evento – Cambiamento sociale, acqua, materiali e comfort degli spazi esterni. Quattro temi per quattro incontri. Esperti e professionisti metteranno in luce i risvolti architettonici, sociali e culturali della bioarchitettura.

Tetti d'erba, orientamento degli edifici, recupero delle acque piovane sono solo alcune delle soluzioni di bioarchitettura per realizzare edifici efficienti dal punto di vista energetico e a basso impatto ambientale. Si tratta di tecniche antiche, alla base della bioarchitettura di oggi, che hanno superato l'esame del tempo ma che oggi sono ancora poco diffuse. La bioarchitettura viene così proposta alla portata del grande pubblico grazie al ciclo di incontri organizzato da INBAR (Istituto Nazionale Bioarchitettura) e Valcucine, che da sempre promuove il rispetto per l'ambiente e valorizza il patrimonio culturale e apre le porte della propria Eco Bookshop, una libreria di 600 mq, con più di 900 titoli, in zona Brera. In questo spazio completamente dedicato alla cultura eco-sensibile, si svolge questa iniziativa che ha l'obiettivo di illustrare al pubblico i risvolti architettonici, sociali e culturali di una disciplina chiave dello sviluppo sostenibile.

Il primo appuntamento dal titolo "Cambiamento sociale: lo sviluppo antropico sostenibile" è introdotto dall' Arch. Donatella Wallnöfer (Presidente Istituto Nazionale di Bioarchitettura - Milano) e ha lo scopo di indagare nuovi scenari di sviluppo in cui agli atteggiamenti consumistici e speculativi si sostituiscono azioni e politiche sostenibili finalizzate ad un nuovo tipo di crescita, in armonia con l'ambiente ed il benessere  umano.

Appuntamento
Basta un tetto verde per fare bioarchitettura?
Relatore: Isabella Goldmann (amministratore di Goldmann & Partners e direttore responsabile di Meglio Possibile, magazine on line dedicato alla sostenibilità a tutto tondo) farà il punto sulla sostenibilità nell'abitare
9 marzo
ore 18.30
Eco Bookshop di Corso Garibaldi 99 -  Milano

brochure

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