A seguito della necessità di ridistribuire gli spazi ed i volumi della propria abitazione, la proprietà di due emergenze edilizie di scarso rilievo architettonico ha inteso trasformare le medesime, (la principale edificata nel secondo dopoguerra e successivamente ampliata-sopraelevata a più riprese; la secondaria costituita da un basso fabbricato oggetto di condono edilizio, avente destinazione d'uso “tavernetta/ricovero attrezzi”, distante circa 6,50 ml. dall'edificio principale), in un nuovo edificio.
Attraverso una pesante ristrutturazione edilizia, attuando una riplasmazione della volumetria esistente, è stata conferita una differente forma al solido originario ottenendo un edificato disposto su di un unico livello, privo di barriere architettoniche di impedimento allo svolgimento delle funzioni abitative, vitali e fisiologiche quotidiane.
La filosofia progettuale animante l'intervento edilizio ha perseguito la creazioni di vuoti e pieni, figurativi e spaziali. Attraverso l'impiego di materiali di rivestimento e l'adozione di forme geometriche rigorose si è inteso conferire particolare gravame ad alcuni campi prospettici, in contrapposizione alla presenza di grandi vetrate che permettessero al giardino di penetrare nel costruire piuttosto che ricreare una serra a connessione tra due porzioni di edificio. Vuoti e cavi ricreano, altresì, una corte protetta dai venti della valle, orientata a nord, capace di ospitare un'area esterna conviviale e di relazione, rappresentando nel contempo un bacino di aria da utilizzare per il raffrescamento passivo dello spazio abitato. La riplasmazione volumetrica è stata possibile solo attraverso la demolizione dei piani primo e mansardato del primitivo fabbricato principale, mantenendo invariata l'impronta e la volumetria del piano terreno. L'adeguamento alle norme igienico sanitarie ha invece interessato l'edificio secondario rimodulando altezze e spazi e ricomprendendo finanche il rifacimento della copertura del medesimo. Parte dell'impronta planimetrica originale è stata mantenuta, andando ad affiancare ai corpi esistenti una porzione di edificio, con disposizione planimetrica ad “L”, a manica singola, destinata alla collocazione della zona giorno. La porzione originaria, superstite, di edificio ha accolto la “dependance” comprendente una camera da letto, servizi igienici, cucina e soggiorno. L'area un tempo occupata dalle pertinenze dell'edificio principale ha, invece, accolto la zona notte padronale costituita di doppi servizi, vestibolo, due camere da letto ed uno studio.
Nel corso dell'iter progettuale è stata posta grande attenzione all'impiego di accorgimenti tecnologi e bio-architettonici impiegando un sistema di riscaldamento a pavimento; utilizzando una caldaia a condensazione, ad alto rendimento energetico; considerando l'esposizione all'irraggiamento solare dell'edificio e ponendo in atto sistemi passivi di riscaldamento e raffrescamento.
La costruzione dell'edificio ha visto l'impiego di materiali e tecniche tradizionali.
Nella fattispecie:
- la struttura portante in elevazione è stata per lo più realizzata in calcestruzzo armato ordinario (fondazioni, setti, pilastri), completata da solai latero cementizi gettati in opera.
- La struttura di copertura è stata realizzata in legno lamellare, “a vista” nel salotto a tutta altezza;
- Le murature sono state realizzate a “cassa vuota” implementando lo spessore dello strato isolante rispetto alle condizioni tradizionali, con finitura superficiale intonacata interna a civile e finitura superficiale esterna intonacata frattazzata grossolanamente, alternata a campi di rivestimento lapideo;
- Il rivestimento lapideo è stato realizzato attraverso l'impiego di pietra ricostruita;
- I serramenti, realizzati in legno, (fatti salvi quelli localizzati nell'interrato che sono stati realizzati in alluminio), dispongono di specchiature vetrate basso emissive antisfondamento.
scheda progetto
Luogo: Rosta (TO)
Committente: privato
Progettista: Arch. Paolo ALPE, c/o Progetto Architettura
Progetto strutture: Ing. Giovanni Brignolo
Impresa di costruzione: Ediltek S.r.l.
Fotografo: Beppe Giardino
Tempi progetto: 2003
Tempi di realizzazione: 2006 - 2009
Superficie costruita mq: 256,47
Volume costruito mc: 677,44