L’insegnamento dei grandi maestri dell’architettura del Novecento sembra essere il punto di riferimento principale che ha guidato l’architetto Enza Evangelista lungo il percorso compositivo che ha portato alla realizzazione della Chiesa di S. Liborio di Civitavecchia, situata all’interno del quartiere omonimo, a nord-est del centro città, verso l’entroterra laziale. La costruzione della chiesa è stata un’operazione piuttosto sofferta fondamentalmente per ragioni economiche: l’inizio dei lavori è infatti datato 2009; poi alla Curia mancarono le risorse per poter proseguire: in tutto ci sono voluti circa 3 milioni di euro.

La conformazione del quartiere fortemente ortogonale e ancora ricco di vuoti urbani fa apparire la costruzione come padiglione progettato per le esposizioni di architettura organizzate dal Bauhaus degli anni ’20: un inno all’elemento architettonico e alle tecniche costruttive moderne e moderniste. Si presenta come un insieme di eterei volumi intonacati di un bianco candido che si intersecano fra loro creando un aggregato quasi urbano da cui svettano la scala elicoidale che smaterializza il campanile e la grande vetrata absidale in alabastro omaggio alle facciate del complesso di Dessau progettato da Walter Gropius nel 1925. La tecnica costruttiva degli elementi portanti in cemento armato gettati in opera ha permesso una grande libertà compositiva nel sviluppare la trama spaziale interna, quest’ultima risulta essere molto elaborata attraverso il concatenamento di volumi geometrici in addizione e sottrazione. Hanno contribuito alla realizzazione dell’opera l’architetto Crostella e il geometra Varlese che hanno redatto il progetto preliminare degli anni 2000, mantenuto nell’impianto generale dall’architetto Enza Evangelista, coadiuvato dallo studio Evangelista, che ha redatto la variante generale e il progetto definitivo ed esecutivo, lo studio degli interni, dei materiali di finitura con particolare attenzione al presbiterio, l’abside e i fuochi liturgici. Il progetto delle strutture è stato redatto dall’ingegnere Giovanni Evangelista.

Particolare attenzione è stata data al tema dell’efficienza termica dell’involucro: le murature in cemento armato sono state isolate con sistema a cappotto attraverso pannelli Stiferite Class SK, pannelli sandwich costituiti da un componente isolante in schiuma polyiso, espansa, rivestiti su entrambe le facce con velo vetro saturato. La grande volumetria è isolata attraverso l’utilizzo di circa 1.700 mq di pannelli di spessore 100 mm forniti dalla rivendita Castra di Civitavecchia (RM). La posa è avvenuta attraverso lo schema a “quinconce” con il lato più lungo parallelo alla linea di partenza a terra. La tecnica costruttiva dell’isolamento dall’esterno permette l’applicazione dello strato coibente senza soluzione di continuità limitando la formazione di ponti termici, inoltre la struttura portante risulta essere meno esposta a fenomeni di degrado chimico-fisico dovuti agli sbalzi termici. Applicando l’isolante all’esterno è inoltre possibile sfruttare la massa delle strutture portanti per aumentare l’inerzia termica del pacchetto costruttivo: in questo modo le pareti, e di conseguenza gli ambienti interni, si raffreddano e si riscaldano più lentamente e contribuiscono a migliorare soprattutto il comfort estivo.

I fuochi liturgici sono realizzati in pietra onice proveniente dalla Turchia, selezionati con cura nella scelta delle venature. L’altare è un parallelepipedo rettangolare con l’attacco a terra contraddistinto da una base con taglio a 45 gradi in continuità con il volume soprastante. Nella parte retrostante dell’altare una nicchia contiene le reliquie dei Santi a cui è dedicata la Chiesa: S. Liborio e Vincenzo Maria Strambi. L’ambone, la sede e il battistero seguono le linee architettoniche dell’altare, basate sulla semplicità dei volumi che esaltano la preziosità dei materiali. Il battistero a pianta ottagonale collocato al centro di un colonnato circolare formato da 8 fusti, si rastrema nella parte basamentale con un taglio delle lastre che riprende il tema dell’altare. Il fonte battesimale, visibile da tutta l’assemblea, è pensato anche per la celebrazione dei riti a immersione attraverso la realizzazione di una vasca ottagonale che individua il percorso dell’iniziazione cristiana. L’ambone configura uno spazio destinato alla parola di Dio, posizionato come cerniera tra il presbiterio e la navata, composto da blocchi di marmo onice posti in modo “avvolgente”, in cui si accede salendo un gradino. La sede, in diretta comunicazione con l’assemblea, riprende anch’essa nelle forme architettoniche gli altri fuochi liturgici presenti nella chiesa.
Il presbiterio è caratterizzato da un’abside semicircolare, realizzata in alabastro proveniente da Volterra con una partitura delle lastre a scansione prevalentemente orizzontale. La trama, composta da moduli variabili, si ripete nel disegno dei portoni e degli interni della chiesa. La struttura in metallo che sorregge le lastre ha un profilo di dimensioni maggiori nell’asse verticale che fa da fondo al crocifisso sospeso, posto anteriormente, marcandone il senso ascensionale. Il presbiterio è distinto dalla navata da una pavimentazione rialzata in travertino giallo (la stessa della cappella feriale) proveniente da Tivoli. Il crocifisso è invece una scultura in foglia d’oro a grandezza naturale, ispirato alla tradizione della scultura gotico-francese.

La scelta di utilizzare il sistema a cappotto con Stiferite Class SK è stata motivata dalle sue eccellenti prestazioni isolanti: lo spessore utilizzato di 100 mm ha una conducibilità termica dichiarata (ɅD) di 0,026 W/mK e assicura una trasmittanza termica pari a 0,26
W/m2K. L’efficacia e la durabilità delle prestazioni dello strato isolante costituiscono requisiti importanti anche per gli aspetti di sostenibilità degli edifici: utilizzare meno materiali, sia in volume e sia in peso, significa sottrarre meno risorse all’ambiente, ridurre gli impatti causati da trasporto, messa in opera e futura dismissione dei materiali, eliminare onerose opere di manutenzione e ripristino e ridurre, per l’intera vita dell’edificio, le emissioni nocive determinate dal riscaldamento e condizionamento degli edifici. Agli aspetti ambientali Stiferite ha dedicato importanti risorse che hanno consentito lo sviluppo di studi LCA (Life Cycle Assessment), il rilascio di Dichiarazioni Ambientali di Prodotto (EPD) secondo procedure verificate da Ente Terzo (IBU - Institut Bauen und Umwelt) e la messa a disposizione del mercato della mappatura dei propri prodotti per la valutazione del loro contributo ai requisiti fissati dallo standard internazionale LEED® per la certificazione ambientale degli edifici. Tutti i prodotti dell’ampia gamma Stiferite rispondono inoltre ai requisiti fissati dai CAM (Criteri Ambientali Minimi DM 06/08/2020) e resi obbligatori per tutti i materiali isolanti utilizzati in opere di riqualificazione energetica che accedono alle detrazioni fiscali.

Scheda progetto
Progetto: Chiesa SS. Liborio e Vincenzo Maria Strambi - Civitavecchia
Committente: Diocesi di Civitavecchia – Tarquinia, Vescovo Gianrico Ruzza, Parrocchia di San Liborio, Parroco Don Federico Boccacci
Località: Civitavecchia (RM)
Progettazione architettonica variante generale e progetto definitivo | esecutivo: Studio Evangelista - arch. Enza Evangelista - Roma
Preliminare: arch. N. Crostella - geom. C. Varlese
Impresa di costruzione: Impresa Girotti - Civitavecchia (RM)
Direzione Lavori: Studio Evangelista - arch. Enza Evangelista
Progetto strutturale: Studio Evangelista - ing. Giovanni Evangelista
Superficie: 700 mq
Fornitura materiale isolamento termico: Rivendita Castra srl - Civitavecchia (RM)
Superficie: 1.583 mq
Isolamento Termico Coperture: Stiferite Class SK 100 mm
Metri quadrati complessivi: ca. 1.700