residenze plurifamiliari – Torre Boldone. Un complesso distribuisce 7 appartamenti coniugando linguaggio tradizionale e innovazione tecnologica: un equilibrato rapporto di pieni e di vuoti, logge e terrazze, serre bioclimatiche e involucro esterno ad alte prestazioni.

L'edificio residenziale a Torre Boldone non solo esprime col suo nome (Corte del Futuro) la volontà di innovare, ma rappresenta un segno tangibile del cambiamento radicale a cui si sta assistendo nel modus costruendi europeo dettato dalle nuove normative comunitarie in materia di risparmio energetico, che pongono come obiettivo che gli edifici di nuova costruzione siano a energia quasi zero a partire dal 2020. L'edificio risponde agli obiettivi in tema di risparmio energetico e al contempo sostituisce con i suoi 7 alloggi una villetta singola degli anni 60. Innovazione e tradizione trovano quindi compimento nel progetto evocando, in chiave moderna, le linee delle tradizionali abitazioni della vicina Valle Seriana attraverso aggetti, balconate e frangisole. Pieni, vuoti, logge, terrazze, frangisole, serre bioclimatiche da una parte, e intonaco, legno, fibrocemento, acciaio, vetro dall'altra, costituiscono il palinsesto compositivo e materico dell'edificio.

Le serre bioclimatiche che caratterizzano le facciate sud ed est hanno il compito di captare l'energia solare nella stagione invernale, in modo da favorire l'accumulo dei guadagni solari, e di garantire una minore dispersione termica dell'involucro prospiciente. Le stesse serre, disattivate nel periodo estivo tramite opportune schermature, limitano, in parte, il surriscaldamento degli ambienti adiacenti. Tutto ciò riduce notevolmente il fabbisogno di energia primaria dell'edificio. Tende a lamelle di alluminio e pannelli frangisole scorrevoli a listelli di legno contraddistinguono le facciate maggiormente esposte, mentre frangisole fissi di PVC riciclato caratterizzano la copertura e fungono da protezioni solari. Le facciate rivolte a nord-est e nord-ovest sono, invece, decisamente più compatte. Le aperture sono ridotte allo stretto necessario per rispettare i rapporti aero-illuminanti limitando le dispersioni termiche a nord e le eccessive captazioni a ovest. L'uniformità dei due fronti è ritmata dalla variazione delle aperture e dagli aloni di colore che determinano un ritmo cromatico che alterna i colori rosso, grigio e giallo sulla base bianca più estesa.

La copertura, a falda unica inclinata, conferisce dinamismo a tutta l'architettura e ospita, al contempo, pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e pannelli fotovoltaici per compensare, in parte, al fabbisogno di energia primaria dell'edificio. La struttura portante è di calcestruzzo armato per le parti interrate e completamente di acciaio per le porzioni fuori terra. Gli impalcati, di lamiera grecata con getto collaborante di calcestruzzo, contribuiscono al comfort interno attraverso la loro capacità termica che permette di smorzare le fluttuazioni di temperatura sia in estate sia in inverno. La tecnologia costruttiva utilizzata per l'involucro verticale è completamente stratificata a secco: una doppia struttura con un'orditura portante di acciaio-aluzinc rivestita all'interno da due lastre di gesso rivestito, mentre all'esterno è completata da una lastra di fibrocemento. All'interno dell'orditura metallica sono inseriti materiali isolanti di vario spessore e densità tra cui poliestere ottenuto tramite il riciclo di bottiglie, lana di roccia e lana di legno. I grandi spessori d'isolante garantiscono alte prestazioni dal punto di vista sia acustico sia termico grazie a un valore di trasmittanza medio pari a 0,12 W/mqK.

Le scelte progettuali adottate mostrano chiaramente come un'attenta progettazione e l'utilizzo oculato di materiali isolanti permettano di raggiungere elevate prestazioni energetiche: il fabbisogno di energia primaria è pari a 10.77 kWh/mqa, dato che ha consentito all'edificio di essere classificato in Classe A+ secondo la certificazione CENED e in Classe A secondo il protocollo CasaClima con un valore di efficienza dell'involucro pari a 15 kWh/mqa.


Scheda progetto

luogo: Torre Boldone (BG)

cliente: Vanoncini Spa

progetto architettonico: Atelier2 – Gallotti e Imperadori Associati

progetto ingegneristico: Gian Pietro Imperadori

impresa di costruzione: Vanoncini Spa

fotografie: Fabio Prada Atelier 2

tempi di realizzazione: novembre 2009 - febbraio 2011

Scheda studio

Studio: Atelier2 – Gallotti e Imperadori Associati

Indirizzo: Via Malaga 6

Città: 20143 Milano

Telefono: 02 89429310

Fax: 02 58104484

e-mail: atelier2@atelier2.it

www: www.atelier2.it

Valentina Gallotti Architetto; Marco Imperadori Ingegnere e Professore di Progettazione e Innovazione Tecnologica al Politecnico di Milano