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Il grande portico e la scala che scende verso il campo sportivo

Localizzato all’estremità settentrionale dell’isola di Manhattan, dove la Broadway incrocia la 10th Avenue e le sopraelevate della metropolitana, il Campbell Sports Center si sviluppa in una posizione d’angolo e si propone come nuova porta di accesso al Baker Athletics Complex, la principale struttura della Columbia University per lo svolgimento di attività sportive all’aperto. I circa 4.500 mq del nuovo complesso sono concepiti per integrare e rivitalizzare le strutture già esistenti, fornendo una palestra per l’allenamento con i pesi, uffici per le differenti discipline sportive (a livello universitario), aree studio per gli atleti, sale conferenze, una sala convegni e un servizio ospitalità. Contemporaneamente, le numerose terrazze e scale offrono viste panoramiche sul campo sportivo e sullo skyline di Manhattan.

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© Iwan Baan

Gli schizzi che rappresentano il concept iniziale del progetto sono simili agli schemi tattici di gioco del football, del calcio o del baseball: un sistema di punti nel terreno e linee nello spazio. L’organismo edilizio, infatti, si eleva da fondazioni puntuali su un lotto dall’andamento scosceso: esili pilastri di acciaio sostengono il quarto e il quinto livello, che, insieme alla scala esterna sul lato nord, formano una sorta di portale verso il campo da gioco e offrono uno scorcio della strada. Le rampe a vista, le terrazze e le coperture piane sono, invece, parte di quelle “linee” spaziali che rendono complessa e movimentata la volumetria dell’impianto.

Lo Sports Center è organizzato su cinque livelli, il primo, seminterrato a causa della pendenza del suolo, ospita i locali di servizio, alcuni posti auto e un ingresso aperto sulla West 218th Street collegato, con scale e ascensore, al piano superiore. Il secondo livello è alla quota del piano di campagna, la stessa dei campi sportivi verso i quali ha un ingresso; nel grande spazio centrale a doppia altezza è posizionata la palestra. Al terzo livello si può accedere attraverso le scale di distribuzione interne o mediante la scala esterna addossata al fronte nord-est. È occupato da una serie di uffici e locali per conferenze che si dispongono intorno al vuoto della doppia altezza: il corridoio perimetrale si affaccia sulla sottostante palestra attraverso una partizione totalmente vetrata che consente un contatto visivo diretto tra i due ambienti. Al quarto livello, sopra lo spazio destinato agli allenamenti, ci sono gli spogliatoi e i locali di servizio, oltre a uffici, sale studio e la porzione inferiore dell’auditorium. Si può raggiungere questo piano dall’interno, dalla grande scala in testa al portico e dalle scale sui fronti principali. Il quinto livello ospita la parte alta dell’auditorium, una grande sala studio, una lounge e, centralmente, un ampio spazio destinato all’accoglienza.

Il fabbricato ha una struttura portante costituita da pilastri, travi e controventi di acciaio che sono a tratti a vista, a tratti nascosti all’interno delle pareti. Su questo scheletro sono stati applicati elementi prefabbricati di calcestruzzo armato (i solai sono in lastre di calcestruzzo precompresso alveolare), i cui intradossi sono completamente visibili. La facciata è rivestita con pannelli di alluminio anodizzato di grandi dimensioni con giunto aperto che si alternano a curtain wall vetrate montate a filo esterno. L’adozione di soluzioni prefabbricate, sia per la struttura che per l’involucro, permette una rapida costruzione dell’opera e, nel caso specifico, crea anche una certa analogia, per forme e materiali, con le infrastrutture presenti nell’area. Inoltre, grazie allo svilupparsi dei suoi volumi, entra in relazione con le preesistenze del contesto che lo ha accolto: il portale incornicia, da un lato, l’ingresso al Baker Field e, dall’altro, i blocchi residenziali adiacenti; la sagoma, sollevata da terra, dialoga con i vicini binari sopraelevati della metropolitana e con i piloni del Broadway Bridge poco distanti e, attraverso le grandi vetrate, gli studenti entrano in contatto con il quartiere.

LA STRUTTURA DI ACCIAIO RENDE OMAGGIO AL BROADWAY BRIDGE
Le scelte costruttive che hanno portato all’uso di una struttura di acciaio, del calcestruzzo a vista e dei pannelli di alluminio sabbiato sono legate anche alla storia del sito di Baker Field nei secoli scorsi. Fanno riferimento al Kings Bridge (costruito nel 1693), che si sviluppava sopra lo Spuyten Duyvil Creek (a nord ovest dell’area in oggetto) e rappresentava in origine la principale via di accesso a Manhattan, e all’attuale infrastruttura metallica del Broadway Bridge, concepita per portare i carichi del tratto sopraelevato della metropolitana e della Broadway sopra l’Harlem River. Proprio questo ponte è indicato dai progettisti come il principale modello adottato per i dettagli e le strutture del Campbell Sports Center. Per rendere omaggio a tale richiamo storico, in alcuni casi, i giunti strutturali sono stati resi visibili all’interno dei locali lasciando aperture (una sorta di finestre) nel rivestimento interno. Per le finiture interne sono utilizzate lastre di vetro e pannelli traforati di bambù (in particolare, nell’auditorium e nella suite di accoglienza).

INVOLUCRO: LEGGERI PANNELLI DI ALLUMINIO E DI VETRO
Nel disegno dei prospetti le parti opache e le porzioni vetrate sono a tutta altezza, in alcuni casi a doppia altezza, e si alternano senza un ritmo prestabilito. Le fasce marcapiano, realizzate con un elemento a C metallico, segnano la sommità e la base dei volumi, in alcuni casi anche la divisione tra i livelli interni. Le chiusure trasparenti, in parte, sono allineate con il rivestimento, in parte rientrano a creare sfondati (talvolta delle terrazze), che movimentano il fronte sud-ovest sulla Broadway. Gli intradossi dei volumi a sbalzo, o comunque sopraelevati dal piano di campagna, sono rivestiti con pannelli di colore blu. Questa scelta cromatica accresce l’effetto di ampiezza del portico a scala urbana verso il complesso sportivo Baker. Nella definizione dell’immagine esterna intervengono in modo consistente i volumi delle rampe esterne, che mancano solo sul fronte affacciato sulla linea ferroviaria di New York: caratterizzato da grandi porzioni opache e trasparenti, è l’unico con la copertura in pendenza, a seguire l’inclinazione della platea dell’auditorium interno.

Il rivestimento di alluminio e le vetrate a tutta altezza sul fronte principale

ELEMENTI DI RISALITA DISEGNANO I FRONTI
Le scale sono particolarmente significative nel risultato formale delle facciate di questo edificio: imprimono un carattere dinamico alla volumetria, sia di giorno che nelle ore notturne, grazie a un sistema di illuminazione che le enfatizza. La facciata principale, sulla 218th Street West, è caratterizzata dalle scale di emergenza e di servizio (compresa quella che consente l’accesso alla copertura piana), che richiamano, dandone una nuova interpretazione, le classiche scale metalliche di sicurezza americane addossate alle pareti dei palazzi (peraltro presenti anche sulle abitazioni di mattoncini davanti al Campbell Sports Center). Interessante il design dei parapetti delle scale esterne, il cui pattern di pannelli traforati filtra la luce in un modo particolare, disegnando giochi di luce sia di giorno che di notte. Degne di nota anche le scale interne costituite da una rampa metallica e un parapetto completamente vetrato nel quale sono inseriti grandi fori ellittici per i fissaggi ai montanti verticali. La stessa soluzione è adottata per i ballatoi, in corrispondenza dei quali lo stesso vetro (benché opacizzato) scende come una veletta sotto il solaio mascherando parzialmente le canalizzazioni impiantistiche appese all’intradosso.

Scheda progetto
Progetto: Steven Holl Architects
Committenza: Columbia University
Periodo di realizzazione: 2011-2013
Photos: Iwan Baan, Chris Mcvoy

 

New York, Arketipo 85, 2014