approfondimento – Situato tra la 171esima e la 172esima strada ovest, il Columbia University Medical Center si sviluppa in un edificio a torre per più di 9.000 mq.

L'edificio è concepito come un "campus verticale" in cui si integrano laboratori, aule, caffè e luoghi di interazione sociale. Tutti gli spazi informali sono situati lungo i fronti sud, dove la facciata continua (curtain wall) favorisce la vista verso l'esterno e garantisce ottime condizioni di daylighting. Il curtain wall riveste anche gli altri fronti dell'edificio e, proseguendo verso nord, viene reso sempre più opaco grazie all'utilizzo di un vetro serigrafato. In corrispondenza dei solai e dei setti murari è stato realizzato un rivestimento in pannelli di cemento fibrorinforzato. Il progetto ha come obiettivo il raggiungimento della classe LEED Gold, attraverso l'introduzione di strategie energetiche avanzate, lo sfruttamento delle energie rinnovabili, il recupero e riutilizzo dell'acqua e l'uso di materiali locali.

Allestimento Cantiere
I ristretti spazi di cantiere hanno imposto l'utilizzo di una singola gru e un unico accesso all'area per macchinari e persone. Per lo stesso motivo, l'approvvigionamento dei materiali (just in time) ha seguito un cronoprogramma coordinato con scadenze e tempistiche precise. Le recinzioni sono state adeguate allo standard estetico previsto per i cantieri di New York e sono state realizzate con pali di metallo con interposti pannelli di compensato verniciato.

Demolizioni
Il nuovo campus universitario sorge in luogo di un edificio residenziale di sei piani fuori terra, costruito nella prima metà del '900 e demolito per far spazio alla nuova costruzione. La collocazione in area residenziale non ha consentito demolizioni invasive con esplosivi; la limitazione acustica per il rumore emesso è pari a 85 dB. Le macerie sono state attentamente separate e smaltite, nell'ottica del raggiungimento degli standard LEED Gold.

Scavi
Nel rispetto dei limiti acustici imposti dal regolamento di zona, anche le operazioni di rimozione del fondo roccioso sono state approntate con il solo ausilio di macchinari tradizionali (scavatore, martello pneumatico ecc.), quindi senza l'ausilio di esplosivi.

Fondazioni
Le fondazioni della nuova torre sono state impostate a una profondità doppia rispetto all'edificio preesistente (-4,25 m). Le fondazioni di calcestruzzo armato gettato in opera hanno traccia irregolare al fine di conformarsi alla maglia strutturale soprastante. La prossimità degli scavi al confine del lotto ha imposto il rinforzo temporaneo delle fondazioni degli edifici circostanti.

Strutture in elevazione
Le colonne sono costituite da un'anima di acciaio, annegata in un getto di cls autocompattante. Le sezioni sono variabili: circolari, ellittiche, trapezoidali. Per garantire la resa estetica del calcestruzzo faccia a vista, sono state utilizzate casseforme di legno e metallo con rivestimento interno di materiale plastico. Sono stati realizzati prevalentemente pilastri inclinati, scelta estetica, ma anche funzionale al sistema distributivo planimetrico (spazi pubblici più liberi soprattutto verso sud).

Solari di c.a. alleggerito
Sono state utilizzate due distinte tipologie di solaio, una con corpi cavi di polietilene riciclato ad alta densità, contenuto in gabbie di armatura inserite tra le barre superiori e quelle inferiori, l'altra con una struttura mista di c.a. e cavi post-tesi. La tecnologia sperimentale del solaio alleggerito ha consentito di sfruttare l'utilizzo di ampi sbalzi.

Curtain Wall
La facciata continua che costituisce il fronte sud e parzialmente quelli di est e ovest è stata customizzata grazie allo studio su un mockup costruito appositamente. Le lastre di vetro sono sorrette da una struttura in montanti di vetro (h = 8 m, l = 40 cm) e giuntate tra di loro attraverso silicone strutturale. Il curtain wall della facciata nord è standard e ha una tessitura (pattern) più opaca.

Rivestimento di GFRC
Per motivi strutturali oltre che architettonici, parte della facciata nord, parte di quella a est e parte di quella a ovest sono rivestite con lastre di GFRC (Glass Fiber Reinforced
Concrete). Tali elementi sono costituiti da una matrice cementizia (sp. 2,5 cm) in cui sono annegate fibre resistenti di vetro alcalino che conferiscono una migliore resistenza a trazione.

Sistemazioni esterne
L'accesso al campus avviene attraverso un passaggio che fisicamente e visivamente collega l'edificio e il quartiere circostante con il fiume Hudson. Una barriera, costituita da essenze sempreverdi, trasforma un luogo aspro in un ambiente vivibile e abitabile. Le acque provenienti dalle precipitazioni sono raccolte e riutilizzate per l'irrigazione delle piantagioni autoctone del giardino.

scheda studio

Studio: Diller Scofidio + Renfro

Indirizzo: 601 W. 26th Street, Suite 1815

Città: New York, NY 10001

Telefono: 001 212 2607971

Fax: 001 212 2607924

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