©Aldo Amoretti

Il progetto per Casa es nasce dal primo incontro con i committenti, Nathalie e Pierre Yves, e l'architetto Pietra Alborno, con cui si stabilisce da subito un’affinità che, nel tempo della sua realizzazione, diventa amichevole fiducia, la prima risorsa messa a disposizione per la sua riuscita.


I committenti si innamorano dei grandi spazi e della vista aperta sul Mediterraneo di una casa con giardino dei primi anni Sessanta, costruita nel quadro di una delle prime lottizzazioni edilizie del dopoguerra a Bordighera, in un contesto, conca d’Africa, il cui toponimo rende esplicita la natura e fortuna climatica del luogo.

©Aldo Amoretti

Al primo progetto di ristrutturazione e riqualificazione energetica dell’edificio si aggiunge quello degli spazi esterni, con la piscina inserita in una fascia del giardino con la richiesta di non essere mostrata, per conservare le essenze secolari della macchia mediterranea presenti nella parte più esposta e panoramica. Per la casa le scelte seguono lo stesso spirito di rinnovamento rispettoso, conservando spazi semplici, che non saranno riempiti di oggetti, usando materiali naturali, coerenti con il linguaggio modernista con cui si confrontano.

I mattoni pieni allungati, della linea MAAX by SanMarco, usati in facciata per il “basamento” al primo piano, risolvono efficacemente la necessità di trovare un rivestimento alternativo alla pietra grigia preesistente, che contribuisca attivamente alla nuova stratigrafia della parete. Realizzati in coloritura ad hoc per il progetto, si accompagnano al legno ipe usato per il soffitto dell’aggetto e alla pietra malaga naturale scelta per le pavimentazioni.

Elementi semplici e flessibili di ricucitura, ritroviamo i mattoni pieni sui percorsi esterni, nei nuovi brise soleil e sul deck in copertura, usati per il parallelepipedo della canna fumaria che non si nasconde, ma diventa elemento compositivo, segnale e seduta panoramica a sostegno del pergolato in legno. La scelta di naturale sostenibilità si ritrova nei materiali usati per l’involucro, un sistema cappotto in fibra di legno, materiale che si ritrova anche nell’isolamento del solaio di copertura trasformato in deck panoramico; nei serramenti e negli spazi interni, finiti in argilla con una colorazione neutra usata in modo uniforme e avvolgente per tutti gli spazi.

Scheda progetto
Progetto: architetto Pietra Alborno
Impresa generale: A.N. Costruzioni srl
Laterizio faccia vista prodotto Terreal Italia: MAAX by SanMarco

LINEA MAAX
Dalla forma del laterizio nella tradizione antica nasce la proposta di Terreal Italia di un nuovo prodotto dalle proporzioni più sottili e allungate rispetto al mattone UNI. Il laterizio MAAX si ispira alla forma del bipedales romano - grande circa 2 piedi per lato (da qui l’origine del suo nome) con dimensioni pari a 59,2x59,2 cm e uno spessore di solo 2 cm - laterizio utilizzato dagli antichi prevalentemente per la realizzazione degli archi e delle volte di dimensioni maggiori.


Da un sottomultiplo del bipedales nasce la linea MAAX di Terreal Italia, che si compone di mattoni e listelli delle dimensioni allungate e sottili (49x11,5x4 cm o 40x10x5 cm). Grazie alla resistenza del materiale (la terracotta), è possibile utilizzare il laterizio MAAX per realizzare differenti soluzioni di involucro, come le pareti multistrato in cui il prodotto viene posto esternamente allo strato isolante della muratura, consentendo così di svolgere la sua funzione di rivestimento e protezione esterna.
Il richiamo alla tradizione della linea MAAX dialoga con il presente anche nella scelta consapevole dei materiali. L’argilla utilizzata per la realizzazione del laterizio è infatti un materiale naturale e biocompatibile; differenti argille sono state selezionate per la realizzazione del prodotto, guardando con attenzione alle loro performance termiche e meccaniche, in modo che il laterizio possa essere parte integrante e attiva delle soluzioni costruttive in cui è presente l’isolamento termico e in cui viene richiesto un comfort sempre maggiore degli spazi interni.