Il campo da calcio è situato vicino al colle di San Gian nei pressi dell’antica chiesa romanica di Celerina, piccolo comune svizzero del Canton Grigioni. Il progetto è stato curato dallo studio KLAINGUTI + RAINALTER SA, architects ETH/SIA. L’edificio è un semplice cubo ed è cromaticamente uguale alla vicina architettura ecclesiastica. Il tetto è stato realizzato grazie all’utilizzo di uno stampo in negativo: in tal modo, i collettori solari presenti sulla copertura sono resi invisibili poiché completamente integrati nella planimetria del tetto. Il volume è determinato da due grandi aperture longitudinali, permettendo così una vista che attraversa l’edificio da una parte all'altra. Per evitare di costruire grandi aperture supplementari nelle facciate, sono stati aggiunti dei lucernari che consentono alla luce di filtrare dall'alto fino al piano più basso.
Al piano terra sono stati realizzati un ristorante, una cucina, una cabina per il commentatore delle partite e un grande spazio polifunzionale. Il ristorante è collocato tra le grandi finestre laterali, affinché il visitatore possa avere una completa visuale sia del campo da calcio che del panorama fruibile nella direzione opposta, le montagne del complesso del Bernina.
Nel piano interrato, accessibile attraverso due scale e un corridoio longitudinale, sono stati progettati gli spazi per gli spogliatoi, le docce, i servizi igienici, la stanza dell'arbitro e i locali tecnici. Le docce sono caratterizzate da rivestimenti a mosaico colorato: è stato così possibile generare una nuova immagine astratta sulle pareti, con colori che si ispirano direttamente ai dipinti presenti sul soffitto della chiesa San Gian.
L'interno dell'edificio invece è stato progettato nelle tonalità del bianco e nero, secondo il logo della squadra di calcio del paese. La muratura esterna prevede un sistema a doppia parete isolata e l’intonacatura della facciata è stata rifinita con la tecnica dell’affresco.
I rivestimenti interni in legno di larice provengono dai boschi locali e sono stati lavorati da maestranze locali del comune. L’acqua calda per le docce e il riscaldamento dell’edificio è garantito tutto l’anno dai collettori solari presenti sulla copertura e grazie all’installazione di una pompa di calore nel piano interrato.