residenze plurifamiliari – Velocità di realizzazione, sicurezza e bioedilizia grazie a tecnologie di legno hanno reso possibile la ricostruzione della casa dello studente a L'Aquila.

Finanziata interamente dalla Regione Lombardia, la nuova Casa dello studente di L'Aquila è stata realizzata da Rubner Objektbau in soli tre mesi, sfruttando solamente il legno come materiale costruttivo principale. Ubicata nella zona ovest della città, vicino al polo universitario di Coppito, è in grado di ospitare 120 studenti ed è stata studiata per "coniugare un aspetto di modernità e tecnologia con la familiarità e il calore di una struttura amichevole".

L'intervento sorge su un'area di oltre ottomila metri quadrati, di cui circa 3.500 occupati dall'edificio stesso, sviluppato su due piani.
La residenza si compone di tre edifici (padiglioni A, B, C) e si sviluppa su due corpi di fabbrica per 60 camere ciascuno (di cui 6 per disabili), uniti da un edificio centrale che ospita gli spazi collettivi: biblioteca, refettorio, lavanderia, aule internet.
 
I tre padiglioni sono concepiti come altrettanti corpi autonomi, giuntati sismicamente e, in considerazione delle caratteristiche geologiche dell'area su cui l'edificio è stato costruito, con le strutture fuori terra separate dalle fondazioni per mezzo di isolatori sismici. Sviluppati in senso longitudinale, creano un andamento a gradoni che asseconda le caratteristiche del terreno e consente un'esposizione ottimale rispetto all'asse eliotermico. Il progetto si presenta così come una sequenza continua di gradoni formati da aree aperte ed edifici, articolata e organizzata per accogliere attività di socializzazione.

Il legno è la materia prima con cui è stata realizzata questa nuova Casa dello Studente. In particolare tutte le strutture impiegano legno certificato PEFC (certificazione della gestione forestale) al 100%. Il legno presenta le caratteristiche ideali per la realizzazione di edifici ecologici: è rinnovabile, duraturo e con proprietà termoisolanti superiori alla media rispetto a materiali costruttivi tradizionali. E in questo caso la materia prima ha aiutato a soddisfare criteri di bioedilizia antisismica su misura, a garanzia di stabilità dimensionale, elasticità ed una elevata capacità dissipativa.