Cross-Channel Tunnel  

Progettista: Paul Andreu, Pierre-Michel Delpeuch, François Tamisier
Committente: Eurotunnel
Destinazione d'uso: stazione ferroviaria

Il terminal francese che dà accesso al tunnel della Manica si colloca in pieno territorio agricolo, alle porte di Calais. Questa porzione di campagna all'estremo nord della Francia si confronta principalmente con le colline e le dune che interrompono la piana circostante, con alcuni piccoli villaggi e con la presenza dell'antico Fort Nieulay, opera di difesa militare. Solo in lontananza, appaiono le sagome degli edifici di Calais e le gru dell'area portuale. Come a Roissy, all'interno di quest'area la nuova cittadella del traffico che accoglie il nodo d'interscambio è caratterizzata da un intreccio di binari, di percorsi e di viadotti autostradali. Tali infrastrutture, separate tra loro da giardini e specchi d'acqua, delimitano e incrociano un'area di stazionamento di navette ferroviarie, una stazione di pedaggio per camion e autovetture e un centro commerciale. Il progetto non propone alcuna continuità con la città di Calais, grazie a un possibile sistema di boulevards urbani, ma definisce un luogo di passaggio e di scambio capace di generare, in futuro e intorno a sé, un nuovo centro di sviluppo urbano. L'intervento rispetta la topografia del luogo, accentuandone le linee principali. L'unico elemento che spicca come un segno monumentale nel minimalismo delle forme architettoniche e delle strutture è l'imponente vetrata rotonda posta all'estremità della volta cilindrica che divide in due parti simmetriche la Cité Europe, l'edificio in cui sono raggruppati i servizi commerciali. Nell'insieme, si tratta di una stazione dall'impianto nuovo, in cui le varie funzioni, finora raggruppate in un unico grande fabbricato o in più fabbricati contigui, sono distribuite all'interno di un'area di 700 ettari di superficie. Tale specificità è data dal fatto che i viaggiatori possono attraversare il terminal e accedere al tunnel senza mai scendere dalla propria autovettura. A differenza delle altre stazioni, i passeggeri non passano dunque da un mezzo di trasporto a un altro ma sono imbarcati con la propria autovettura direttamente sulle navette ferroviarie.
Gli elementi architettonici che caratterizzano il progetto e che possono essere utilizzati o percepiti anche da chi si sposta a piedi sono tre: il sistema delle travi sospese e dei piloni che delimitano la zona di sosta delle navette ferroviarie; le tettoie della stazione di pedaggio; il fabbricato contenente il centro commerciale. La zona di copertura degli otto binari in cui viene effettuato l'imbarco, lunga un chilometro, è definita da un insieme di strutture metalliche di colore bianco, dalle linee dominanti orizzontali, cui sono affiancate rampe in cemento, scale elicoidali di sicurezza e muri tagliavento. Le strutture orizzontali costituiscono il supporto delle linee catenarie e del sistema d'illuminazione e sono, a loro volta, sostenute da una serie di tiranti collegati ad alti piloni. La scala volutamente esagerata degli elementi verticali permette di percepire l'area d'imbarco da lontano e sottolinea il disegno geometrico dell'insieme. Il tema dell'ortogonalità e del rapporto tra coperture modulari orizzontali e supporti verticali è ripreso nella struttura della stazione di pedaggio e di controllo. Qui lo spazio è scandito da una doppia fila di elementi metallici che sostengono, tramite due gruppi di tiranti, le singole coperture a forma di vela ripiegata verso l'alto. I riferimenti formali di queste due prime zone fanno eco alle vicine infrastrutture portuali e richiamano il disegno dei lunghi alberi, degli stralli e delle sartie delle barche che seguono il movimento dato dall'acqua e dal vento. Il succedersi di elementi verticali che contrastano con una superficie orizzontale è ripreso nel disegno della Cité Europe, un fabbricato di 100.000 metri quadrati di superficie, dal volume compatto e ribassato. I percorsi pubblici interni, che seguono uno schema semplice e ortogonale, sono segnalati, all'esterno, dalla volta cilindrica e da un arco stilizzato tramite alte strutture verticali che fungono da supporto per i fari dell'illuminazione notturna. Questo segnale luminoso indica la presenza del terminal e modula la composizione spaziale secondo le forme suggerite dal territorio.
Come un nuovo frammento urbano legato al tema della città diffusa, il Terminal costituisce un'infrastruttura alla scala del territorio che ricompone il paesaggio attraverso un sistema di strade, ponti, viadotti e aree di sosta dal disegno estremamente tecnico. La Cité Europe è l'elemento di connessione con la scala urbana e definisce il punto di partenza per un possibile sviluppo futuro di un nuovo quartiere, in continuità con le vicine Calais e Coquelles.

Estratto da: STAZIONI - architetture 1990-2010

Veduta prospettica della zona pedaggio			Porzione centrale del prospetto del centro commerciale - Vista prospettica della galleria centrale			Piante dei diversi livelli del centro commerciale			Planimetria dell'edificio del centro commerciale e sistemazione dell'area e della viabilità circostante