approfondimento – Gli edifici progettati secondo i criteri BIOcasa di FILCA Coperative rientrano negli standard stabiliti dal sistema LEED di GBC. Nel 2012 le nuove realizzazioni certificate.

"Entro il 2011 il Progetto BIOCASA di Filca conoscerà un ulteriore sviluppo sulla base di linee guida definite nel Rapporto di Sostenibilità che recepiscono i livelli prestazionali previsti dal sistema LEED. Nel 2012 sarà attivato il processo per la certificazione ambientale di due interventi residenziali, uno a Milano e uno nella provincia di Brescia, e per un numero di abitazioni non inferiore al 10% di quelle che avvieremo nel corso dell'anno". È quanto ha dichiarato il Presidente di FILCA Cooperative, società partner di Green Building Council Italia, Giacomo Fumeo nell'ambito di EIRE 2011.

Il sistema LEED considera l'impatto complessivo degli edifici sull'ecosistema. È uno standard internazionale che certifica ogni giorno in tutto il mondo circa 150-200 mila mq di edifici di tutte le tipologie, anche se in prevalenza con destinazione terziario-commerciale.

La BIOCASA
Il progetto, nato nel 2004 e avviato nel 2005, si occupa di realizzare edifici secondo degli standard volti a ridurre i consumi energetici e a preservare il benessere psicofisico delle persone che li abitano. Tali critedi attualmente soddisfano i livelli prestazionali LEED sia per quanto riguarda la riduzione dei consumi elettrici e idrici, sia relativamente all'efficienza energetica.
Le performance energetiche sono assicurate dai 3 livelli:
- BIOCASA Filca (classe B), per edifici che consumano meno di 58 kWh/ m2anno;
- BIOCASApiùFilca (classe A), per edifici che consumano meno di 29 kWh/m2anno;
- BIOCASA A+ Filca per edifici a "Consumo Zero".

BIOCASA Filca (classe B)
L'isolamento termico dell'involucro è ottenuto grazie allo spessore dei materiali isolanti nelle murature perimetrali - tra gli 8 e i 12cm - integrato con elementi murari a più alta resistenza termica e ai serramenti con triplo vetro. Per l'impianto di riscaldamento e di produzione di acqua calda sanitaria - almeno per il 50% prodotta dai pannelli solari - vengono utilizzate caldaie a condensazione e i termosifoni sono dotati di valvole termostatiche, per consentire la personalizzazione della temperatura degli ambienti. Il Politecnico di Milano ha monitorato le prestazioni energetiche di una residenza Filca in classe B, a Desenzano del Garda (BS), verificando che nella stagione invernale i consumi sono inferiori del 35% rispetto a quelli di un edificio equivalente, realizzato secondo gli standard della Regione Lombardia.

BIOCASApiùFilca (classe A)
Lo standard prevede un mix di due o più soluzioni: materiali isolanti nelle murature perimetrali, che insieme al cappotto esterno, hanno uno spessore compreso tra i 12 e i 16cm; serramenti a triplo o quadruplo vetro, con trattamento basso emissivo; impianto di riscaldamento di produzione di acqua calda sanitaria - almeno per il 50% fornita da pannelli solari - con caldaia a condensazione a bassa temperatura e pannelli radianti a pavimento; impianto di ricambio controllato dell'aria, a doppio flusso e con recupero di calore. È previsto per alcuni interventi anche l'impiego di energie alternative, come il fotovoltaico e la geotermia. Il monitoraggio del Politecnico sull'intervento di Milano in Via Pompeo Marchesi, ha accertato che una BIOCASApiùFilca consuma il 62% in meno rispetto a un edificio realizzato secondo gli standard regionali.

BIOCASA A+ Consumo Zero
Le residenze sono caratterizzate da un maggiore isolamento termico dell'involucro, al quale si aggiunge un impianto integrato geotermico-fotovoltaico con pompe di calore, che produce tutta l'energia di cui l'edificio necessita. Il sistema di riscaldamento è a pavimento, l'impianto di ricambio controllato dell'aria a doppio flusso e con recupero di calore. Filca Cooperative sta costruendo a Clusone (Bg) il primo edificio residenziale a consumo zero, in Lombardia, destinato al mercato.

Lo sviluppo del Progetto BIOCASA nell'ambito della condivisione della cultura LEED, recepisce nuovi elementi, tra i quali:
- la realizzazione di un deposito per le biciclette in ogni residenza, con lo scopo di incentivare l'utilizzo di mezzi ecosostenibili;
- la costruzione di appositi locali per favorire la raccolta differenziata dei rifiuti;
- l'impiego nella costruzione di legname proveniente da foreste a gestione sostenibile, certificate FSC (Forest Stewardship Council) e CoC (Chain of Custody);
- un Piano per la gestione dei rifiuti di cantiere, che dovranno essere avviati almeno per il 50% al riciclo e al recupero;
- la previsione della domotica per la gestione dei dispositivi energetici e impiantistici all'interno di ogni residenza;
- l'attivazione di contratti di fornitura di energia verde;
- un'attenta progettazione dell'illuminazione degli spazi esterni e delle parti comuni, per il contenimento dell'inquinamento luminoso.

E ancora, in funzione della localizzazione geografica di ciascun intervento:
- relativamente alla sostenibilità del sito di costruzione, verranno privilegiate aree che siano prossime alla rete di trasporto pubblico e ai servizi di pubblica utilità, raggiungibili senza l'utilizzo dell'automobile;
- la scelta dei materiali utilizzati sarà, almeno per il 10% del totale, orientata verso quelli "a chilometro zero", ovvero estratti, raccolti e lavorati entro un raggio di 350 km, se trasportati su gomma, o 1.050 km se portati su ferrovia;
- verrà promossa la valorizzazione degli spazi verdi fruibili dai residenti.