La nuova sfera firmata MVRDV, chiamata The Grand Ballroom, introduce a Tirana un modo nuovo di combinare architettura, sport e vita quotidiana. Il progetto, vincitore del concorso per il futuro palazzetto Asllan Rusi, non si limita a ospitare una grande arena da 6.000 posti, ma integra al suo interno un hotel, residenze e spazi commerciali, trasformando un lotto relativamente compatto in un vero condensatore urbano. La scelta della forma sferica, di oltre cento metri di diametro, non nasce come gesto iconico fine a sé stesso: la curvatura elimina la distinzione tra facciate principali e secondarie, apre spazio pubblico alla base e genera terrazze nella parte superiore, costruendo un rapporto più generoso e continuo tra edificio e città.
Il funzionamento interno è organizzato per strati. Alla base, dove la sfera “affonda” nel terreno, si sviluppa un livello semi-ipogeo che accoglie funzioni commerciali e servizi direttamente collegati agli eventi sportivi. Sopra questo anello si trova l’arena, accessibile tramite brevi ponti, fluttuante al centro del volume e affiancata da due campi di allenamento nascosti sotto le tribune. L’hotel, disposto immediatamente al di sopra, offre agli ospiti un elemento inedito: alcune camere e gli spazi comuni si affacciano direttamente sull’arena attraverso un grande oculus vetrato che permette di assistere alle partite dall’alto. Più in alto ancora, nello spessore della doppia calotta, si sviluppa l’area residenziale, che ricava un grande giardino coperto al centro, un paesaggio semiaperto punteggiato da alberi maturi e aree di sosta.
Le residenze alternano unità orientate verso l’esterno e appartamenti a doppio affaccio che guardano sia la città sia il cortile interno, generando un senso di comunità verticale raro nei complessi ad alta densità. L’involucro sferico è interrotto in alcuni punti da aperture tridimensionali che portano luce naturale e ventilazione ai diversi livelli, creando logge e giardini tematici. Verso la sommità, la sfera si assottiglia e lascia spazio a grandi terrazze, mentre il punto più alto ospita attici duplex e un skybar panoramico dell’hotel con vista sulla città. Un secondo oculus, apribile per la ventilazione, completa la geometria dell’edificio.
Per MVRDV, la sfera è una metafora immediata del mondo dello sport, ma anche un richiamo alle grandi visioni architettoniche del passato: da Boullée a Buckminster Fuller, il volume perfetto è stato spesso immaginato come simbolo di modernità, conoscenza e collettività. In questo caso diventa un luogo di incontro e partecipazione, una sorta di “tempio laico” che invita i cittadini a vivere gli spazi in modo dinamico, facendo della socialità un elemento centrale del progetto. L’edificio non si rivolge solo agli spettatori delle partite o ai suoi residenti, ma all’intera città, grazie alla presenza di piazze, attrezzature sportive esterne e funzioni aperte al pubblico.
The Grand Ballroom non è dunque semplicemente un’arena, né un nuovo landmark da aggiungere allo skyline di Tirana. È un’infrastruttura sociale che miscela sport, abitare e spazio pubblico in un unico volume continuo, capace di offrire identità urbana e nuove opportunità di incontro. Nel contesto della trasformazione che la capitale albanese sta vivendo, questo progetto si inserisce come una delle architetture più ambiziose della cosiddetta “Tirana Collection”, contribuendo a ridefinire il modo in cui gli edifici complessi possono dialogare con le comunità che li abitano.
Credits
Architect: MVRDV
Founding Partner in charge: Winy Maas
Partner: Bertrand Schippan
Design Team: Stavros Gargaretas, Catherine Drieux, Piotr Janus, Americo Iannazzone, Angel Sanchez Navarro, Ana Melgarejo Lopez, Sylvain Totaro, Lola Elisa Cauneac, Miguel del Campo Grijalbo, Stanisław Rochala
Strategy and Development: Maria Stamati
Visualization: Antonio Luca Coco, Angelo La Delfa, Luana La Martina, Jaroslaw Jeda, Stefano Fiaschi, Ciprian Buzdugan
Collaborators
Co-architect: UDV
Artist: Hellidon Xhixha
Structural Engineer / Cost Estimator: DERBI-E
Consultant: Ramboll





