Autore testo: Giuseppina Clausi
La superficie di un intonaco che ha subito attacchi da parte dei vari agenti di degrado può spesso risultare danneggiata in più punti, presentando decoesioni, sfarinamenti, esfoliazioni, ecc. Esistono metodi di intervento che permettono di intervenire specificatamente in questi punti per conferire nuovamente adesione e compattezza. Si tratta di metodi abbastanza costosi, perché devono essere eseguiti da personale specializzato, in genere restauratori, e consistono nell'applicazione sulle zone degradate di impacchi a base di prodotti consolidanti. Questi prodotti possono essere di tipo organico o inorganico, e la scelta fra queste due categorie deve essere fatta in base alle caratteristiche della superficie degradata. Infatti i composti inorganici sono più durevoli e assicurano una maggiore stabilità , ma sono fragili e presentano un'elasticità limitata, mentre i composti organici hanno caratteristiche meccaniche più simili all'intonaco, hanno un potere adesivo maggiore, ma sono meno stabili. Un procedimento particolare è stata messo a punto dall'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, adoperando gli alluminati di bario. Tale metodo riguarda esclusivamente il consolidamento della pellicola pittorica, su cui vengono applicati impacchi di pasta cellulosica imbevuta con semplice idrossido di bario, oppure in aggiunta alluminio metallico in polvere, in modo da ottenere alluminato di bario. A volte può essere necessario ripetere più volte l'operazione, ma si ottengono comunque ottimi risultati.
Fonte testo: C. Danti, G. Botticelli, Esperienze per il consolidamento di intonaci degradati mediante l'impiego di alluminati di bario, in L'intonaco: storia, cultura e tecnologia ' Atti del convegno di studi, Bressanone 24 ' 25 Giugno 1985, Padova 1985. D. Ferranti, M. Forti, J. Malliet, G. Torraca, Tecniche di conservazione degli intonaci, in L'intonaco: storia, cultura e tecnologia ' Atti del convegno di studi, Bressanone 24Â - 25 Giugno 1985, Padova 1985.
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