Lo Switzerland Pavilion si articola intorno al concept “From Heidi to High-Tech”, che vede appunto nella figura di Heidi la mascotte del padiglione, amata dai giapponesi, che incarna il simbolo di unione tra Svizzera e Giappone. Il cuore della narrazione riflette l’evoluzione della Svizzera, dall’iconico patrimonio alpino a centro di innovazione tecnologica e cuore della ricerca a livello mondiale, che proprio nel Giappone trova il suo partner principale nell’est asiatico. 
L’architettura firmata da Manuel Herz vuole essere espressione di un Paese che ha una natura mozzafiato, una ricerca tecnologia avanzata e una cultura che si basa sulla democrazia, per questo l’idea di fondo è un edificio che intreccia natura e cultura, un edificio leggero ma radicato a terra, con una natura che con il tempo invaderà le sfere fino a ricoprirle. 

Expo 2025 guarda ad un futuro sostenibile e la Svizzera ha dato il suo contributo a questa visione globale con un padiglione a impatto ambientale minimo, ottenuto grazie a una struttura leggera a membrana che forma quattro sfere interconnesse che creano il piano terra e gli ambienti principali del padiglione. Sul fondo del lotto un corpo a pianta rettangolare diventa la quinta scenica di queste sfere di cui una, il ristorante, è appoggiata e sospesa sulla sommità del parallelepipedo. L'intera area espositiva è costituita da una pellicola a doppia camera con una struttura modulare di supporto, e a fine Expo l’intero padiglione sarà riciclato. Il padiglione è quindi una costruzione pneumatica in cui l'involucro dell'edificio è progettato come una camera cava ed è sostenuto da una struttura in acciaio. La struttura della camera cava del guscio esterno ha il vantaggio di avere una pressione pneumatica generata solo all'interno del guscio dell’edificio; quindi, non sono necessarie camere d'aria tra l'esterno e l'interno. La pelle interna ed esterna dell'involucro può essere colorata in modo diverso, in modo da creare un interno scuro nonostante l'aspetto chiaro all'esterno che è realizzato in ETFE, una plastica polimerica simile al Teflon, completamente riciclabile e con un peso specifico molto basso. 
La scenografia evoca un senso di leggerezza che guida i visitatori in un’esperienza interattiva e informativa. La costruzione del padiglione è stata resa possibile dalla perfetta collaborazione tra l'architetto Manuel Herz, il costruttore NUSSLI Group e gli scenografi Bellprat Partner, che hanno vinto una gara d’appalto. 

All’interno il visitatore attraversa le varie sfere-stanze in una circolazione che resta sempre orizzontale, nella prima c’è una grande scenografia ottenuta su cartoncino ritagliato di nero e retro illuminata che mostra i valori della Svizzera: il risultato è confusionario dato che il rimando tra il valore rappresentato e l’immagine non è sempre scontato, inoltre la scala di rappresentazione e la quasi assenza di didascalie non aiutano. La seconda stanza mostra l’interpretazione in immagini da parte dell’AI partendo da parole che i visitatori associano all’idea di futuro e che possono scrivere su degli schermi interattivi; mente nella terza stanza-sfera i contenuti espongono i risultati delle ricerche delle università Svizzere e le visioni future, come per esempio l’esposizione di Robocake, una torta robot commestibile con candeline led, il tutto realizzato con materiale edibile, dall’impasto alle batterie sviluppata dall’Università EPFL di Losanna. Nell’ultima sfera, la quarta, incarnazione della gioia a dire dei progettisti, si entra nell’ultima sfera rinfrescati da un getto di nebbia fresca e, circondati da uno schermo verde con Heidi che saltella sui prati, una fila ordinata e silenziosa di visitatori giapponesi attende il proprio turno per salire sull’altalena e farsi una foto “in Svizzera” con la mascotte.


CREDITS:
Luogo: Expo 2025, Osaka, Japan 
Committente: Presence Switzerland, FDFA
Contractor: Nüssli Group
Team: Manuel Herz, Diogo Franco, Ben Olschner, Francesca Mautone, Kelvin SIlva, Carlos Martinez de la Cruz
Scenography: Bellprat Partner
Landscape Architect: Robin Winogrond
Local Architect: Atelier Morf Inc.
Structural Engineering: SBP. Schlaich Bergermann Partner
MEP Engineer: EnergyTech
Academic Partner: Kyoto Design Lab (Kyoto Institute of Technology)
Dimensione: Exibition area 260 mq
Concorso: Dicembre 2022
Data di completamento: da marzo 2024 a marzo 2025
Foto: Iwan Baan