Consolidamento del legno

Testo di Luciano Cannas

L'impregnazione ha lo scopo di introdurre nel legno una sostanza legante che ne aumenta le caratteristiche meccaniche attraverso una sostanza legante con l'obiettivo di arrestare o rallentare il deterioramento della struttura. Il consolidamento dovrà avvenire possibilmente attraverso la penetrazione del prodotto utilizzato negli strati più interni in modo tale che questa operazione causa il miglioramento delle caratteristiche in tutta la sezione del legno.

L'obiettivo dell'impregnazione è quello di migliorare la resistenza alla compressione del legno e deve soddisfare i seguenti requisiti:
- dovrà essere ripristinata la continuità delle fibre legnose sia a livello intercellulare che a livello microscopico;
- dovrà essere garantita la versatilità del trattamento;
- dovrà essere consentita una buona traspirabilità, per consentire il passaggio del vapore d'acqua;
- dovranno essere mantenuti i colori originali;
- il materiale consolidante dovrà avere caratteristiche di elasticità compatibile con le proprietà fisiche del legno.

Il solvente non deve evaporare prima che abbia raggiunto la polimerizzazione.
I prodotti utilizzati possono essere a base di resine acriliche in apposito solvente o di resine e cere naturali, e in alcuni casi anche olio di lino cotto. I prodotti da preferirsi sono a base di resine epossidiche o poliuretaniche a basso peso molecolare e con una viscosità intrinseca di 250 cPs, sciolte in solvente polare fino ad ottenere viscosità inferiore a 10 cPs. E' fondamentale che che i prodotti usati per la disinfestazione non devono lasciare residui di oli e grassi.

I metodi utilizzati per l'operazione di consolidamento dovranno essere prese in considerazione in base alla capacità del prodotto di penetrazione per assorbimento capillare e dalla capacità di assorbimento del legno. Prima di cominciare l'operazione deve essere accuratamente effettuata l'operazione di pulizia del legno dalla polvere, muffe, strati incoerenti del legno attraverso aspiratori e spugne umide. Bisogna tenere infatti conto che la capacità di penetrazione della resina viene condizionata dalla presenza di residui nella superficie lignea.

Essi possono essere:
Applicazione a pennello. Una volta effettuata la pulizia e neutralizzato la superficie da trattare con applicazione a solvente, si applicherà la soluzione a solvente con un pennello morbido fino al rifiuto. L'impregnazione deve essere effettuata con una resina abbastanza diluita e con una concentrazione sempre più superiore con l'aumentare delle applicazioni effettuate.
Applicazioni a spruzzo. Dopo la pulizia si effettuerà l'applicazione a spruzzo fino al rifiuto. Anche in questo caso la concentrazione della resina nella diluizione dovrà aumentare con il procedere delle operazioni.
Applicazioni mediante iniettori. Sistema che utilizza per la penetrazione del prodotto appositi iniettori con orifizio variabile, da 2 a 4 mm in base alla soluzione utilizzata, che permette la diffusione del prodotto impregnante nelle zone più profonde. L'apparecchiatura utilizzata è costituita da un gruppo compressore completo di una pistola adatta che permette di soffiare la resina negli iniettori conficcati nel legno. Il numero delle iniezioni di resina, la pressione utilizzata e la distanza fra queste e la disposizione degli iniettori sarà in funzione del tipo di consolidamento che si vuole ottenere. Al termine dell'operazione dovranno essere utilizzati microtappi o stuccature con resina epossidiche caricata con segatura del legno stesso per ricostruire la continuità del legno.

Terminata l'operazione di consolidamento, bisogna verificare la necessità di un ritocco finale per eliminare gli eccessi di resina mediante un solvente non dopo le 24 ore dal termine dell'impregnazione del legno.

Fonte testo:
R. Bernazzoni, Conservazione dei Materiali. Procedure d'intervento, Ed. Maggioli, 1997, Rimini
S. Tinè, La pratica del restauro : materiali, macchine, tecnologie per il recupero, Ed. BE-MA, 1988, Milano