Realizzata con le più avanzate tecnologie che, pur introducendo metodologie costruttive all'avanguardia, vogliono dialogare con il linguaggio architettonico tradizionale del borgo storico. L'edificio ospita una sala multifunzionale, quattro locali adibiti a sale riunioni, un internet point oltre ad un ampio foyer e locali di servizio. Il progetto si sviluppa attorno all'idea di un edificio dalla volumetria semplice e fortemente riconoscibile, che si rapporti dimensionalmente con il tessuto urbano esistente prima del terremoto. Lo spazio antistante l'edificio a nord è stato ridisegnato attorno a tre elementi identitari molto significativi: l'abbeveratoio, memoria della tradizione, il muro di recinzione in sassi realizzato da una delle giovani vittime del terremoto e il grande albero pre-esistente al sisma, visibile da ogni punto del paese, in particolar modo dalle strade di Onna Nuova.
Questi tre elementi sono messi a sistema in un unico corpo che ha la funzione di “porta” d'accesso al borgo e allo stesso tempo delimita lo spazio pedonale di pertinenza della nuova casa municipale.
Sul fronte ovest si conserva un giardino che potrà essere sfruttato come spazio sociale e si aprirà a sud verso gli spazi verdi dell'asilo comunale.
spazi pubblici –
La nuova sede municipale del piccolo paese omonimo distrutto dal violento sisma, progettata da Giovanna Mar, rappresenta un punto di riferimento per la cittadinanza, una cerniera fra l'antico agglomerato urbano e il nuovo villaggio temporaneo...