Apartment and office building

MAX DUDLER, BEWAG, APARTMENT AND OFFICE BUILDING A BERLINO

Testo di Marco Casamonti
 
Osservando l'edificio si comprende con evidente chiarezza l'assoluta integrazione culturale tra l'impostazione della nuova Berlino di pietra, luogo di riscoperta della città in senso classico, della strada, dell'isolato, della costruzione dei suoi fronti attraverso la successione di corpi compatti e adiacenti che rifiutano la disaggregazione del moderno, e la concezione architettonica proposta da Max Dudler.
Si tratta di una scelta, quella tra architettura e architetto, non casuale, così come non è tacita la scelta sull'impostazione urbana che segue polemiche e prese di posizione dove hanno giocato un ruolo da protagonista personalità come Josef Paul Kleihues o Hans Kollhof oltre al Bau-director  Hans Stinman. In questa ottica l'edificio Bewag per appartamenti e uffici costituisce il raffinato tassello di una più generale costruzione urbana che fa riferimento alla tipologia residenziale della Friedrichstadt manifestando la propria identità come una limpida apparizione scultorea che affida alla tecnica, ai materiali e al loro impiego misurato il compito di ridefinire una silente quanto appropriata monumentalità. La facciata è dunque protagonista come in passato della scena, mentre il tutto si muove all'interno di quella che Dudler definisce come una 'assennata semplicità': compatezza del corpo di fabbrica, inserimento simmetrico e direzionato secondo l'ortogonalità della strada, facciate esterne sullo spazio pubblico, cortile interno concepito come spazio chiuso.
Dal punto di vista planimetrico e distributivo il progetto prevede al piano terra una suddivisione contrapposta di spazi commerciali separati da una galleria centrale in cui sono ubicati i due corpi scala, mentre ai piani superiori l'edificio si dispone a 'T' con una suddivisione degli ambienti razionale e semplificata sia per quanto riguarda i livelli dedicati agli uffici, dal primo al quinto, sia per quanto riguarda i due livelli successivi destinati a residenza, caratterizzati da un arretramento del filo di facciata  in modo da consentire l'alloggiamento delle terrazze adeguandosi alle prescrizioni urbanistiche che connotano tutto il fronte strada e quindi anche gli edifici adiacenti.
La fronte, costruita attraverso la tecnologia della parete ventilata, rivestita cioè con lastre sottili in arenaria color grigio-blu, staccate dalla struttura di tamponamento della costruzione, costituisce l'elemento di maggior connotazione architettonica e gli strumenti che utlizza per rendere efficace e persuasivo il progetto appartengono, e non è una tautologia, ancora all'architettura. La facciata è tripartita in modo da presentare un frontone 'classico', l'accesso è ben evidenziato al centro della composizione e interessa una altezza di due piani, mentre il coronamento è caratterizzato da una sottile cornice in metallo. Il senso della gradazione si gioca sul filo dei centimetri con un leggero spostamento in avanti del rivestimento nella zona basamentale dove gli infissi sono tenuti a filo della facciata in modo da evidenziare la pienezza dell'attacco a terra.
Nella costruzione della fronte nessun elemento è lasciato al caso, mentre la precisione delle soluzioni tecniche interviene nella composizione generale. Le lastre di rivestimento sono quadrate o rettangolari, dove il rettangolo è il doppio del quadrato, e sono ancorate con una vite passante al centro in modo da garantire un aggancio a vista che penetra completamente lo spessore della lastra disegnando al contempo l'intera facciata che è pervasa da una geometrica punteggiatura. Tale scelta per l'ancoraggio delle lastre, che sovraintende una precisa implicazione dell'apparato decorativo della facciata, è ottenuta attraverso dei braccetti in acciaio  che permettono la regolazione della planarità della lastra (resa difficile dal fissaggio in posizione centrale) a loro volta ancorati ad una struttura in alluminio. Anche le tende frangisole, che scompaiono completamente all'interno di precisi alloggiamenti posti nel vuoto tra le lastre di rivestimento e la struttura, sono elemento integrato del progetto e si differenziano tra la zona basamentale e laterale destra, dalla zona centrale, realizzando una sottile asimmetria che rende suadente l'intero progetto.

Planimetria generale

Planimetria generale

Fronte dell'edificio sulla strada

Fronte dell'edificio sulla strada

Veduta dell'edificio nella Gendarmenmarkt

Veduta dell'edificio nella Gendarmenmarkt