Un ambiente luminoso, fruibile e aperto. Queste le caratteristiche di un ampio appartamento situato in una delle zone residenziali più belle di Roma. Il progetto per la riqualificazione interna, curato da Westway Architects, ha visto la trasformazione di una residenza di 180 metri quadri in uno spazio dinamico, con stimolanti visuali create grazie a una dimensione dilatata e rarefatta verso la terrazza privata insieme a un vero sviluppo in verticale dell’appartamento. La cura dei dettagli ha dato vita a un microcosmo abitativo complesso sul piano concettuale e realizzativo: il disegno geometrico che gli architetti hanno operato crea una valenza quasi scultorea all’insieme.
L’obiettivo della committenza era la realizzazione di un’abitazione in cui fossero presenti una camera matrimoniale, una stanza singola e una per gli ospiti. Attorno a questo fulcro il desiderio era creare la parte giorno, senza alcun vincolo, generando interni luminosi, candidi e geometrici, resi dinamici da aperture e da prospettive cangianti. Westway Architects ha sviluppato una logica compositiva basata sulla semplificazione degli spazi e delle geometrie, innescando una reciprocità tra gli ambienti, dando vita a percorsi visivi e scorci tra interno ed esterno in un dialogo fitto.
L’attico è stato progettato tramite una riconformazione dei due collegamenti con il piano superiore, operando un doppio intervento: la scala a chioccola che entrava nell’appartamento dal terrazzo superiore è stata rimossa, sostituita da una scala esterna che collega i due terrazzi. È stata posizionata una scala molto compatta che filtra la cucina dal soggiorno in prossimità dell’ingresso e che conduce al piano di sopra. La scala rappresenta, secondo l’architetto Maurizio Condoluci “un oggetto di design, fascinoso, scultoreo, non meramente funzionale”. Il suo ruolo, negli interni firmati dallo studio romano, è quello di “cambiare prospettiva”. Fissati i due elementi di collegamento, la distribuzione degli spazi è stata facilmente definita facendo gravitare sul soggiorno tutte le connessioni. La cucina è filtrata dalla scala interna e separata da una parete di vetro satinato, con un vetro fisso che funge da parapetto per la scala e due porte che permettono una libera circolazione dei flussi privati e pubblici tra soggiorno e cucina stessa.
Anche tra la camera da letto matrimoniale e il soggiorno avviene una dilatazione degli spazi attraverso un vetro trasparente a tutt’altezza, schermato quando serve da tendaggi oscuranti, che garantisce viste incrociate che rendono la casa quasi totalmente permeabile e fruibile sia all’interno sia all’esterno. Accentua tutto ciò anche la parete vetrata di circa 6,5 metri a “L”, che gravita sul camino con apertura bifacciale e che con la sua funzione baricentrica apre visivamente all’esterno e dilata lo spazio. La scala esterna, in acciaio verniciato e con gradini in legno da outdoor, conduce alla terrazza superiore su cui si affaccia con un pianerottolo a sbalzo che non interferisce con il disegno dei gradoni che raccordano due quote della terrazza. La scala si svolge all’interno di un foro quadrato che connette visivamente i due livelli, segnato sul perimetro da una serie di lastre di vetro stratificato.
Nella parte alta della terrazza si trova una minipiscina incassata, una doccia con il piatto posato a scomparsa sotto il decking e un solarium. Nella parte bassa della terrazza, oltre a un grande bancone cucina con barbecue e lavello, si trova lo spazio living con divani e ombrellone. Il tutto è completato da una tettoia coperta con lastre di vetro, sostenute da crociere in acciaio inox e fissate a un sistema di telai in acciaio verniciato. L’intera terrazza è bordata da un insieme di vasi, fioriere e parapetti nascosti da un rivestimento continuo con lo stesso legno del decking a pavimento. Secondo Condoluci, la struttura a perimetro della casa “rappresenta il coronamento dell’edificio, il nuovo fronte verde che cancella l’abitato circostante”.