LH47, il più grande studio di architettura della Moldavia, ha completato a Durlești, vicino a Chișinău, il primo centro sportivo del Paese alimentato a energia solare. L’edificio combina produzione energetica rinnovabile in loco e un programma articolato che riunisce formazione, educazione e attività ricreative in un’unica struttura pensata per le famiglie.

Il complesso sorge su un terreno in forte pendenza, una condizione che ne ha guidato la volumetria: ciò che dall’ingresso appare come un edificio a due livelli, dal lato del campo si apre invece su tre piani. Questa organizzazione a terrazze segue la morfologia naturale, riduce l’impatto visivo e sfrutta il dislivello per ragioni funzionali, dalla stabilità al drenaggio. Sul tetto trovano posto i pannelli solari che coprono una parte del fabbisogno energetico. “Abbiamo installato batterie solari sul tetto, rendendo l'intera struttura altamente efficiente dal punto di vista energetico”, spiega l'architetto e fondatore di LH47 Serghei Mirza.

La sostenibilità è rinforzata da un sistema di raccolta dell’acqua piovana, destinata alle attività di manutenzione del complesso. Se inizialmente il progetto era pensato come centro per l’allenamento dei più piccoli, si è presto trasformato in un luogo adatto all’intera comunità. “Sapevamo che i bambini non vengono mai ad allenarsi da soli, ma sono accompagnati dai genitori. Volevamo trasformare il tempo di attesa in tempo condiviso: un'occasione per riposarsi, socializzare o rimanere attivi”, afferma Mirza.

Questa intuizione ha portato alla definizione di percorsi separati a seconda degli utenti: bambini, genitori, allenatori e personale seguono traiettorie autonome, così da favorire attività parallele senza interferenze. Il piano principale ospita le aule e una caffetteria affacciata sul campo; quello superiore accoglie gli spazi per fitness, boxe e yoga; il piano inferiore integra spogliatoi e tribune incassate nel pendio, studiate per garantire comodità e una visibilità ottimale.

La scelta formale rompe con la rigidità geometrica, preferendo linee morbide e biomorfiche. Colonne inclinate, balconi sospesi e superfici trasparenti alleggeriscono la struttura, enfatizzando il dialogo con l’esterno. Il verde assume un ruolo progettuale: gli alberi circondano l’edificio e creano ombra naturale lungo i percorsi.

Per LH47 il risultato va oltre la creazione di un centro sportivo: è un’infrastruttura sociale orientata al benessere e a uno stile di vita attivo. “Questo è stato un progetto ricco di sfide”, osserva Mirza. “Il terreno complesso e il programma multistrato hanno richiesto un coordinamento ingegneristico preciso. Ma è proprio qui che emerge un'architettura forte. Noi non progettiamo solo edifici, progettiamo emozioni. Il nostro obiettivo è che le persone provino sia comfort che energia in questo ambiente”.






