©Pietro Savorelli

Il complesso residenziale Il Lago, situato nell’area dell’ex Fiera a Rimini, è stato portato a compimento con la realizzazione degli ultimi edifici residenziali che completano il progetto unitario. L’intervento, a firma Alessandro Bucci Architetti, regala alla città un nuovo fronte organico in armonia con il contesto paesaggistico in cui si inserisce. Cinque edifici immersi in un parco verde privato e affacciati sul lago Mariotti, offrono ai residenti appartamenti e attici di qualità, su un panorama incantevole. Il progetto mostra un dialogo dinamico tra architettura e natura e persegue l’intento di mitigare l’imponenza degli edifici sul paesaggio per creare un’armonia organica.

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La conformazione di ogni singolo edificio, insieme al suo posizionamento e orientamento all’interno del lotto, è stata studiata per permettere a ogni alloggio di fruire di una zona giorno panoramica affacciata verso il lago oppure verso il parco centrale generato dallo spazio vuoto tra i fabbricati. Si tratta di edifici alti quattro o cinque livelli fuori terra cui si aggiunge un piano interrato riservato al parcheggio e alle cantine. Al fine di mitigare l’impatto volumetrico, ogni corpo di fabbrica è stato “frazionato” in più parti, utilizzando i corpi scala come cesura; ogni singolo volume è stato poi ruotato per creare una successione dinamica del prospetto. In questo modo, evitando la creazione di un un’unica cortina lineare, è stata favorita la creazione di molteplici scorci visivi verso l’esterno.
Dislocati sia al piano terra che ai livelli superiori, gli appartamenti godono tutti di un doppio affaccio e dispongono di ampie logge o terrazze. Complessivamente vi sono 79 appartamenti (36 nel comparto A e 43 nel comparto B), con una superficie variabile tra i 60 e i 170 metri quadri, compresi gli attici all’ultimo piano. Le logge, protette da un sistema di frangisole verticali, offrono ai residenti la possibilità di vivere la propria casa tanto negli ambienti interni quanto negli spazi all’aperto poiché rappresentano, in termini di superficie, circa il 40% del totale. Dal punto di vista energetico gli appartamenti raggiungono la classe energetica A+ e presentano caratteristiche ad altissima efficienza: impianti fotovoltaici, pompe di calore, importanti isolamenti termici e acustici e vasche di laminazione per il recupero delle acque piovane.

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La composizione dei fronti si basa sul concetto di “smaterializzazione” delle facciate, perseguendo l’intento di mitigare l’imponenza degli edifici sul paesaggio e creare un’armonia organica tra architettura e natura. I prospetti mostrano infatti un arretramento delle facciate rispetto al piano verticale, a cui si attestano i balconi, le logge private e una trama esterna composta da elementi metallici e parapetti vetrati. La colorazione scura delle facciate denuncia proprio la presenza di uno sfondato rispetto alla pelle esterna. Gli elementi verticali, sotto forma di lame metalliche di colore chiaro disposte con un passo irregolare all’interno dei prospetti, costituiscono insieme agli elementi marcapiano la pelle esterna degli edifici, ricalcandone le sagome.
Particolare cura è stata dedicata agli spazi aperti. Essi, mai considerati come vuoti, sono stati trattati come veri e propri elementi architettonici utilizzati per alternare volumi a pause al fine di favorire la creazione di scorci visivi che enfatizzino e, alle volte mimetizzino, intere parti del progetto. Il risultato è un parco privato a uso esclusivo dei residenti con percorsi sinuosi, alberature e aree di sosta, a due passi dal centro storico e con accesso diretto alla pista ciclabile che porta al mare. Il verde risale anche le facciate grazie all’introduzione di fioriere fisse e di alberature che, poste nelle logge e terrazze scoperte, ricreano degli elementi d’accento puntuali inserti nella trama dei prospetti.

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L’area urbana dell’ex Fiera si configurava, prima della riqualificazione, come una zona abbandonata e in forte degrado, in conflitto con le aree circostanti già riqualificate secondo un alto livello architettonico, urbanistico e paesaggistico. Abbracciata dal sistema del verde di “cintura” che connette il centro storico al mare, aprendosi a un grande specchio d’acqua naturale, l’area si è dimostrata un luogo di qualità e potenzialità, di fatto senza possibilità altra se non quella di essere assorbita dai due sistemi prevalenti: la città e la natura.
L’intento del progetto è stato infatti quello di elaborare il rapporto tra questi elementi in modo aperto, assumendo la città come paesaggio, come luogo delle relazioni tra pieno e vuoto, tra natura e artificio, tra spazio pubblico e spazio privato, a cui attribuire nuovi equilibri e significati. Il vuoto assume valore sia di ecosistema naturale, archetipo base della vita del quartiere, sia di spazio pubblico, conformato per innescare continuità con il contesto esistente: continuità fisica con gli spazi pubblici a verde già esistenti, con l’asse stradale e con il “Raggio Verde” (storico elemento urbano che sotto forma di fascia verde attraversa la città e arriva fino alla costa).

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Coniugando le qualità delle aree limitrofe con nuove esigenze di attività commerciali-direzionali e di edifici a destinazione residenziale, l’area diventa oggi un quartiere attrattivo per la comunità cittadina, integrato nel più ampio sistema urbano che include l’adiacente Palacongressi, la riqualificazione del “Raggio Verde” e la futura collocazione della piscina comunale Acqua Arena. Il volume complessivo precedentemente esistente è stato drasticamente ridotto passando da 100.000 mc a 50.000 mc. Gli edifici sono inoltre integrati in un sistema di aree verdi, spazi di servizio e nuova viabilità ciclopedonale; le grandi aree per il parcheggio sono invece occultate ai livelli inferiori in modo da lasciare il più possibile libero il piano zero. Particolare attenzione è stata infatti dedicata ai temi fondamentali di accessibilità, permeabilità e sostenibilità ambientale ma anche allo studio delle facciate e dei rivestimenti. Il “Raggio Verde”, tangente all’area d’intervento, si insinua all’interno del progetto, abbraccia gli edifici e diventa esso stesso architettura sotto forma di pelle, involucro sostenibile e tetto giardino. Le grandi superfici a verde, sia verticali che orizzontali, sono infatti protagoniste all’interno del progetto: dune verdi, pareti verdi, aiuole, alberature, coperture verdi e grandi aree permeabili come il parco residenziale che si attesta sul lago.

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