spazi polifunzionale – Al margine orientale della borgata Bach si inserisce il progetto di questo complesso polifunzionale formato da tre architetture simili generate dalla stessa tipologia costruttiva.

Il nuovo complesso è un sistema formato da tre architetture simili generate dalla stessa tipologia, dallo stesso modulo, tre architetture contemporanee e silenziose, sedute sulla topografia in maniera naturale. Gli edifici sono compatti in modo da dare continuità al tipico tessuto urbano della borgata sfruttando il salto di quota nord/sud per incassare parzialmente diverse funzioni.
Un edificio per l'istruzione, un centro diurno per anziani, uno spazio per l'amministrazione e per la collettività sono anche spazi per educare al legame con le proprie radici, con il luogo, la geografia, la storia del proprio territorio. Sono spazi abitati da bambini che scoprono giorno dopo giorno di appartenere a una comunità, da anziani che questa comuntà hanno contribuito a formare o da persone che si avvicinano per la prima volta a questo luogo. Percorsi di vita, da compiere e compiuti si uniscono in un unico luogo e di fronte allo stesso incredibile paesaggio.
Per questo motivo il grande giardino è pensato come uno spazio comunitario per i piccoli e per gli anziani, protetto dai due edifici a sud e a nord, delimitato da un muretto di protezione a est che non intacca l'ampia vista verso la valle a sud/est. Una piattaforma naturale ideale; sollevata dalla quota stradale e dal traffico e aperta su una finestra di paesaggio di grande suggestione.
L'edificio si inserisce al margine orientale della borgata Bach, ne definisce il limite oltre al quale si apre il grande salto di quota verso Cima Sappada. Da un lato quindi il rapporto con la scala misurata del borgo, dall'altro la relazione con la valle e con le catene montuose che fanno da scenario poderoso all'intervento.
La borgata Bach da sempre è considerata il centro del paese, conserva intatto il fascino della tradizione costruttiva alpina; le case e gli edifici costruiti secondo l'antica architettura in legno, logge esposte al sole, piccoli spazi di incontro quotidiano, la cura per le piccole cose. La vita nella borgata si articola entro questi spazi, lungo la strada tra le case o vicino alla chiesetta o la fontana.
Un piccolo borgo nel borgo che assorbe e ripete il fascino della migliore tradizione costruttiva Alpina, fatto di sapienza e misura, di continuità e silenzio. Il progetto trova in queste suggestioni la sua massima espressione: un'architettura contemporanea che sa diventare parte del paesaggio, dare continuità allo sfondo teatrale dei monti, diventare una pre-esistenza familiare per la borgata.
Tutte le architetture sono disposte in modo da garantirsi il massimo soleggiamento possibile aprendosi alla luce del sud e alle montagne. Le architetture del borgo nascono quasi tutte dalla stessa tipologia e sono costruite con gli stessi materiali. Le diverse tonalità del legno parlano della storia di questi luoghi, le date incise sulle balaustre delle logge rimandano a un tempo passato che ancora respira. Il tempo non ha intaccato il carattere e l'anima di questi spazi.

Focus facciate

Gli edifici hanno struttura portante e rivestimento in legno. I fianchi corti a est e ovest sono rivestiti con pannelli di legno interrotti solamente da grandi aperture che servono le funzioni semi incassate nel terreno. I fronti lunghi nord e sud sono definiti da un cambio di dettaglio significativo. Ogni padiglione presenta una tipologia a falda unica per garantire la massima esposizione sulle logge a sud. Questi spazi, presenti su tutti i piani sono il vero cuore del progetto, ambienti esterni coperti, protetti dalla scansione verticale dei montanti in legno.
I serramenti sono arretrati e protetti dalle facciate; questa soluzione di facciata genera spazi interni passanti aperti a sud alle montagne e a nord al grande giardino.

Focus green building
Il complesso sarà riscaldato e raffrescato secondo le più moderne tecnologie. Il calore viene prelevato dal sottosuolo mediante sonde geotermiche ubicate in profondità per garantire il benessere e il comfort nel periodo invernale. Nel periodo estivo il raffrescamento avviene cedendo al sottosuolo il calore prelevato dagli edifici, calore che verrà riutilizzato nella successiva fase invernale. L'intero ciclo annuale avviene pertanto rispettando l'equilibrio termico del terreno senza alterare le condizioni naturali. Il trasferimento di energia dal terreno agli ambienti climatizzati è garantito tramite pompe di calore autonome alimentate elettricamente, con consumi energetici limitati.
Gli ambienti sono climatizzati mediante impianto a soffitto radiante: il comfort estivo e invernale è assicurato dall'effetto radiante dell'intera superficie e non dalla movimentazione dei flussi d'aria. Si ottiene così un elevato grado di igiene e di benessere termoigrometrico: l'uniformità delle temperature, l'assenza di fastidiosi spifferi e il controllo dell'umidità garantiranno un perfetto microclima. L'impianto, funzionante con acqua a basse temperature, associato alla pompa di calore e all'isolamento delle strutture murarie consentirà un risparmio energetico elevato.





Scheda progetto

luogo: Sappada (BL)

progetto architettonico: ETB

progetto paesaggistico: ETB

collaboratori: Nicola Di Pietro, German Pro Lozano

tempi di progettazione: 2010

tempi di realizzazione: dal 2013

superficie costruita mq: 3.500 mq

volume costruito mc: 9.000 mc

Scheda studio

Studio: ETB

Indirizzo: Calle Asuncion / Piazzetta Parise

Città: Siviglia / Treviso

Telefono: 329 0657015 - 328 6848242

e-mail: info@etbstudio.com

www: www.etbstudio.com

Alessandro Tessari, Matteo Bandiera