Scuola primaria: l’ingresso

Da settembre 2017 è operativo il nuovo polo scolastico di Cernusco sul Naviglio progettato dello studio Consalez Rossi Architetti Associati con ES-arch (Enrico Scaramellini architetto), risultato vincitore di un concorso nazionale indetto nel 2011. L’area di intervento si trova incastonata tra campi e cascine, ma è affacciata contemporaneamente su una via a traffico veloce e su un sistema verde di grande rilevanza, che dagli orti comunali arriva al Parco del Molgora. Da questa natura ambivalente del luogo è nato il concept architettonico con l’intento di realizzare un progetto strettamente legato al contesto urbano, ma con un preciso programma funzionale, capace di generare una nuova qualità ambientale. Una sorta di campus nel quale gli edifici ospitano i propri giardini all’interno e sono a loro volta inseriti in un grande spazio aperto verde. Il cuore del complesso è costituito da due volumi a bassa densità disposti simmetricamente in fondo al giardino. Lo spazio aperto è disegnato contemporaneamente come una piazza e un parco, con zone pavimentate alternate ad ampi spazi verdi racchiusi da barriere colorate, permeabili però alla vista, che garantiscono la sicurezza dei più piccoli e, allo stesso tempo, permettono di godere del paesaggio agricolo circostante, i cui profumi e colori sono riproposti anche negli orti didattici, creati sulle terrazze. “I recinti, che noi abbiamo chiamato ‘gusci’, racchiudono una sorta di spazio intermedio dove i bambini possono stare durante l’intervallo”, spiega l’architetto Lorenzo Consalez progettista del Campus. In precisi punti il recinto può essere aperto, dando vita a “una piazza per la cittadinanza”. Questa sorta di diaframma tra lo spazio dell’apprendimento e la città “permette l’intersezione tra le due popolazioni: quella civica e quella scolastica”, precisa Consalez.

I giochi sono disposti all’interno del terreno direttamente pertinente alle scuole e nel terreno comune, sia sulle parti pavimentate sia nel parco che borda tutto il complesso. Il concetto è quello della scuola come centro civico, presente nel progetto di Cernusco sin dai primi disegni del 2011, ripreso più tardi, nel 2013, nelle linee guida per la progettazione delle scuole, messe a punto dal Miur: questa scuola aperta alla città è diventata esempio di buona pratica presentata il 9 maggio 2017 a Roma all’Unità di Missione per l’Edilizia Scolastica del Consiglio dei Ministri in occasione del forum per il lancio del concorso nazionale delle 51 Scuole innovative. Il criterio di organizzazione spaziale è uniforme in tutto il complesso: la distribuzione di entrambe le scuole avviene attraverso un ampio corridoio didattico, una dorsale che articola gli accessi alle aule. L’ingresso divide le aule dal corpo delle mense e dei servizi. Le classi si configurano come “home base”, luogo dove si ritorna dopo le attività laboratoriali, ricreative e interclasse. Il connettivo, in quanto tale, scompare nell’organizzazione funzionale diventando interamente area didattica, spazio cioè dove hanno luogo le attività individuali, di relax e di incontro collettivi. Nella scuola primaria, inoltre, gli elementi di monitoraggio dei consumi energetici e, in generale, il comportamento ambientale del complesso potranno rientrare nel programma di insegnamento, accrescendo la consapevolezza e la sensibilità delle nuove generazioni verso i temi della sostenibilità ambientale. L’intero corpo che ospita la scuola di infanzia e il nido si affaccia a sud, con ampie vetrate schermate da un loggiato e aule dotate di un camino con la doppia funzione di favorire la circolazione dell’aria durante la stagione calda e di illuminare la zona per le attività speciali, in fondo all’aula. La sequenza giardino, loggiato, aula didattica, attività speciali e spogliatoi è accompagnata dalla luce che, con accorgimenti naturali, disegna il paesaggio interno. Gli aggiornamenti richiesti dalle proiezioni recenti del fabbisogno scolastico hanno determinato la divisione della scuola di infanzia in due scuole. Un nido indipendente completo che occupa le prime tre campate del corpo verso ovest e la scuola di infanzia vera e propria, con la mensa che occupa le sei campate successive. In seguito a un approfondito confronto con la dirigenza scolastica, l’asilo nido è stato diviso in una classe per lattanti e due classi per divezzi, collegate fra loro. Entrambe le unità gravitano intorno a un atrio comune, che diventa il luogo dell’incontro con i genitori e la sede delle attività comuni. Entrambe le unità hanno uno spazio verde di pertinenza organizzato secondo le attività e la motricità proprie delle diverse età.

La scuola di infanzia è organizzata in unità di tre classi collegate e configurabili a seconda delle attività, e sempre connesse a uno spazio aperto verde comune. Le vetrate della scuola primaria sono affacciate a nord, in modo da diffondere una luce uniforme durante tutte le ore della giornata, da favorire le attività ai tavoli e la visione della lavagna. Il fronte principale è disegnato dall’alternanza di ampie finestre fisse e apribili e da pannelli di fibro/legno colorato. I differenti colori delle pavimentazioni individuano i due piani, che corrispondono ai differenti cicli della scuola. Al piano terreno un ampio spazio verde comune permette attività all’aperto, che al piano superiore trovano luogo nelle ampie terrazze esposte a sud.

MATERIALI, STRATEGIE PASSIVE E DOMOTICA PER UN EDIFICIO CERTIFICATO LEED
L’immagine dell’edificio scolastico riesce a coniugare un’espressività che richiama la natura del materiale strutturale (pannelli di legno X-Lam) con la necessaria durabilità che sconsiglia l’uso di legno naturale nelle condizioni climatiche e igrometriche di Milano. La scuola è stata realizzata in materiale misto: il connettivo è di calcestruzzo armato, mentre i corpi delle aule della scuola primaria e le coperture di quella dell’infanzia sono interamente di legno, con struttura verticale a telaio e orizzontale di lamellare. L’intera struttura è stata calcolata secondo le più recenti indicazioni legislative in materia antisismica. La pelle che dà colore alla scuola è costituita da un materiale innovativo che, con la sua texture e grazie al particolare taglio, in pannelli allungati disposti in verticale, rimanda alle doghe di legno. Si tratta di un pannello di fibrocemento a base lignea, Viroc, studiato per rivestimenti esterni e trattato per la durabilità dimensionale e la resistenza agli agenti atmosferici. È un materiale composito costituito da una miscela di particelle di legno e cemento compresso e asciutto. Ha un aspetto non omogeneo, da cui deriva la sua texture naturale, ed è prodotto in vari colori. Sul fronte del contenimento dei consumi energetici, la facciata ventilata, le vetrate basso emissive e gli strati isolanti giocano un ruolo essenziale, garantendo standard di controllo termico passivo di altissimo livello. È stata richiesta, al tempo del concorso (2011) la certificazione in classe energetica B; alla fine del cantiere è stata certificata LEED. Gli edifici sono, inoltre, dotati di un sistema di controllo automatico dell’illuminazione basato sul protocollo DALI (Digital Addressable LIghting Interface) che si occupa di controllare l’accensione e lo spegnimento dei circuiti dedicati all’illuminazione degli spazi comuni e il controllo del livello di illuminazione in base al contributo di luce naturale nelle aule didattiche. Il sistema può essere attivato in modalità automatica (regolazione da luce solare) o manuale, dando la possibilità di dimmerazione gestito da touch screen installati nei vari locali.

 

OTTIMIZZAZIONE DEI CONSUMI CON IMPIANTI MONITORATI IN REAL TIME
Pannelli fotovoltaici, impianti geotermici e captatori solari, integrati con gestione domotica agli impianti passivi garantiscono buone performance energetiche al complesso, oltre che a facilità di gestione. L’energia termica per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria viene prodotta dalla centrale tecnologica, costituita da una pompa di calore condensata ad acqua di falda. L’acqua, prelevata da un apposito pozzo, viene utilizzata come sorgente di calore per il funzionamento della pompa di calore, tra l’acqua di pozzo e la macchina è interposto infatti un circuito chiuso dotato di uno scambiatore di calore a piastre. La produzione dell’acqua calda sanitaria è integrata a sua volta dalla presenza di otto pannelli solari termici installati sulla copertura. Sempre sulla copertura sono presenti pannelli fotovoltaici con una potenza di picco pari a 50 kWp in modo da fornire energia elettrica gratuita prodotta da fonte rinnovabile alla pompa di calore. Durante le stagioni intermedie, la presenza di camini solari permette il raffrescamento naturale degli spazi interni grazie all’effetto camino e alla ventilazione passante. Le diverse strategie energetiche, sia attive che passive, adottate nel progetto hanno permesso di ridurre in modo significativo il fabbisogno di energia con valori pari a 84,07 kWh/m2 anno per la scuola primaria e 95,00 kWh/m2 anno per la scuola dell’infanzia (corrispondente alla Classe A2). Il progetto prevede, inoltre, la razionalizzazione dei consumi di acqua potabile prevedendo un sistema di raccolta e stoccaggio delle acque piovane provenienti dalla copertura. L’acqua raccolta è utilizzata sia per l’irrigazione delle aree esterne che, previa opportuna filtrazione e clorazione, per il risciacquo dei WC.
Gli impianti sono previsti con regolazione elettronica di ogni locale e sono connessi con un sistema di supervisione e controllo in grado di trasmettere verso l’esterno tutti i dati utili per un monitoraggio in real time degli impianti tecnologici.

Scheda progetto
Architectural design and overall coordination: Consalez Rossi Architetti Associati with ES-arch Enrico Scaramellini architetto
Committente: Comune di Cernusco sul Naviglio
Construction period: 2015 - 2017
Overall area: 14.733 mq
Costo: 7.383.190 €
Localizzazione: Cernusco sul Naviglio (MI), Italy
Progetto strutture: Marco Rizzi
Progetto impianti meccanici: Digierre3 - Flavio Ranica, Ferruccio Galmozzi
Progetto impianti elettrici: Studio Associato Progettazione impianti elettrici - Vincenzo Radaelli
Collaboratori: Giovanni Bradanini, Alice Buoli, Salvatore Cappello, Daniele Della Lucia, Paolo della Porta, Fabio Loda, Francesco Manzoni, Francesca Peruzzotti, Ettore Santi, Camilla Vecchi
Concorso: 2011
Progetto esecutivo: 2014
Superficie edifici (scuola primaria, infanzia, nido): 5.972 m2
Photos: Delfino Sisto Legnani, Marco Cappelletti

Arketipo 117, Architettura e Impianti, gennaio 2018