Chiesa di San Pio da Pietrelcina a Malafede – focus struttura

Le due grandi travi di bordo, realizzate in stabilimento, sono il risultato dell'assemblaggio di elementi di varie dimensioni, lunghi al massimo 15 metri, connessi in cantiere attraverso collegamenti bullonati.

La trave che disegna tre curvature paraboliche si raccorda nel fronte posteriore con la trave dal profilo di un unico grande arco ribassato. Queste due geometrie dissimili sono ottenute dall'assemblaggio di profili non standard: hanno, infatti, richiesto l'uso di porzioni di lamiere piane e sezioni trapezoidali saldate e soggette a torsione. Il processo di lavorazione è stato controllato in stabilimento per ottenere la curvatura desiderata. Queste vengono in seguito composte, variamente sagomate e torte per raccordare le curve difformi dei due prospetti principali, controventate e stabilizzate da pendini metallici.

Le travi secondarie costituiscono una raggiera di arcarecci di collegamento e, non essendo parallele ma divergenti, sono state deformate in cantiere durante le fasi di montaggio per raccordarsi con le due travi principali. Realizzate con semplici profili di acciaio a doppio T, con sezione sufficientemente deformabile a torsione, sono state collegate alle due travi di bordo a una estremità con giunti rigidi, lasciando, invece, l'altra estremità con un gioco sufficiente ad assorbire la torsione impressa, necessaria a raccordare correttametne un fronte con l'altro.

Il pacchetto tecnico di copertura è poi completato da un profilo di lamiera grecata, un massetto di pendenza, uno strato di calcestruzzo alleggerito ad alta resistenza termica e uno spessore di granito-gres realizzato con una mattonella standard 40x40 cm, che viene spaccata in cantiere e messa in opera a schegge su uno strato di collante.