Testo a cura della redazione

COOP HIMMELB(L)AU. Beyond the Blue
Fino all'11 maggio 2008
Vienna
   Testo a cura della redazione

Dopo le esposizioni "Zaha Hadid. Architecture" (2003) e "Peter Eisenman.
Barefoot on White-Hot Walls" (2004/05) al MAK di Vienna, la mostra in corso
"Coop Himmelb(l)au. Beyond the Blue" segna ora un nuovo punto centrale nella
programmazione del museo austriaco per presentare l'architettura
contemporanea.
Questo evento, pensato esclusivamente per il MAK, rappresenta
la mostra più completa realizzata ad oggi sul lavoro dello studio viennese, uno
dei più autorevoli a livello mondiale, fondato nel 1968 a Vienna e che ha da
poco aperto un secondo studio a Los Angeles, attivo su un fronte della
progettazione a cavallo di architettura, urbanistica, design e
arte.
Concepita allo stesso tempo come una mostra di progetti e come
un'esperienza spaziale, "Coop Himmelb(l)au. Beyond the Blue" fornisce un
accurato sguardo alla scoperta dell'approccio progettuale, anticonformistico e
pionieristico, dello studio di Wolf D. Prix che da quarant'anni ridefinisce i
confine esistenti di forme e materiali in architettura e urbanistica, adottando
un linguaggio nuovo e originale.
In una fusione senza compromessi di
architettura visionaria e sperimentale, Coop Himmelb(l)au ha definito delle
nuove ed essenziali tendenze proprie dell'epoca contemporanea, secondo il loro
proclama del 1968 secondo cui "Coop Himmelb(l)au è un'idea di creare
l'architettura con fantasia, mutevole e leggera come le nuvole".
L'esplosiva
fantasia spaziale dello studio austriaco viene riflessa nella concezione del
design della mostra, suddivisa su due differenti livelli di presentazione dei
lavori: al centro dell'esposizione è posta un'installazione spaziale, realizzata
appositamente per il MAK, che illustra efficacemente la continuità, e allo
stesso tempo la varietà, dell'articolazione linguistica architettonica nei
lavori di Coop Himmelb(l)au. Su un grande tavolo over-size sono poi collocati
oltre trecento maquette di 115 progetti selezionati che letti nel loro complesso
appaiono come un tessuto urbano in costante e contiua crescita. Una sorta di
piattaforma calpestabile garantisce inoltre delle prospettive inusuali, in modo
tale che l'occhio del visitatore possa scegliere liberamente la propria
prospettiva sull'intero piano espositivo, scegliendo vari punti di vista anche
per una lettura "al microscopio", con uno zoom continuo sui vari dettagli. In
questa struttura concettuale e scenografica trova inoltre posto un ampio schermo
cinematografico sul quale sono proiettati spezzoni di film.
Intorno a questo
contenitore sviluppato dallo stesso studio, è collocata una selezione dei più
significativi lavori di architettura e di urban design che garantisce un
profondo sguardo sull'intero lavoro di Coop Himmelb(l)au. Questa selezione
comprende anche progetti irrealizzati e lavori in corso d'opera oltre alle opere
più recenti quali il BMW Welt a Monaco di Baviera, il Musée des Confluences a
Lyon e la European Central Bank a Francoforte.

www.mak.at