©Vito Corvasce per Archikiller
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Il complesso residenziale "I Quattro Petali" rappresenta il progetto pilota di una nuova importante iniziativa di rigenerazione urbana mirata alla riqualificazione di una vasta zona - circa 295.000 metri quadri - situata alle porte di Roma, a due passi dall’Eur, storica area della capitale oggi importante polo finanziario e terziario. I quattro edifici, da cui il complesso prende il nome, sono la prima realizzazione a vedere la luce nel contesto del nuovo quartiere denominato "Città Verde", pensato con l'obiettivo di dare vita a una "città" a misura d'uomo, dove gli spazi abitativi si armonizzano perfettamente al paesaggio circostante. Un vero e proprio sistema ambientale, quello ideato dallo studio di progettazione Sintesi, in cui le abitazioni dotate di ogni comfort saranno strettamente interconnesse all'ambiente naturale originario, tanto che al verde pubblico verrà volutamente destinato oltre il 55% del territorio complessivo. A servizio degli abitanti della zona saranno realizzati inoltre un'importante area commerciale, due asili nido, due scuole materne, una elementare e una chiesa, nonché ampi spazi per parcheggi, strade di collegamento e piste ciclo pedonali.
"Elemento centrale nella progettazione del nuovo quartiere - spiega l'architetto Paolo Cinti dello studio Sintesi - i Quattro Petali rappresentano un punto d'incontro tra tradizione architettonica e innovazione tecnologica, dove grande attenzione è data all'aspetto di sostenibilità ambientale. Nella progettazione del complesso e nella scelta dei materiali, infatti, il nostro obiettivo è stato duplice: da un lato creare edifici che si integrino in modo armonioso al contesto paesaggistico, dall'altro dare vita a spazi davvero abitabili, in cui la tecnologia contribuisce significativamente a innalzare il livello del comfort abitativo". 

©Vito Corvasce per Archikiller
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I quattro edifici distinti - ognuno dei quali conta sei piani più uno interrato per autorimesse e locali di servizio - sono posti in collegamento, al piano terra, mediante un percorso pedonale che raggiunge tutti gli ingressi, segnalati dalla presenza di alberi di ulivo. Esternamente, tutte le strutture sono accumunate da uno stesso stile architettonico, caratterizzato da una muratura a cassetta rivestita in mattone di cortina, elemento tipico della tradizione edilizia. Le facciate, inoltre, sono rese tripartite dalla presenza di due elementi verticali rivestiti in grès porcellanato con effetto travertino, che regalano al layout estetico delle palazzine un’elegante idea di movimento. A coronamento degli edifici è stato posto un cornicione obliquo, la cui apertura verso l'alto regala maggior leggerezza al volume delle unità. Grande importanza ai materiali è stata data anche nella progettazione e nel design degli interni: rivestimento protagonista è infatti il legno, che dona un tocco di naturale eleganza agli ambienti indoor. Per la zona bagno, invece, è stato scelto un grès porcellanato per i pavimenti - anch'esso con effetto legno per richiamare i colori delle altre stanze - e piastrelle tono su tono per le superfici delle pareti. Completano le finiture di pregio le porte laccate o in essenza, il portoncino blindato ad alta sicurezza e gli infissi in legno massello Douglas. Il legno riveste anche il soffitto dell'ampio terrazzo, presente in tutte le unità abitative: gli spazi outdoor diventano così una naturale prosecuzione del living, trasformandosi in un ambiente vivibile a tutti gli effetti. Ai materiali di qualità selezionati per le finiture sono state accostate innovative tecnologie smart home, dal kit domotico completo di antifurto al sistema intelligente per la gestione dei consumi.

©Vito Corvasce per Archikiller
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Tutti gli appartamenti sono stati realizzati in classe energetica A3, attraverso l’installazione di componenti impiantistiche tecnologicamente all’avanguardia che consentono un notevole contenimento dei consumi: una centrale termica, situata nel piano interrato e dotata di pompe di calore ad alta efficienza, è stata collegata sia all'impianto a pannelli radianti per il riscaldamento a pavimento che ai ventilconvettori a soffitto per il raffrescamento. Il sistema, inoltre, è alimentato da pannelli solari e fotovoltaici collocati sulle coperture delle quattro unità che assicurano elevatissime performance in termini energetici.
Per la gestione di tutti i 600 fori finestra sono stati scelti i monoblocchi ALPAC Presystem per avvolgibile, che ospitano gli infissi in legno massimizzandone la resa termica e acustica. Scelti nella versione motorizzata con avvolgibile in alluminio, sono stati progettati ad hoc per poter alloggiare all'interno del cassonetto anche l'apparecchio di allarme. "Volevamo una soluzione performante, - continua Cinti - che consentisse di risolvere in modo definitivo il problema dei ponti termici e che, allo stesso tempo, assicurasse un'ottima resa acustica di facciata. Per questo abbiamo messo in capitolato fin dall’inizio i monoblocchi ALPAC che, oltre a ottime prestazioni isolanti, ci hanno garantito due ulteriori vantaggi: da un lato quello di avere un prodotto ideato su misura per rispondere alle nostre esigenze, pensato specificatamente per il contesto di inserimento; dall'altro una notevole semplificazione dei lavori in cantiere, essendo il Presystem un sistema prefabbricato e velocemente installabile".

Scheda progetto
Intervento: Progetto Città Verde
Luogo: Cecchignola Ovest (Roma)
Studio progettazione: Sintesi srl, coordinamento: arch. Dario Cinti
Collaboratori: arch. Paolo Cinti, dott. arch. Giulio Cinti, arch. Vincenzo Daniele, arch. Sara La Ferrara
Committente: La Leva srl
General contractor: Guglielmi Group
Anno di realizzazione: 2017-2018
Dati dimensionali: 9.933,57 mq (superficie utile lorda)
Imprese esecutrici: Masapi srl, AGO.MEN. srl, Tentellini srl, P.d.P. Srl, Ossidal D.F.M. srl, Euroisolsard srl, Atms srl, Ast srl
Monoblocchi per la gestione dei fori finestra: Alpac srl