Boscotondo  

Località Area Begemann, Helmond,
Olanda
Cliente Hurks Bouw & Vastgoed,
Eindhoven
Progettisti Natalini Architetti, Firenze + C.
Schrauwen Architectenburo, Amsterdam
Collaboratori Nazario
Scelsi, Marco Magni, Adrian Blanchard, Damiano Pica, Giovanna Potestà, Stefano
Tozzi (Firenze), Jaëla van Tijn, Philip Breedveld, Jos Roodbol, Flavia Bindo
(Amsterdam)
Strutture Tielemans Bouwconstructie,
Eindhoven
Impianti elettrici HVL bv
Eindhoven
Impresa di costruzione Hurks Bouw & Vastgoed,
Eindhoven
Progetto Dicembre 1995 (concorso) > Marzo 1998
(progetto definitivo)
Realizzazione Maggio 1998 > Ottobre
2001
Superficie lotto 35.000 m2
Programma
funzionale
171 appartamenti

Helmond, Brabante meridionale. Pianura fiamminga assolutamente piatta,
continuamente esposta ad effetti di luce di un cielo quasi sempre percorso da
nubi, inesorabilmente variabile. In una nazione che ha praticamente cancellato
ogni traccia degli scenari idilliaci di Rembrandt o Van Ruisdael, che ha ormai
ridefinito il concetto di contesto sostituendo al dono di natura l'artificialità
del paesaggio costruito, che vive una sorta di paradiso del progetto - gewild
wonen capace di rimpiazzare l'architettura classica con quella moderna e
concettuale - non deve sorprendere l'entusiasmo con cui gli abitanti accolgono
non l'anarchismo creativo imperante, quanto l'architettura corale, naturale,
normale di Adolfo Natalini. Così, attorno ad una radura circolare creata al
centro di un'area industrale dismessa, si allineano in buon ordine residenze e
alberature, mentre sugli assi viari e sulle direttrici principali vanno a
collocarsi gli edifici pubblici: galleria d'arte, caffè, sale cinematografiche,
ma anche uffici comunali e un museo della città. Tuttavia non si tratta
dell'architettura che genera lo spazio, quanto delle case che si dispongono
attorno ad un parco, anfiteatro verde dagli antenati illustri: i Wood, nomen
omen, costruirono quegli straordinari complessi residenziali che corrispondono
al Circle ed al Royal Crescent, dimostrando già nel motto, "rus in urbe", la
possibile coesistenza di città e campagna. E rimanendo nel solco dell'esperienza
locale, del primo decennio del '900 sono i primi esempi di giardino comune
dentro l'isolato realizzati da Van der Pek. L'intera area è divisa in tre
figure, il cerchio magico di Boscotondo, il giardino triangolare, il parco
quadrato di quella vecchia casa di fantasmi industriali che è villa Begemann.
Tema caro agli olandesi quello della geometria se è vero che assorbe tutto,
l'acqua dei canali come i reticoli dei campi, le serre come le abitazioni, e che
affonda nell'idea che la forma abbia una radice matematico-proporzionale, nella
teosofia, nel geometrico come essenza del reale. Certo in Natalini non possiamo
dire che esista una metrica compositiva alla Cuypers, una Vormharmonie alla De
Groot, un tracciato proporzionale alla De Bazel - autore del Philipsdorp nella
vicina Eindhoven. Ma certo l'uso di figure semplici, di un "quadratur en
triangulatur" berlagiano, l'aspirazione ad una costruzione più astratta, sono
perfettamente in linea con i furori giovanili del Superstudio, con le
quadrettature degli Istogrammi d'Architettura. La consuetudine di certi stilemi
non tragga in inganno: della radicale propensione all'avanguardia, sono rimaste
intatte le matrici geometriche e quello che potrebbe sembrare un ripiegamento,
una nuova postura antica, si deve alla collocazione del progetto in una
consolidata tradizione d'architettura domestica e popolare del luogo che ha
impedito l'ossessione della costruzione isolata: le facciate sono una sequenza
controllata di pieni e vuoti, elementi lineari e parti continue, rettangoli e
quadrati definiti da fasce di diverso materiale, tutte però risolte in funzione
di una superficie unica. Non dobbiamo dimenticare che l'esperienza dei Paesi
Bassi è stata capace di saldare direttamente la vicenda settecentesca con la
storia medievale, senza passare per il barocco vero e proprio. L'architetto
italiano, fedele al concetto che molte case non fanno una città, pensa per
blockbouw, per volumi, masse, cortine stradali, soppesando la relazione tra
altezza dell'edificato e larghezza delle strade. Guarda a Berlage che, nella
continuità ambientale, nel rapporto fra pittoresco e monumentale deve a sua
volta molto a Sitte. Abituato ad utilizzare la pittura e la letteratura come
strumenti di indagine, a seguire con la matita le tracce di campi, sentieri,
fossi, a definire assi visivi, a perimetrare piazze, a dipanare brani di
tessuto, va alla ricerca delle regole perdute della costruzione della città,
cercandole nel cavalli di battaglia della scuola di Amsterdam, cioè l'attenzione
agli spazi di transizione, ai prolungamenti dell'alloggio, alle mutue relazioni
fra gli ambiti di pubblico e privato: tutti temi presenti nella cultura
figurativa del secolo d'oro di Pieter de Hooch. Lo stesso processo con cui
Veermer, nella veduta di Delft, rielabora i dati reali semplificando e
ridistribuendo i volumi degli edifici a comporre una specie di fregio
orizzontale, può in qualche maniera spiegarne il metodo. Stesso si dica per i
dettagli, con la tessitura del frontone riletta in chiave moderna quando
l'inclinazione dei mattoni serve a definire il disegno della piattabanda delle
finestre. "Strano paese l'Olanda - diceva De Amicis - in cui tutte le cose
giocano a rimpiattino! Le facciate nascondono i tetti, gli alberi nascondono le
case...", le cortine di mattoni nascondono setti e solette in cemento armato.
Alla fine l'unica cosa che colpirà il passante saranno gli alberi pettinati dal
vento. "Il nuovo si noterà probabilmente molto poco, e l'osservatore
superficiale, che non ha l'occhio per la sostanza, constaterà piuttosto una
mancanza di caratteristiche. La sostanza però sarà straordinariamente semplice,
mostrerà totale identità tra forma e contenuto e sarà in ogni mezzo onesta". (P.
Bonatz, 1933)

Testo di Antonello Boschi
Estratto da Materia n.47

Informazioni
Ascensori
Kone/Schindler
Copertura Metal
Roofing

Cancelli Alldoorco
Elementi
d'illuminazione Fager Hult
Elementi in acciaio
Peelen Staalbouw
Elementi in calcestruzzo De Jong
Beton

Elementi in laterizio Bouwcenter Van Hoppe,
Van Heertum
Elementi in pietra naturale Van
Stokkum

Elementi in vetro Verhoek B. V.

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costruttivi e tecnologici del rivestimento

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costruttivi e tecnologici della copertura

Planimetria generale
Pianta quarto piano Sezione trasversale del blocco nord-ovest Prospetto sulla corte del blocco nord-ovest Prospetto esterno del blocco nord-ovest