Un nuovo progetto per lo StudioKami Architects: il team romano ha presentato la nuova sede dell'Accademia Costume&Moda realizzata a Milano. L'intervento ha previsto la riqualificazione di un ampio complesso industriale all’interno del quartiere milanese di Porta Romana. L’area sud-est della città, storicamente legata a un passato manifatturiero, è da alcuni anni protagonista di un vivace fermento urbanistico che la sta trasformando nel nuovo polo della moda, grazie alla presenza di grandi brand e laboratori creativi. Accademia Costume&Moda si inserisce in questo contesto in evoluzione con un nuovo spazio, operativo da gennaio 2021 e dedicato alle aree di Comunicazione e Business Management per Moda e Spettacolo, che affianca la storica sede di Roma fondata nel 1964, dove verranno mantenute le attività sartoriali e laboratoriali.
Quello di StudioKami è un attento intervento di restauro mosso dalla volontà di recuperare ed esaltare la natura originaria dell'immobile: un complesso industriale anni '50, sede di una fabbrica di giocattoli, tra cui il Monopoli, nel tempo trasformato e ora inglobato nel tessuto urbano. Una committenza importante che si inserisce in un percorso che sempre più lega lo studio allo sviluppo di progetti per il mondo della moda, com per la realizzazione delle scenografie del fashion show per il 70 di Christian Dior a Parigi la sfilata Haute Couture di Valentino a Roma e consolida le competenze già maturate nell'ambito del recupero industriale, della riqualificazione e allestimento di ampi spazi, originariamente progettate per fare spazio a grandi macchinari pensati per le esigenze di eventi del settore fashion.

La nuova sede di Accademia Costume&Moda è un progetto di grande respiro che comprende 1.300 metri quadri distribuiti su due piani: il piano terra che si apre con la zona accoglienza e prosegue con sette aule progettate per le lezioni frontali e due laboratori fotografici; il primo piano con un’Aula Magna di 100 metri quadri, spazi comuni e 450 metri quadri terrazza.
"In questo progetto ci siamo concentrati sulla ricerca di una armonia tra il recupero della struttura originaria e del contesto industriale e la modernità di uno spazio contemporaneo, pensato per le esigenze degli studenti oggi. Una more per il passato non nostalgico ma proiettato verso il futuro" ha affermato l'architetto Emanuele Custo.
Il filo che lega la moda e la nuova vita degli spazi industriali dismessi, sono la fonte di ispirazione da cui nasce il concept. Un progetto "su misura", come lo definiscono gli architetti di StudioKami, che parte da un recupero filologico degli elementi strutturali originali che, epurati dalle successive modifiche, vengono esaltati dalla riprogettazione degli interni e diventano protagonisti. Un intervento che ha dapprima riportato a nudo l’immobile per poi, come per un abito sartoriale, realizzare un progetto che potesse valorizzare al meglio la sua natura. Si è voluto recuperare il linguaggio architettonico e preservare la morfologia delle parti esterne e interne, rinnovandole grazie a soluzioni tecnologicamente avanzate e a materiali contemporanei, in un dialogo armonioso tra passato e presente. Gli spunti progettuali sono originati da un’attenta analisi degli elementi tecnologici esistenti che sono stati poi  confermati e riproposti, rafforzandone l’attenzione puntuale del dettaglio tecnico.

"L’idea è quella del 'box in the box' dove protagonista è la quinta scenografica, costituita dal luogo originario, valorizzata dalla leggerezza dell’intervento architettonico" ha spiegato l'architetto Emanuele Mantrici.
Dalla ampia zona di ingresso con reception e area benvenuto allestita con un grande  videowall, ci si affaccia verso gli spazi dedicati alle aule che, definiti da grandi quinte di vetro, creano una sequenza di ambienti, uniformi ma distinti tra loro, rivolti verso un corridoio centrale, mantenendo nella omogeneità dell’insieme la riservatezza di luoghi dedicati. Oltre a conferire leggerezza e smaterializzazione, le grandi vetrate permettono una profondità di campo e rendono lo spazio permeabile restituendo una visuale d’insieme nella successione di forme e funzioni, assicurando uno scambio visivo continuo tra interno ed esterno. La trasparenza del vetro, simbolo della volontà di mantenere visibile l’impianto originario, diventa protagonista nell’alternanza con le aperture e i lucernari originali e definisce, anche al primo piano, gli spazi dell’aula magna e delle zone comuni. La struttura portante è volutamente messa in contrapposizione con le ampie partizioni vetrate delle aule che si smaterializzano lasciando inalterate le diverse prospettive degli ambienti interni. Le pareti in vetro sono rivestite con pannelli di sughero pensati per poter essere utilizzati dagli studenti anche come base di lavoro per esporre bozzetti e progetti oltre ad abbinare una funzione fonoassorbente, garantendo l’isolamento acustico delle aule, a un effetto di naturalezza dell’ambiente. Gli ambienti sono infatti pensati da StudioKami per poter essere anche utilizzati come spazi espositivi di materiali dei tanti e prestigiosi progetti realizzati da Accademia e finora custoditi a Roma.

Grande attenzione è stata posta da StudioKami all’impianto multimediale del progetto e all’integrazione digitale delle soluzioni tecnologiche implementate: dalla parete di videowall in ingresso, alle attrezzature dei laboratori fotografici e alle aree dedicate alle video installazioni. Forti dell’esperienza nella progettazione di smart office per grandi aziende, Studio Kami progetta la nuova sede di Accademia tendendo al futuro, considerando i parametri per una smart university e pensando a uno spazio didattico dinamico che risponda alle esigenze contemporanee di studenti e docenti, con attrezzature e modalità di fruizione all’avanguardia. Anche l’utilizzo dei led dinamici installati nella reception e nella facciata esterna, oltre a essere un interessante omaggio alle opere dell’artista americana Jenny Holzer, è un elemento funzionale alla comunicazione in tempo reale delle attività in corso nell’Accademia. Un rifermento immediato, come un terminal aeroportuale, per informazioni e indicazioni di lavori programmati e in corso e con cui gli studenti diventano parte attiva e interattiva del progetto. La conoscenza delle esigenze logistiche del settore moda e delle necessità didattiche proprie di questa nuova sede, sono alla base delle scelte stilistiche e compositive del progetto di StudioKami, permeano le diverse fasi esecutive, dall’ideazione del concept alla messa in opera e portano alla ridefinizione dell’ampia struttura con ambienti luminosi e accoglienti, pensati per ospitare le diverse attività accademiche con postazioni funzionali, tecnologicamente avanzate e confortevoli per gli studenti. Un risultato ottenuto anche grazie alla collaborazione con Tecnoshops, azienda leader nella realizzazione di grandi spazi espositivi e abitativi dal retail alla hospitality, che ha permesso un importante scambio di competenze complementari a garanzia della corretta esecuzione e gestione di tutte le opere necessarie al progetto.