Aeroporto di Stansted

Autore testo e disegno di Andrea Lugli

Se si dovesse - con poche parole - descrivere la dote maggiore di Norman Foster saremmo costretti ad ammettere che è geniale nell'applicare semplici idee a problemi complessi. Stupisce la semplicità planimetrica dell'aeroporto che è sostanzialmente una larga scatola a base quadrata attraverso la quale si procede, seguendo un percorso in linea retta dalla zona d'ingresso alla zona imbarco.
La semplicità della struttura di Stansted è il risultato di un processo progettuale in realtà molto complesso; si è arrivati infatti alla soluzione finale attraverso un processo di continui aggiustamenti e perfezionamenti. Lo schema statico dell'aeroporto prende spunto da quello realizzato per il ponte a Forth Bridge alla fine del XIX secolo; infatti quest'ultimo è sostanzialmente analogo allo schema strutturale di Stansted che, immediatamente, mostra efficienza strutturale, facilità di costruzione e, di conseguenza, economicità. Le membrature verticali sono disposte su un reticolo a maglia quadrata di 36 m e sono denominate 'steel structural trees'.
La decisione progettuale di costruire una struttura del tetto che fosse indipendente dalla struttura portante verticale, è stata fondamentale per il suo sviluppo successivo. Ha permesso, infatti, di studiare separatamente la membratura verticale strutturale denominata struttura ad albero o 'steel trees', che è poi l'elemento caratterizzante dell'intero progetto. Affermano, infatti, i progettisti: così semplice come appare, la soluzione strutturale per lo 'steel trees' è scaturita dallo sviluppo di una serie di complicate idee, che sono state distillate negli stadi iniziali di progetto, e conseguentemente perfezionate. La scelta progettuale finale vincente fa parte del genio architettonico.
La struttura portante del tetto parte dai quattro angoli del 'tree column' e si estende con cupole intralicciate con tubi a maglia triangolare di dimensione 18x18, legate l'una all'altra da una griglia orizzontale di tubi in acciaio. All'interno della piramide, formata dai quattro puntoni ramificati, è presente una struttura secondaria di cavi pretesi e tubi, con la funzione di assorbire i carichi provenienti dal tetto e diagonalmente, sia in pianta che in sezione, sostenere i quattro 'branches'. La struttura secondaria a cavi pretesi tiene infatti le quattro estremità dello 'steel tree' in posizione, evitando così alla copertura di sbandare in piano. La pretensione dei tiranti assicura che, sotto le forze orizzontali che tendono a far oscillare l'edificio, tutta la struttura contribuisca alla rigidezza e che tutti i tiranti rimangano in tensione, malgrado la metà di essi tenderebbero ad andare in compressione (in realtà, in questi ultimi tiranti, si ha una riduzione della pretensione).
La connessione di questo sistema strutturale avviene in un unico punto con una bullonatura verticale.
La copertura intralicciata a volte è formata da membrature curvate che s'intersecano formando una volta a botte che si estende fino ai quattro punti di supporto.
Per ragioni funzionali, le 'tree column' non sono dotate di elementi diagonali, in quanto sarebbero di disturbo (al loro interno infatti sono inseriti i servizi dell'aeroporto). Naturalmente l'omissione degli elementi diagonali aumenta la flessibilità della struttura che agisce come una trave Vierendeel, ovvero lavora come una mensola a sbalzo.
Ciò comporta una semplificazione nel dettaglio della colonna, che diviene una struttura completamente saldata, con lo svantaggio di dover trasportare e mettere in opera elementi di grosse dimensioni.
Comunque, la flessibilità della struttura permette agli elementi denominati 'column tree' di far sfogare i movimenti dovuti alle azioni termiche (fino a 10 cm), senza il bisogno di mettere giunti strutturali (si fa presente che generalmente una struttura in ferro a causa dei movimenti indotti dalle variazioni di temperatura ha bisogno di un giunto strutturale mediamente ogni 30 m), giunti che avrebbero complicato notevolmente l'impermeabilità del tetto e avrebbero di sicuro confuso il dettaglio della struttura.

Fonte testo, disegno e fotografia:
Stansted, in "The architectural review", n° 1131, maggio 1991.

Autore foto:
Martin Charles

Stansted Airport di N. Foster Associates

Stansted Airport di N. Foster Associates

Aereoporto di stansted

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Aeroporto di stansted

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