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Il genius loci, il carattere del luogo ha guidato le scelte progettuali di Sandro Benedetti per la realizzazione della nuova Aula nell'esistente Santuario di San Francesco di Paola in Calabria.
Il Santuario vive entro una valle stretta e lunga, nel punto in cui essa finisce poco prima di aprirsi verso il mare e si colloca sul fianco di una pendice boscata. La soluzione progettuale di Benedetti ha inserito la nuova fabbrica sul retro dell'esistente complesso nell'area libera tra il blocco volumetrico consolidato (chiesa, residenze dei Padri, biblioteca) e la pendice della collina delimitante la vallata entro cui tutto si colloca. La nuova chiesa è stata costruita interrata al posto dell'orto rialzato, retrostante alle strutture edilizie e risolve il problema di una stretta connessione tra nuova e preesistente chiesa. L'Aula presenta un grande tiburio triangolare a calotte rovesce. Verso questo polo dell'organismo convergono la parte iniziale e finale dell'organismo. La copertura è stata realizzata in legno lamellare (travi curve, nervature, superfici interna ed esterna) con rivestimento esterno in rame, sia per le parti a volta, sia per quelle a cupola e per le lanterne.
Dunque il tiburio emergente - una sorta di sistema di "vele" formato da tre volte triangolari aperte verso l'esterno per captare la luce - è l'elemento cardine della composizione architettonica. Ne è evidenziazione spaziale ed emergenza volumetrica. La luce che piove dal cielo entro le tre calotte determina la principale polarità luminosa. La conformazione del tiburio è tale da farne un vero e proprio "faro di luce" per lo spazio sacro. Esso non ha una forma chiusa (né cupola, né tiburio, né di prisma poligonale) ma è costituito da calotte aperte verso l'esterno tese a catturare la luce secondo le tre direzioni del sito: verso la chiesa quattrocentesca, verso il piazzale d'ingresso, verso la collina che costeggia la vallata. Quindi "faro" non solo simbolico ma anche fisico, vero perno ottico della nuova architettura.
Tratto da "Il manto di copertura", supplemento di AREA n. 65, Federico Motta Editore
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