nuove opere – A Parigi un intervento su piccola scala ridà slancio e vitalità a un quartiere residenziale della periferia

Il progetto si inserisce nel tessuto della città di Courbevoie, in un quartiere residenziale privo di forti connotazioni urbane e riferimenti di particolare interesse. Un contesto
abbastanza usuale per la periferia parigina, una situazione nella quale poter cogliere e sviluppare al meglio le occasioni che le mutate esigenze della comunità offrono,
per promuovere un rilancio più generale di tutto il territorio.
Proprio in quest'ottica si inserisce l'intervento su due scuole elementari (Logie School e Anatolie France School), disposte una affianco all'altra che condividono parte
delle loro strutture collettive, tra le quali lo spazio giochi all'aperto. Il progetto nasce dall'effettivo bisogno di nuovo spazio per i bambini; un'eplicita richiesta della
committenza che diventa, grazie alla concezione generale della proposta e alla definizione dell'immagine dei nuovi volumi, un nuovo simbolo di sviluppo urbano.
Un intervento su piccola scala per ridare slancio e vitalità a tutto il contesto. La necessità di nuovi spazi ha spinto l'amministrazione a pensare ad un unico ampliamento
comune alle due scuole e a commissionare allo studio di progettazione BP Architectures un progetto che perseguisse questo obiettivo. In realtà quest'ipotesi iniziale è
stata fin da subito accantonata con il progetto proposto, che sottolineava la necessità di due differenti amplimenti, uno per ogni scuola. Questa l'idea dei progettisti: “La
vicinanza geografica delle due scuole ci è sembrata insolita, abbiamo così proposto di eliminare il piano terra previsto dal Comune e di sostituirlo con due ampliamenti,
una continuazione delle strutture esistenti. Abbiamo così progettato due edifici invece che uno, consentendo a ciascuna scuola di ottenere uno spazio ottimale per le
proprie esigenze e al complesso di ottenere un aspetto unitario”.
Due edifici quindi, realizzati con le stesse modalità costruttive e caratterizzati da una comune valenza estetica; due nuove strutture collocate perpendicolarmente una
all'altra, così simili da creare un senso di spaesamento nello spettatore che vi si trova dinanzi e che può avere l'illusione di vedere lo stesso edificio da due angolazioni
diverse.
Un muro compatto in calcestruzzo pigmentato, scandito da strette aperture verticali, delimita il nuovo cortile della scuola, gli ambienti accessori e i servizi igienici.
Questo nuovo elemento ha permesso di ampliare notevolmente lo spazio per la zona gioco che comprende oggi anche un nuovo orto, già divenuto importante fonte di
svago e apprendimento per gli alunni. Il nuovo limite prosegue senza soluzione di continuità in corrispondenza degli edifici, che presentano un rivestimento della stessa
finitura. Questa scelta di continuità finisce per determinare una sorta di basamento del nuovo volume che ospita le classi, rivestito interamente nella parte superiore con
metallo dorato dalle forti vibrazioni luminose. Il piano terra è perciò punteggiato e scandito con regolarità dalle tracce dei casseri del calcestruzzo lasciato a vista. I tagli
diagonali dei prospetti interni identificano l'ingresso ai volumi.
Al livello superiore l'involucro è caratterizzato da ampie aperture, in particolare nelle parti di testa degli edifici, che sono contraddistinte da una vetrata continua a tutta
altezza; in questa posizione privilegiata sono collocate le biblioteche di entrambe le scuole, così da consentire ai fruitori un affaccio diretto sulla strada e uno sguardo
privilegiato sulla citttà.
I volumi sono rivestiti da lamelle verticali in alluminio anodizzato di tre colori differenti: champagne, bronzo e oro. Questi profili verticali, disposti lungo tutto lo sviluppo
longitudinale della facciata secondo un ritmo e una scansione casuale, hanno la duplice funzione di schermare la luce e di definire il vibrante linguaggio espressivo degli
edifici. Grazie ai riflessi cangianti che questi elementi metallici diffondono, le due appendici risultano essere luminosissime e diventano elemento di attrazione e di
riconoscibilità dell'intero quartiere; appaiono come grandi lanterne magiche, astratte sculture sprizzanti di vitalità che trasmettono dimanismo a tutto il contesto.
Il trattamento della superficie conferisce inoltre a questi nuovi edifici, un aspetto di eterea leggerezza, determinato inoltre dagli aggetti rispetto ai volumi a terra.

Scheda progetto

Luogo: Courbevoie, Parigi

Committente: Città di Courbevoie

Progettista: BP Architectures

Tempi progetto: conclusione lavori: Settembre 2008

Superficie costruita mq: 2.200 mq