Biblioteca Alessandrina  

Località: Alessandria
Committente:UNESCO, Arab Republic of Egypt
Progettista: Snøhetta Studio
Collaboratori: C.Dykers, C.Kapeller, K.Thorsen (J.Bjørnsson, R.Greenwood, O.Gustavsen, P. Josefson, E.Molinar, O.Mo, K.Stensrød, K.Tronstad )
Partners: Hamza Associates, Dr. Mamdouh Hamza, Principal
Datazione progetto: 1993
Datazione realizzazione: 1995 - 2001
Superficie: 70.000 mq
Costi: 150.000.000 $
Destinazione d'uso: Biblioteca

L'Egitto è da sempre considerato uno dei cardini della storia umana, il crocevia che collega l'Africa, il Medio Oriente, l'Asia e Europa attraverso i secoli. Alessandria e la sua mitica Biblioteca hanno dato sostanza e alimentato questa immagine.
La città, oggi estesa per oltre 50km sulle coste del Mediterraneo, resta uno straordinario incrocio di influenze storiche e culturali diverse. La Biblioteca, monumento simbolo della città, purtroppo scomparso, conteneva inestimabili opere di carattere scientifico e artistico; inoltre, come parte integrante di un sistema museale, era considerata come un luogo di contemplazione più che una semplice collezione di libri.
La nuova Biblioteca Alessandrina è un progetto unico che vuole non solo incarnare il profondo desiderio della conoscenza, ma creare un luogo di comunione tra i tesori inaccessibili del passato, del presente e del futuro. Le radici di tale progetto affondano nella mitologia e nel mistero, da cui la difficoltà nell'individuare un punto di partenza per l'idea formale della Biblioteca. Si voleva un luogo senza tempo, la cui forma fosse il frutto di considerazioni astratte e di solidi valori umani.
Il concorso internazionale per la progettazione della Biblioteca Alessandrina (Comiche EI Guiesh, Alessandria, Egitto), bandito nel 1989, raccolse l'adesione di più di 600 partecipanti. Il primo modello del gruppo Snøhetta, in collaborazione con dieci giovani progettisti provenienti da vari contesti culturali, convinse la giuria della forza del nuovo oggetto architettonico che, nascendo da valori umani, racchiudeva un'atmosfera priva di tempo. Nella versione definitiva del progetto vincitore presentato dal gruppo Snøhetta, la sala di lettura costituisce il volume principale del complesso: sviluppandosi lungo un diametro di 160 metri e dotata di 2000 posti, diventa una delle più ampie del mondo. Essa può contenere fino a 500.000 volumi in libero accesso (pari al presunto patrimonio dell'antica Biblio­teca), oltre allo spazio per custodire altri 5 milioni di libri consultabili solo previo appuntamento. La sala è disposta su 14 livelli, che creano l'effetto di un enorme anfiteatro. La facciata esterna costituisce una delle più grandi scylture architettoniche contemporanee: 6300 metri quadri di granito egiziano inciso, in lastre monolitiche alte fino a 2 metri, cingono il perimetro del volume circolare. Le incisioni rappresentano frammenti di alfabeti e simboli del percorso della civiltà umana. In contrasto con la ruvidità del muro di contenimento, la copertura si manifesta come frutto della tecnologia contemporanea: inclinata di 160 sul corpo di fabbrica dei volumi si eleva a 32 metri di altezza sopra il livello della strada; dal mare appare come un ampio disco brillante che instaura un sottile dialogo con il cielo. Distaccati dalla biblioteca, il planetario, un globo di 18 metri di diametro sospeso sopra il giardino, e il museo della scienza si collocano all'interno di una piazza pubblica, rimanendo aperti al pubblico anche quando la biblioteca chiude. Gli elementi di per sé autonomi sono connessi da un ponte sospeso che, proveniente dal campus universitario, attraversa la biblioteca e il planetario stesso per proiettarsi verso il porto.

Estratto da Materia n° 31

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