Aftermath_Catalonia in Venice. Architecture Beyond Architects focalizza la sua attenzione sulla lived-in architecture, l’architettura vissuta, nel momento in cui gli architetti non sono più presenti e gli utenti continuano a vivere quotidianamente l’esperienza architettonica. Le opere selezionate sono state realizzate nel corso degli ultimi dieci anni da architetti catalani. L’esposizione audiovisiva delle strutture invita il visitatore a valutarne la qualità, a osservare e ascoltare come vengono abitate ed esplorate secondo modalità molteplici e mutevoli. Tutte le opere selezionate hanno in comune un carattere spiccatamente pubblico e la capacità di integrare spazi naturali, urbani e umani, estendendo la funzionalità architettonica alla realizzazione del bene comune.

Di seguito i sette progetti selezionati per l'esposizione.

Riqualificazione Ambientale del fiume Llobregat, Baix Llobregat, Barcellona
La commessa richiedeva un progetto di riqualificazione ambientale per trasformare il fiume in infrastruttura verde della metropoli: rallentamento del corso d'acqua, rimozione di residui, eradicazione di vegetazione invasiva, piantatura di vegetazione autoctona. Il fiume Llobregat assurge a spina dorsale della parte occidentale dell'Area Metropolitana di Barcellona. L'intervento ha inoltre visto la realizzazione di due sentieri longitudinali, uno per ogni sponda, e, con una spesa molto limitata, di vie di collegamento trasversali fra l'area riqualificata e i Comuni contigui, caratterizzati da un'alta densità di costruito e una scarsa presenza di spazi verdi. L'operazione prende le mosse da una nuova sensibilità volta a recuperare la bellezza naturale del fiume e dei terreni adiacenti. L'obiettivo era quello di convertire tali scenari in un grande parco metropolitano a uso pubblico e sociale, che mettesse in comunicazione sei Comuni fornendogli l'accesso al mare.

Scheda tecnica:
Autori: Battle I Roig Arquitectes (Enric Batlle i Joan Roig)
Collaboratori: Xavier Ramoneda, Iván Sánchez, Mario Suñer (architetti); Typsa-Tecnoma (ingegneria)
Data del progetto: 2007-2015
Data dei lavori: 2008-2016
Committente: Àrea Metropolitana de Barcellona
Superficie: 154 Ha (6 km)
Ubicazione: Sant Vicenç dels Horts, Sant Joan Despí, Cornellà, El Prat de Llobregat (Catalogna)

Ospedale Transfrontaliero della Cerdanya, Puigcerdà, Catalogna
L'Ospedale transfrontaliero rappresentava una sfida architettonica, giuridica e sociale insieme, in quanto chiamato a fornire i suoi servizi alle comunità di una regione a cavallo tra Catalogna e Francia, a costituire un punto di incontro fra il sistema sanitario catalano e quello francese. Il risultato: un ospedale condiviso, un rifugio compatto, raccolto sotto un grande tetto, al riparo dai venti dominanti e aperto verso la città e il sole. Gli architetti hanno utilizzato la pendenza naturale del terreno per alleggerire l'impatto esercitato sul paesaggio dalla voluminosa mole della struttura. In tal modo hanno realizzato un edificio capace di unire lo spazio naturale e urbano, e due sistemi sociali, e di favorire la coesistenza dei suoi diversi e numerosi utenti (pazienti, familiari, medici, addetti alla manutenzione...). In sostanza, lo scopo degli architetti creatori del progetto (autori di molti ospedali, come quello del Mar a Barcellona e l'Hedwigshöhe a Berlino) è avvalorare con la pratica la teoria clinica secondo cui la piacevolezza degli ambienti contribuisce al processo di guarigione.

Scheda tecnica:
Autori: Brullet-Pineda Arquitectes, S.L.P. (Manuel Brullet Tenas, Alfonso de Luna Colldefors, Albert de Pineda Álvarez)
Collaboratori: Marcial Novo Mazuelos, Jaume Piñol Font
Data del progetto: 2007
Data di ultimazione lavori: 2012
Committente: Generalitat de Catalunya, Servei Català de la Salut
Superficie: 19.106,40 mq
Ubicazione: Puigcerdà (Catalogna)

Torre Júlia. Alloggi con assistenza per anziani, Barcellona
Vidal, Pons e Galiana sono i vincitori di un concorso per giovani architetti. Il progetto iniziale, una struttura destinata ai giovani, ha virato verso un edificio di alloggi con assistenza per anziani. L'edificio dà le spalle alla tangenziale di Barcellona, la "Ronda del Litoral", parzialmente coperta, che si trova a pochi metri a nord della struttura. Per questo è stato possibile progettare un palazzo di alloggi di 17 piani aperto verso la città, con tutti gli spazi di comunicazione e le aree comuni disposti lungo le facciate. La struttura proietta la sua ombra sul fitto traffico della tangenziale e non disturba, quindi, gli edifici vicini. La Torre Júlia rappresenta un manifesto di spazio condiviso in verticale, senza gerarchie e con spazi adibiti a usi intercambiabili, che abbraccia la città attraverso la vista che offre, gli spazi comunitari a doppia altezza, e il "viale di scale". Il progetto presenta due tipi di abitazione, ad angolo e al "passant". I loro 40 mq circa di superficie sono ottimizzati e distribuiti secondo i bisogni degli utenti e invitano a usufruire degli spazi comuni adiacenti.

Scheda tecnica:
Autori: Pau Vidal, Sergi Pons, Ricard Galiana
Collaboratori: Gioia Guidazzi, Diana Sajdova
Data del progetto: 2004
Data di ultimazione lavori: 2011
Committente: Patronat Municipal de l'Habitatge de Barcelona (PMHB)
Superficie: 8.391 mq
Ubicazione: Barcellona (Catalogna)

Centro Arti Performative Atlàntida, Vic, Catalogna
L'Atlàntida, più che un edificio, è un complesso compatto, raccolto sotto un unico tetto, che ospita un teatro con tre sale e un conservatorio con spazi specifici per utenti di tutte le età e di ogni livello musicale (dagli appassionati ai professionisti). Oggi l'Atlàntida riunisce in una sola realtà le funzioni del precedente teatro con lo stesso nome andato distrutto in un incendio, e quelle del vecchio conservatorio, diventato ormai troppo esiguo in una città di 42.000 abitanti che vanta una forte tradizione musicale. Il complesso sorge intorno a una strada di nuova costruzione che si può percorrere in bicicletta, e distribuisce i vari livelli, scale e riferimenti urbani. Inoltre, la struttura architettonica dell'Atlàntida crea spazi interni ed esterni che fungono da piazze. Tali aree sono sede di eventi pubblici e rappresentano dei luoghi di incontro nonché dei punti di accesso al complesso. Il 3% degli iscritti al conservatorio elogia il successo del progetto e l'ottima gestione della struttura. A Josep Llobet, in memoriam.

Scheda tecnica:
Autori: Josep Llinàs, Josep Llobet, Pedro Ayesta, Laia Vives
Collaboratori: Jorge Martín, Iván Andrés, Andrea Tissino, Philipp Gasteiger, Fermín Garrote, Iñaki Arbelaiz, Petra Pferdmenges, Natzarena Manenti, Aina Solé
Data del progetto: 2004
Data di ultimazione lavori: 2010
Committente: FCC Construcción
Superficie: 10.500 mq
Ubicazione: Vic (Catalogna)

Parcheggio Saint-Roch, Montpellier, Francia
Questo parcheggio di nove piani situato nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Montpellier ha struttura e finiture permeabili alla vista e all'aria. Include corridoi pubblici a vari livelli e negozi al piano terra. Indipendentemente dalla sua funzione nominale, l'edificio mette in comunicazione diverse parti della città, divise dai binari del treno e dalla disparità delle scale urbane, integrando lo spazio pubblico (ad esempio: una strada che lo attraversa longitudinalmente) all'edificio, concepito fin dall'inizio come una struttura reversibile, con parcheggio, abitazioni, e uffici.

Scheda tecnica:
Autori: Archikubik (Marc Chalamanch, Miquel Lacasta, Carmen Santana)
Collaboratori: Daniel de Castro, Romain Parent, Diego Lima, Camille Roux (architetti); Agence Franck Boutté consultants (ingegneria ambientale); Per Ingenierie (ingegneria e direzione lavori); Atelier Rouch (ingegneria acustica); Factors del Paisatge (architettura del paesaggio)
Data del progetto: 2012
Data di ultimazione lavori: 2015
Committente: Serm
Superficie: 26.790 mq
Ubicazione: Montpellier (Francia)

Centro per il servizio di distribuzione di alimenti, Campclar (SDA), Tarragona, Catalogna
Il servizio di distribuzione di alimenti di Campclar era al collasso per mancanza di spazio. Il centro si trova in un quartiere caratterizzato da una forte presenza di immigrati e distribuisce derrate alimentari senza chiedere ai beneficiari la loro appartenenza religiosa. Era necessario un edificio di nuova concezione, da costruire accanto alla parrocchia, per fornire assistenza a oltre duecento famiglie. Doveva essere realizzato in poche settimane da volontari non specializzati. Con la sua forma, l'edificio unisce il doppio discorso dell'estetica industriale e delle finiture tradizionali per inserirsi nella morfologia del quartiere, costruito con mezzi artigianali e ubicato vicino a un enorme quartiere. Questa vocazione di integrazione si palesa anche nei percorsi interni ed esterni dell'edificio, attraversato longitudinalmente dai fornitori e trasversalmente dagli utenti. La struttura è chiamata a nobilitare la vita quotidiana di un quartiere difficile.

Scheda tecnica:
Autori: Maria Rius, Arnau Tiñena, Ferran Tiñena (Nua Arquitectures)
Data del progetto: settembre 2014
Data di ultimazione lavori: dicembre 2014
Committente: Caritas Diocesana e parrocchia di Santa Tecla de Campclar
Superficie: 82,50 mq
Ubicazione: Tarragona (Catalogna)

Ex complesso industriale Can Batlló, Barcellona
Con un'estensione di 8 ettari, Can Batlló era una delle più importanti fabbriche metropolitane di Barcellona. Alla fine degli anni 70, il Comune dispose la riqualificazione dell'area in zona di servizi, ma il progetto non ebbe seguito. Il centro è il frutto di una lunga lotta di rivendicazione di uno spazio pubblico autogestito e aperto alle iniziative dei residenti. È un esempio di costruzione cooperativa dove gli architetti e gli utenti definiscono insieme i vari usi e forme degli spazi. Il fulcro del complesso è costituito dalla strada pedonale e dal "Bloc 11", che offre varie aree per le attività degli abitanti. Il progetto è condizionato dall'autocostruzione e dal riutilizzo di materiali e spazi dell'ex complesso industriale. Si basa su un processo di dialogo continuo e le decisioni vengono quindi prese in modo orizzontale e assembleare.

Scheda tecnica:
Autori: Comunità Can Batlló, LaCol - cooperativa di architetti
Data del progetto: 11 giugno 2011 - entrata degli abitanti del quartiere all'interno dell'area di Can Batlló
Data dei lavori: in costruzione
Committente: comunità di utenti di Can Batlló
Superficie: 5.000 mq interni e 5.000 mq esterni
Ubicazione: Barcellona (Catalogna)