Testo di Davide Cattaneo

Casa Chesa Fischer in Engadina
Testo di Davide Cattaneo

SCHEDA PROGETTO

Titolo: Casa unifamiliare Chesa Fischer
Committente: Brigitte & Peter Fischer
Luogo: S-chanf,Oberengadin
superficie costruita: 175mq
Anno di costruzione:2006
Progetto architettonico:conex Architekten (T.Fuhrer,S.jenni) Berna,
ueberwasser architektur & projektmanagement (L.Ueberwasser), Berna
Progetto esecutivo e direzione lavori: ueberwasser architektur & projektmanagement, Berna
Progetto strutture: smt Ingenieure (Urs Rohner), Bern
Fotografie: Rolf Zimmermann, Zurigo

www.uew.ch
www.c-x.ch

Un edificio a prima vista introverso, chiuso e ripiegato su se stesso ma che in realtà esprime un raffinato dialogo con l'esterno sia dal punto di vista compositivo che funzionale: a S-chanf in Engadina, gli studi associati Ueberwasser architektur & projektmanagement e conex Architekten hanno realizzato una nuova residenza unifamiliare per soddisfare le mutate esigenze della committenza. Il nuovo edificio doveva inoltre contenere due studi professionali con la possibilità di creare un'unità indipendente per ricevere i clienti senza attraversare gli ambienti privati. Nel complesso i committenti richiedevano uno spazio abitativo intimo e accogliente che esprimesse i caratteri propri della tradizione delle case dell'Engadina ma che ponesse particolare attenzione al rapporto con alcuni elementi e caratteristiche del paesaggio.

Il rapporto con il contesto

Il nuovo edificio si inserisce ai margini del piccolo centro cittadino in un'area di nuova espansione al di fuori del vecchio centro storico, tra la strada principale e la ferrovia. Il piccolo lotto a disposizione, a forma triangolare, è delimitato a nord da una nuova strada interna e a sud con le altre proprietà. Le caratteristiche del lotto hanno influenzato notevolmente le scelte progettuali determinando una soluzione finale non convenzionale che tenesse ovviamente conto del budget a disposizione.
Oltre la strada un ripido terrapieno eleva in quota il tracciato della ferrovia garantendo una buona "privacy" a tutti gli edifici disposti nelle vicinanze; dalla parte opposta, verso sud, si trova una vecchia fabbrica che verrà presto sostituita da due nuovi edifici. Il regolamento edilizio ha definito poi la distanza dagli altri fabbricati e l'inclinazione minima della copertura pari a 19 gradi.
L'accesso al lotto avviene dall'angolo nord e tutto l'edificio è stato collocato in questa posizione per soddisfare le richieste della committenza che voleva maggior spazio libero possibile nella porzione sud del terreno.

Un guscio aperto

Le prime idee si sono sviluppate attorno ad un volume rettangolare di differenti dimensioni ma il percorso progettuale ha portato ad una soluzione finale che prevede una figura asimmetrica ripegata su se stessa, una sorta di imbuto aperto da un lato. L'ingresso all'abitazione e all'autorimessa sono stati infatti ottenuti tagliando una parte del volume nel lato nord; questa operazione genera un prospetto settentrionale molto ridotto al quale si contrappone la notevole articolazione del lato sud sul quale è concentrato il maggior numero di aperture.
Il rapporto tra interno ed esterno e l'attenzione verso i caratteri del luogo rappresentano il filo conduttore di tutto le scelte progettuali. L'edificio è una sorta di "guscio di lumaca" che si arrotola su se stesso ma che media il carattere introspettivo per incorniciare attraverso le aperture, disposte strategicamente, lo splendido paesaggio montano della valle. La forma poligonale del volume garantisce infatti molteplici punti vista e prospettive differenti: le montagne, gli edifici circostanti o il campanile della vecchia chiesa.

Gli spazi interni

L'edificio si sviluppa su due livelli; la disposizione interna degli spazi si articola attorno alla scala avvolgendola e generando un movimento a spirale che sembra assecondare il movimento del sole durante il corso della giornata; si creano così molteplici viste e prospettive interne anche grazie all'uso della luce. Al primo piano sono stati collocati gli spazi dell'abitazione: il living, la camera da letto, il bagno e la cucina aperta. Lungo il lato sud-ovest è presente una grande loggia che consente alla luce di penetrare e diffondersi in tutto l'ambiente. Gli studi professionali e l'area per gli ospiti sono invece collocati al piano terra e distribuiti da un corridoio interno che consente ai clienti di accedere direttamente allo studio senza transitare dalle zone private dell'abitazione. La disposizione consente inoltre di poter convertire in un secondo tempo tutto il piano terra, rendendolo indipendente dal resto dell'abitazione.
La successione e la tipologia delle aperture è determinata dalle specifiche caratteristiche del sito. Sul lato sud la grande profondità del muro viene risolta in corrispondenza delle finestre con un imbotte che consente di convogliare più luce possibile all'interno (la luce dell'apertura in facciata è maggiore di quella del serramento collocato sul filo interno), mentre sul lato nord la forma dell'apertura è invertita così da garantire la maggior "privacy" possibile.

Finiture e materiali

Nel tetto in lamiera, in corrispondenza della scala, è stato aperto un lucernario che genera un pozzo di luce centrale, fulcro visivo dell'intera composizione interna. La muratura in pietra dello spessore di 49 cm, è totalmente intonacata. In particolare per lo sfondato delle finestre è stato impiegato un intonaco, di tonalità avorio, con inerti di granulometria più fine rispetto a quello utilizzato per le facciate (grigio); le differenze cromatiche accentuano ulteriormente la sensazione di profondità della muratura mentre le linee essenziali degli infissi in legno di larice definiscono e incorniciano le finestre e diventano segni visibili e brillanti al variare della luce. All'interno l'area di accesso è intonacata con una tonalità terracotta e si caratterizza mentre tutto il pavimento del piano terra è in resina. Contrariamente, al primo piano tutti i pavimenti dell'area living sono in parquet di larice, le cui tonalità tenui ben dialogano con le superfici bianche e le linee pulite di pareti e soffitti, per uno spazio aperto e fluido ben illuminato dalla luce naturale che filtra copiosamente dalle finestre e dalla loggia.