progetto – La nuova sede delle cantine vinicole Protos, inaugurata nel 2008, si trova a Peñafiel, un piccolo paese rurale poco distante da Valladolid.

La nuova sede delle cantine vinicole è situata alla base di una collina sormontata da un castello medioevale, a forma di nave, adibito anche a Museo del Vino, a testimoniare l'importanza dell'industria vinicola e del turismo enologico dell'intera regione. Lungo il pendio del colle, al suo interno scorre un labirinto di 2 km di gallerie,proprietà del castello, ma ancora oggi utilizzate dalla cooperativa Protos per far invecchiare il vino a una temperatura costante.

La nuova costruzione - risultato della collaborazione tra due studi d'architettura, quello catalano di Alonso e Balaguer e l'inglese di Rogers, Stirk e Harbour - riprende la consuetudine di adoperare l'inerzia termica della terra, collocando metà volume del complesso (la maggior parte degli spazi per l'elaborazione, la maturazione e la conservazione del vino) sottoterra. Essa è composta da una base massiccia, alta due piani, ancorata al terreno e rivestita esternamente con un muro di pietra, che sostiene la parte superiore dell'edificio: un involucro vetrato, leggero e trasparente, con una copertura particolare rivestita in laterizio.Questa è sicuramente la parte più caratteristica della nuova sede vinicola, ed è pensata come una quinta facciata, da osservare a volo d'uccello, dall'alto del castello.

Molte delle decisioni formali e costruttive inerenti il progetto sono state indirizzate - oltre ad ottenere un buon inserimento nel paesaggio - ad assicurare le diverse e particolari condizioni di temperatura e umidità, richieste in ogni fase della produzione del vino e, contemporaneamente, anche a raggiungere il maggiore risparmio energetico possibile. La struttura in calcestruzzo della base interrata sopporta i grandi pesi delle macchine utilizzate, mentre l'alta inerzia di questo materiale favorisce il mantenimento costante delle condizioni climatiche più adatte.

La copertura riprende la tradizione delle cantine "a nave" ed è costituita da cinque volte, con lunghezze variabili per adattarsi meglio alla forma triangolare del sito, che s'appoggiano su di una struttura leggera in legno laminato, composta da archi parabolici dal diametro di 18 m con un'altezza di 8 m. Non presentando un manto di copertura unico, bensì scomposto dalla modulazione delle volte, la nuova costruzione (quasi 20.000 m2) risulta più rispettosa verso la "scala" rurale degli edifici di Peñafiel; inoltre, il suo manto laterizio, di colore rossiccio, s'integra alla perfezione nel paesaggio circostante.

In più di un terzo degli spazi della cantina è possibile lavorare con la luce naturale. Per questo, nel lato ovest, è stato ricavato un piccolo cortile a due piani da cui riceve aria e luce parte degli spazi interrati; nella porzione superiore dell'edificio, tutti i fronti sono vetrati, sebbene gli ambienti interni siano difesi dai raggi solari grazie alle forti sporgenze della copertura (che sul fronte sud, arriva a 9 metri). Questa, ventilata e sollevata rispetto alla struttura,è rivestita con elementi laterizi forati, contribuendo in tal modo al miglioramento dell'isolamento termico. Il caldo solare, assorbito dalla "pelle" esterna, si disperde con l'aria che si sposta tra le cavità interne del laterizio e tra gli spazi della camera d'aria, impedendo che arrivi direttamente all'interno dell'edificio: così si abbassa la temperatura di due gradi, equivalente ad un risparmio energetico del 10%. L'ottimo controllo termico e della luminosità, l'efficienza energetica, l'utilizzo di materiali naturali, sono solo alcuni degli aspetti che fanno delle cantine Protos un importante esempio di possibile connubio tra innovazione e tradizione, dal momento che sostenibilità ed ecologia costituiscono i pilastri fondanti del progetto.


scheda progetto

Progetto: Alonso, Balaguer y Arquitectos Asociados e Rogers Stirk Harbour + Partners

Collaboratore: Jose Maria Garrido

Consulenze: Arup e BOMA (strutture); CEM (project manager); BDSP Partnership e Tecnics G3 (computi); Agroindus (impianti, strutture e computi); Grupo JG (impianti); Biosca & Botey (illuminazione)

Impresa: FCC

Superficie: 22.000 mq

Cronologia: 2004, progetto; 2005-08, realizzazione