel precedente progetto della Dallara Academy, inaugurata nel 2018, anche qui si è rinnovata la sintonia tra committenza e progettista.

"Volevamo che la nostra Fondazione trovasse sede in un edificio oggettivamente bello, ma non imponente; attrattivo per stimolare il desiderio di ritrovarsi insieme; evocativo dei sentimenti che ci hanno guidati nella istituzione della Fondazione. Siamo grati ad Atelier(s) Femia che ha saputo interpretare e concretizzare con sensibilità il nostro desiderio", conferma Giampaolo Dallara.
"Quando una comunità, con le sue diverse generazioni, si ritrova in un luogo creato con cura alla bellezza e ai dettagli, se ne appropria con rispetto", commenta Angelica Dallara.

La leggerezza dell’edificio è percepibile sin dal primo sguardo e non si affida solo alla trasparenza del vetro. È frutto di un attento equilibrio tra materiali e permeabilità visiva. Dall’alto, l’impronta è quella di un rettangolo di 25 per 13 metri, simile a una piscina di medie dimensioni. L’architettura si adagia su un lieve pendio, sviluppandosi su due livelli sfalsati, con un piano seminterrato che compensa la pendenza del terreno.
Il piano terra, leggermente arretrato rispetto al volume inferiore, è segnato da una terrazza coperta che ne alleggerisce il profilo. Tre elementi principali definiscono il dialogo con il paesaggio circostante: il portico aggettante, la terrazza affacciata sul parco e la trama dei brise soleil. Il portico è composto da una struttura rettangolare di listelli metallici color champagne, sorretta da elementi triangolari in rete metallica, contribuendo a una visione architettonica eterea e armonica.

La copertura piana si estende con ampi aggetti di gronda sulla terrazza del piano terra, realizzati con telai metallici rivestiti da listelli in legno pre-composto (anima in alluminio con rivestimento WPC). Questi elementi, sostenuti da un sistema coordinato di travi sovrapposte, formano una struttura bidimensionale “a catasta” che rafforza ulteriormente la percezione di leggerezza.

Gli impianti in copertura si sviluppano in orizzontale, con pannelli solari disposti in modo da restare nascosti alla vista dalla strada. Un frame metallico in tondini d’acciaio verniciati color champagne definisce l’involucro, trasformandosi al piano terra in listelli di legno pre-composto che richiamano i brise soleil. Una scala esterna in calcestruzzo armato collega i due livelli, affiancando i collegamenti verticali interni.
Sull’affaccio sud, i grandi serramenti apribili a bilico verticale permettono una vista continua sul parco e garantiscono un’ampia diffusione di luce naturale. Gli interni – auditorium, sale riunioni, uffici e uno spazio polifunzionale – sono definiti da partizioni trasparenti, che lasciano libero l’asse visivo nord/sud: lo sguardo attraversa l’edificio fino al paesaggio verde. La trasparenza sul fronte del parco bilancia la leggera schermatura del portico rivolto verso la strada.
Scheda di progetto
Progetto: Fondazione Caterina Dallara
Committente: Fondazione Caterina Dallara
Progettista: Atelier(s) Alfonso Femia
Architetto: Alfonso Femia
Coordinamento: Simonetta Cenci
Progetto architettonico e paesaggistico: Atelier(s) Alfonso Femia
Direttore del progetto: Marco Corazza
Design team: Simonetta Cenci, Alfonso Femia, Marco Corazza, Elena Perrone, Basha Sikkander, Raffaella Francesca Pirrello, Francesco Romano, Giacomo Ciavattini
Illuminotecnica: Alfonso Femia/AF* design con Silvia Perego, Invisible Lab
Impresa: Dallara Costruzioni
Progetto impianti: INCIDE Engineering
Visual communication: Gianluigi Pescolderung, Marta Vianello / Tapiro Design
Pareti a secco: Knauf / Gyproc
Serramenti interni: Universal Selecta
Serramenti esterni: Zamagna
Porte e arredi: Attico
Arredi: Crasseveig, Emu, 727 TMC / Attico Interni
Maniglie: DnD
Tende: Medit
Frame facciata WPC: Déco
Boiserie scala: Isoldesign
Controsoffitti (isole acustiche): Isoldesign
Pavimentazione interna: Mapei
Pavimentazione esterna: Levocell
Autobloccanti: Paver
Rivestimenti scala esterna e interna: Marmi Faedo
Ascensore: KONE
Sanitari: Ideal Standard
Corpi illuminanti: 3F Filippi, iGuzzini, Led Italy