news – Secondo ANIE Confindustria le misure consentirebbero una semplificazione delle procedure di affidamento degli appalti e delle pratiche relative a finanziamenti pubblici.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato nei giorni scorsi, in esame preliminare, lo schema di decreto legislativo correttivo del Codice Antimafia. Tale documento, che sarà inviato alle Commissioni parlamentari competenti, contiene nuove disposizioni, misure correttive e integrazioni per il Codice delle leggi Antimafia e delle misure di prevenzione. Come comunicato dal Governo, le linee su cui si muove il provvedimento sono, fondamentalmente due: "passa da 45 a 30 giorni il termine decorso il quale si può procedere alla stipula di contratti pubblici e al rilascio di concessioni, autorizzazioni e finanziamenti senza che sia intervenuta la comunicazione antimafia, previa però acquisizione dell’autocertificazione; si interviene, parimenti, sulla disciplina delle informazioni antimafia, che sono richieste per la stipula di contratti o il rilascio di provvedimenti di valore superiore alla soglia dei 150 mila euro, prevedendo anche in tal  caso l’acquisizione diretta, mediante collegamento alla Banca dati".

Lo schema di decreto correttivo del Codice Antimafia è stato accolto con favore da parte di ANIE Confindustria. La Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche si augura che, in occasione dell’invio alle Commissioni parlamentari competenti, sia espresso al più presto un parere positivo e tempestivo, perché le imprese comincino realmente a beneficiare degli importanti provvedimenti che il Decreto contiene.
 
"Non possiamo che dirci soddisfatti di questo importante passo avanti nell’iter del provvedimento - ha commentato Maria Antonietta Portaluri, Direttore Generale di ANIE Confindustria. - La nostra Federazione aveva nei mesi scorsi espresso la sua preoccupazione nei confronti dello stop subito dal Decreto, già pronto per essere approvato. Il provvedimento licenziato in Consiglio dei Ministri, infatti, contiene misure di semplificazione: dalla limitazione delle verifiche antimafia ai soli familiari conviventi residenti in Italia e maggiorenni, alla possibilità di utilizzare la documentazione antimafia nel suo periodo di validità per molteplici contratti anziché solo per uno,oltre a quella di procedere a stipulare il contratto sotto condizione risolutiva, qualora la Prefettura non risponda entro 30 giorni dalla richiesta di documentazione, previa acquisizione di un'autocertificazione da parte dell'impresa. Si tratta - ha concluso Portaluri - di misure che consentirebbero di semplificare le procedure di affidamento di un appalto o di pratiche relative a finanziamenti pubblici senza nulla incidere sulla trasparenza. È importante, quindi, che le Commissioni parlamentari diano al più presto un parere positivo e tempestivo al testo, perché entri al più presto in vigore".