approfondimento – Un progetto per la valorizzazione storica, paesaggistica e ambientale dell'area collocata tra Italia e Slovenia, fortemente voluto dalla Provincia di Gorizia.

In previsione del centenario della prima Guerra Mondiale (1914-1918) è stato avviato un progetto che si pone l'obiettivo di creare un vero e propio "museo all'aperto" del Carso. In questa zona, considerata allora di confine, si sono disputate alcune tra le più sanguinose battaglie dell'intero conflitto. Grazie ai finanziamenti della Regione Friuli Venezia Giulia, è stato possibile istituire nel 2010 il Concorso Internazionale di Progettazione per la definizione di tre ambiti pecifici di intervento:

Il Museo all'aperto prevede il restyling del piccolo Museo sul Monte San Michele e l'edificazione successiva di un nuovo museo nella collina di riporto, creando anche un tunnel a doppia altezza con luci ed ombre.

La Piattaforma Belvedere sul lago di Doberdò prevede la sistemazione di un tratto del sentiero esistente e l'apertura di un percorso scavato nella roccia che giunge all'affaccio del belvedere.

La sistemazione dell'area sopra il sacrario di Redipuglia servirà a restituire l'integrità al bosco dei cipressi sulla collina di Sant'Elia, con una zona d'accoglienza per chi arriverà dal belvedere: un luogo ombreggiato, ampio e ispirato all'esistenza di "un futuro oltre la memoria".

Vincitore del concorso è l'Associazione Temporanea d'Impresa, composto dall'architetto svizzero Paolo Burgi, lo Studio Glass Architettura Urbanistica, Thetis, Laut Engineering e l'architetto Stefano Alonzi.