Il progetto realizzato da Westway Architects per la Cantina Santa Margherita, situata a Fossalta di Portogruaro in provincia di Venezia, esprime, nel dialogo fra continuità e discontinuità dei volumi e delle geometrie, i ritmi del lavoro che si svolge al suo interno e all’esterno, nel piazzale. L’architettura, così pensata, ha raggiunto l’obiettivo di rendere più fluidi i movimenti, proteggere dalle intemperie cose e persone, ma anche quello di unire le diverse fasi e zone: stoccaggio, area di vinificazione e cantina.
Ogni reparto si dichiara protagonista e tassello importante di una catena, a partire dalla nuova dimensione architettonica e visiva che si coglie nel colpo d’occhio generale. Richiamata, nella sua importanza, da una parete di vetro retroilluminata: realizzata con 2.000 bottiglie, risolve una zona d’ombra e sintetizza l’impronta imprenditoriale della Cantina veneziana. Di giorno attira l’attenzione di chi è diretto negli uffici e di notte emana un rassicurante effetto scenografico, in continuità con l’insegna aziendale luminosa posta a poca distanza.
La geometria solida, nata per collegare e integrare i diversi blocchi produttivi esistenti, si rivela attraverso i materiali e i colori. A iniziare dalle doghe di zinco-titanio. Corrono verticali, nella parte bassa della facciata fino ad altezza uomo, e sono caratterizzate dal pigmento rosso terra, a richiamare il colore del vino. Nella parte più alta, creando un gioco ottico, incontrano quelle di pigmento grigio, che invece fuggono in verticale verso il cielo.
La copertura è disegnata da una lamiera grecata di alluminio, mentre per la pensilina esterna la scelta è ricaduta sull’alluminio e le lunghe travi dipinte di bianco, che sembrano il filo immaginario che imbastisce il tutto, sono di acciaio. Una vetrata protegge e mostra allo stesso tempo i serbatoi di acciaio inox per la vinificazione. E infine le finestre “a imbotte, per convogliare tutta la luce possibile all’interno degli uffici”, come sottolinea la relazione di progetto, sono tutte interpunzioni di un unico blocco scultoreo.
Attraverso un progetto di recladding, Westway Architects ha unito eleganza, leggerezza e solidità, riuscendo nel compito di vestire con un’interpretazione contemporanea forte antichi spazi di consolidata tradizione. E soprattutto a raggiungere anche un obiettivo molto più ambizioso. “L'esigenza della committenza in questo progetto non mirava a creare solo un involucro visibile dalla strada con una funzione scenografica, quanto a ridisegnare il luogo di lavoro in maniera più fruibile e funzionale - ha spiegato Maurizio Condoluci di Westway Architects -. Il nostro intervento, dunque, ha riguardato la ridefinizione degli spazi dall’interno, per ridisegnarne e ricostruirne l'identità. L’opera così definita è apprezzata proprio da chi ne fruisce quotidianamente, tanto da rafforzare la relazione identitaria fra i lavoratori, il proprio luogo di lavoro e l’azienda”.
Scheda Progetto
Progetto architettonico e direzione lavori: Westway Architects, Roma-Milano (arch. Luca Aureggi, arch. Maurizio Condoluci)
Nome progetto: Cantina Santa Margherita
Localizzazione: Fossalta di Portogruaro (Ve)
Area: 3.300 mq
Sviluppo lineare facciate: 235 ml
Area verde: 427.51 mq
Progetto: 2012
Fotografie: Moreno Maggi