scuole – Un asilo a Coppito, nell'area colpita dal terremoto, esemplifica come possano accordarsi poesia e tecnologia.

Solitamente quando in architettura si cita il termine "alveare" il pensiero non corre alla qualità degli spazi e del risultato... In questo caso però bisogna allontanare i preconcetti e tornare al senso reale della parola: un luogo in cui vivere in comunità, in cui imparare a organizzarsi e ad affrontare il futuro. Questo è realmente l'asilo Ape Tau, sorto a Coppito, nei luoghi del terremoto aquilano, grazie alla volontà di un gruppo di persone, di associazioni, di istituzioni lombarde, sull'onda di una idea iniziale di Luigi Masotto, scomparso presidente di A regola d'arte, associazione mantovana di costruttori.

Dell'ape l'asilo ha i colori - corpo giallo a righe marroni e ali d'argento -, del "tau" di San Francesco (simbolo di pace, di rinascita e di unione) il disegno della pianta. Il resto è frutto di un costruire industrializzato che ha ottimizzato tempi di realizzazione e prestazioni architettoniche (sismiche, acustiche, termiche, antincendio...).

L'asilo è organizzato in tre corpi: uno centrale, che ospita i servizi (accoglienza, segreteria, bagni, cucina, depositi), e due laterali più piccoli, le "ali", collegati al principale e ospitanti ciascuno un'aula e spazio per il riposo. La struttura è totalmente a secco, realizzata con centinature portanti e elementi secondari di legno o di acciaio zincato, con guscio interno e facciate stratificate a secco e iper-isolate per ottenere il massimo comfort sia d'estate che d'inverno (l'involucro raggiunge un'efficienza di 35 kwh/mq anno, Classe B di Casa Clima). Il corpo centrale ha struttura portante di legno, mentre è di acciaio zincato quella delle aule e dei collegamenti. La struttura primaria è composta da archi a tre cerniere su cui poggiano le travi secondarie, a creare l'appoggio per pannelli sandwich curvati. Gli archi principali sono fissati a terra a una fondazione di calcestruzzo armato costituita da una platea armata e da un cordolo perimetrale che contiene il vespaio aerato a moduli prefabbricati (tipo igloo).

La scocca è costituita da pannelli sandwich curvati (del tipo normalmente usato nell'edilizia industriale), isolati da uno spessore di 70mm di poliuretano. Il rivestimento esterno è completato da uno strato ventilante di lamiera grecata verniciata o zincata, mentre l'interno ha una finitura con controsoffitto curvo di gesso rivestito, dotato di importanti strati di isolamento: per aumentare la resistenza termica si è infatti scelto un sistema super-isolante riflettente, unitamente a lane minerali per l'acustica. Per aumentare il comfort acustico, riducendo l'effetto eco e il riverbero all'interno di uno spazio a botte, la porzione superiore del controsoffitto è completata con lastre fonoassorbenti forate. Sulla linea di colmo della scocca stessa sono poi inseriti dei cupolini orizzontali apribili, atti a migliorare l'illuminazione (grazie alla luce naturale zenitale) e la ventilazione, creando un effetto camino.  Anche le chiusure esterne verticali sfruttano la tecnologia stratificata a secco, con una doppia orditura di Aluzinc e acciaio zincato.

Le pareti divisorie interne sono di gesso rivestito e di gesso-fibra a semplice o doppia orditura metallica, con materassini isolanti di poliestere di diverso spessore e densità. Il solaio controterra poggia su un vespaio aerato con igloo e caldana armata superiore. Esso prevede importanti spessori di isolamento di polistirene espanso ad alta densità, un massetto impiantistico e il pacchetto per pavimento radiante con rivestimento di gomma. La pensilina tecnologica dell'ingresso è una struttura metallica d'acciaio composta da moduli prefabbricati semplicemente uniti e saldati tra loro in opera. Si tratta di un percorso coperto verso l'ingresso principale dell'asilo, la cui copertura, con struttura ad esagoni che richiama l'idea dell'alveare, è costituita da pannelli sandwich piani. Superiormente alloggiano anche pannelli solari termici sottovuoto per acqua calda sanitaria.

L'impianto di riscaldamento a pavimento è alimentato da una pompa di calore che si avvale dell'energia pulita proveniente da tre sonde geotermiche e un impianto di ricambio d'aria con recupero entalpico del calore coadiuva la ventilazione naturale degli ambienti.
Per quanto riguarda gli interni, la forma a scocca della copertura conferisce agli ambienti un senso di guscio, di appartenenza. Ulteriore attenzione è stata data ai colori e ai materiali sia delle finiture sia degli arredi.

scheda progetto

Committente: Fondazione Comunità Mantovana

Coordinatore del progetto: A regola d'arte, Confindustria di Mantova, Ance di Mantova, Politecnico di Milano

Progetto architettonico e coordinamento tecnico: Atelier2 Gallotti e Imperadori Associati

Progetto strutturale: Studio Gian Pietro Imperadori

Studio termotecnico: Dario Lotti

Direzione lavori: ing. Antonello Cucchiella

Certificazione energetica: Agenzia Casaclima BZ

Struttura portante lignea: Holzbau

Struttura portante d'acciaio: Cordioli

Pannelli sandwich curvati: Brianza Plastica

Lavori: novembre 2009 – ottobre 2010